detenuti

Signor  Ministro Nordio aveva promesso una task force che avrebbe individuato le soluzioni al sovraffollamento, con l’ultimo decreto e invece...

Sono passati 50 anni dal momento in cui venne attuata la grande riforma penitenziaria con la Legge 354 del 26 luglio 1975. Facciamo il punto della situazione

Con il suicidio al carcere di Torino del 20.08.2025 siamo a 56 morti nella disperazione di condizioni disumane e contrarie ad ogni decenza

Era luglio 2024 quando il Governo emanava il Decreto Carceri noto anche come “Carcere sicuro”. Ma come è stato applicato nella realtà dopo 365 giorni?

Con il passar del tempo, è maturata la convinzione, che la preclusione di (quasi) ogni contatto fosse più dannosa che utile

Il carcere non è solo privazione della libertà, è soprattutto spogliazione di una dimensione sociale

Si è speso sino all’ultimo ha levato alto il grido per la dignità di ogni detenuto, è stato vicino, prossimo a ciascuno sino al giovedì santo prima della morte

Arriva finalmente il decreto sicurezza, articolato in 34 norme. Ma la situazione si aggrava, la sicurezza si riduce e nelle carceri si continua a morire

In carcere, l’assistenza religiosa è assicurata per tutti i culti, per il culto cattolico è prevista la presenza di un Cappellano in ogni istituto

Dopo la sentenza, due magistrati di sorveglianza hanno autorizzato altrettanti colloqui privati: uno nel carcere di Parma e uno in quello di Terni

Caro Ministro Nordio il 2025 si è aperto con 10 suicidi nelle carceri italiani nel primo mese dell’anno, a cui si aggiungono altri 20 decessi

I detenuti si rieducano e si riconsegnano ad una vita sociale con il lavoro, con un trattamento umanamente dignitoso e corretto, con una integrazione stabile