L’Antitrust prosegue la propria attività in una delle funzioni istituzionali, vale a dire il controllo dei messaggi pubblicitari e la valutazione di eventuale ingannevolezza.
Sono pari ad oltre 200mila euro le sanzioni per sette pubblicità ingannevoli di prodotti dimagranti e pseudo-farmaci comminate dall’Antitrust in forza dei poteri ricevuti con la Legge 6 aprile 2005, n.49: Modifiche all’articolo 7 del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 74, in materia di messaggi pubblicitari ingannevoli diffusi attraverso mezzi di comunicazione, oggi sostituita dagli articoli 19 e seguenti dal Codice del consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n.206: Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n.229), entrato in vigore il 23 ottobre.
In particolare, nel citato settore dei prodotti dimagranti, nel 2005 sono pervenute all’Antitrust 54 denunce, di cui soltanto 11 sono state archiviate. Sui 21 casi già conclusi, 19 sono stati ritenuti ingannevoli, uno si è chiuso con una condanna per inottemperanza a una precedente delibera dell’Autorità e in uno solo è stata riscontrata una non violazione della legge.
I messaggi giudicati non conformi dall’Antitrust che hanno portato alla condanna delle società responsabili vanno dalla promessa di dire addio ai chili di troppo senza diete e in poco tempo, alla possibilità di sconfiggere cellulite e pancia con semplici integratori o elettrostimolatori, fino all’opportunità di eliminare i pericolosi effetti di un bicchiere di troppo semplicemente sorseggiando una bevanda.
(Autorità garante della concorrenza e del mercato, Comunicato stampa 6 gennaio: Antitrust: sanzioni per oltre 200.000 euro per pubblicità ingannevole di prodotti dimagranti e pseudo farmaci).
L’Antitrust prosegue la propria attività in una delle funzioni istituzionali, vale a dire il controllo dei messaggi pubblicitari e la valutazione di eventuale ingannevolezza.
Sono pari ad oltre 200mila euro le sanzioni per sette pubblicità ingannevoli di prodotti dimagranti e pseudo-farmaci comminate dall’Antitrust in forza dei poteri ricevuti con la Legge 6 aprile 2005, n.49: Modifiche all’articolo 7 del decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 74, in materia di messaggi pubblicitari ingannevoli diffusi attraverso mezzi di comunicazione, oggi sostituita dagli articoli 19 e seguenti dal Codice del consumo (Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n.206: Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n.229), entrato in vigore il 23 ottobre.
In particolare, nel citato settore dei prodotti dimagranti, nel 2005 sono pervenute all’Antitrust 54 denunce, di cui soltanto 11 sono state archiviate. Sui 21 casi già conclusi, 19 sono stati ritenuti ingannevoli, uno si è chiuso con una condanna per inottemperanza a una precedente delibera dell’Autorità e in uno solo è stata riscontrata una non violazione della legge.
I messaggi giudicati non conformi dall’Antitrust che hanno portato alla condanna delle società responsabili vanno dalla promessa di dire addio ai chili di troppo senza diete e in poco tempo, alla possibilità di sconfiggere cellulite e pancia con semplici integratori o elettrostimolatori, fino all’opportunità di eliminare i pericolosi effetti di un bicchiere di troppo semplicemente sorseggiando una bevanda.
(Autorità garante della concorrenza e del mercato, Comunicato stampa 6 gennaio: Antitrust: sanzioni per oltre 200.000 euro per pubblicità ingannevole di prodotti dimagranti e pseudo farmaci).