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Decreto che dispone il giudizio

Impugnabilità, CPP della RFT
Eröffnungsbeschluss
Eröffnungsbeschluss

Abstract

Il decreto che dispone il giudizio è di particolare importanza, non soltanto perchè segna il momento conclusivo dello “Zwischenverfahren”, ma anche perchè il contenuto di questo provvedimento ha la funzione di circoscrivere le “Vorhaltungen”, dalla quali l’imputato sarà chiamato a difendersi nel dibattimento. Nonostante l’importanza dell’”Eröffnungsbeschluss”, i mezzi di impugnazione contro questo provvedimento sono limitati e soggetti a termine perentorio breve.

 

Indice:  

1. Introduzione  

2. Impugnabilità da parte del PM  

3. Effetti del diniego e inattività 

4. Deroga alla competenza per il reclamo  

5. Spese

 

1. Introduzione

Il decreto che dispone il giudizio (“Eröffnungsbeschluss” o “Beschluss zur Eröffnung des Hauptverfahrens”), che è emanato in camera di consiglio, chiude la fase dello "Zwischenverfahren” (fase intermediadel procedimento penale).

Competente (§ 199, I, StPO – CPP) per l’emanazione del predetto “Beschluss” è, salvo eccezioni, lo stesso giudice, dinanzi al quale sarà celebrato il dibattimento. Presupposto per il decreto de quo, è che nei confronti dell’imputato sussistano, sulla base delle indagini espletate, elementi di prova – o perlomeno indizi - tali da far ritenere che abbia commesso il reato indicato dal PM nell’öffentlichen Klage e che è inoltre probabile, che sarà condannato. La mancanza dell’“Eröffnungsbeschluss” determina improcedibilità.

Il decreto che dispone il giudizio non è impugnabile dall’imputato (§ 210, I, StPO), neppure quando nel decreto stesso venga indicato (erroneamente) un giudice “niederer Ordnung” (di grado inferiore) quale competente per il dibattimento. In tal modo si tende a evitare “unnötige Verzögerungen” (contrattempi inutili), che, indubbiamente, conseguirebbero, qualora il decreto che dispone il giudizio fosse impugnabile per questo motivo.

Inoltre è da osservare che in sede di decreto che dispone il giudizio (“Eröffnungsbeschluss”), si procede a una valutazione soltanto provvisoria del fatto/dei fatti addebitati (“vorläufige Tatbewertung”), che troverà conferma in caso di condanna; altrimenti sarà disposta l’archiviazione con gli effetti che vedremo.

Ammissibile è invece dedurre la violazione del cosiddetto Doppelbestrafungsverbot (divieto del ne bis in idem).

Sono fatte salve altre decisioni, assunte nel corso dell’“Eröffnungsverfahren”, ma che non riguardano, di per sé, il decreto che dispone il giudizio, come per esempio decisioni sulla custodia cautelare in carcere ex § 207, IV, StPO, che e impugnabili; si tratta delle cosiddetto Nebenentscheidungen.

Il rigetto della richiesta di emettere decreto che dispone il giudizio, non è impugnabile da parte dell’imputato per mancanza d’interesse da parte del medesimo (“mangels eigener Beschwer”).

 

2. Impugnabilità da parte del PM

Per quanto concerne il PM, contro Il Beschluss zur Eröffnung des Hauptverfahrens, non è proponibile “Beschwerde” (reclamo) in quanto i mezzi di gravame previsti dal comma 2° del § 210 StPO per la “Staatsanwaltschaft” hanno carattere tassativo.

Infatti, questo disposto normativo prevede, che da parte del PM è proponibile – entro una settimana – soltanto la cosiddetto sofortige Beschwerde (reclamo immediato) contro il rigetto della richiesta di emanazione dell’“Eröffnungsbeschluss” oppure se per il dibattimento è stato indicato un giudice di grado inferiore rispetto a quello che sarebbe stato competente. La richiesta di emanare l’“Eröffnungsbeschluss” è implicita nella trasmissione del fascicolo – contente le indagini espletate – al giudice competente per il dibattimento.

Il giudice competente a esaminare la “sofortige Beschwerde” contro il rigetto della richiesta “auf Eröffnung des Hauptverfahrens” è obbligato a riesaminare, ex novo, se nei confronti dell’imputato sussistono indizi/elementi di prova tali da rendere verosimile la condanna a seguito del dibattimento e se il giudice, contro il cui operato è stata proposta “sofortige Beschwerde”, ha qualificato correttamente i fatti indicati nell’“öffentlichen Klage” (ved. BGH St 53, 238, 243 f e 54, 275, 281 f). Il “Beschwerdegericht” ha pure la facoltà, ai fini della decisione a esso demandata, di disporre l’assunzione di prove (“Beweiserhebungen” – ved. BGHSt 53, 238, 242).

Il rigetto della richiesta “auf Eröffnung des Hauptverfahrens”, comporta la “Verfahrenseinstellung“ (archiviazione) con conseguente “Strafklageverbrauch”, come nel caso di un’assoluzione (BGHSt 18, 255 ff). Neppure il PM può impugnare il decreto che dispone il giudizio, se per il dibattimento è stato indicato un giudice di grado superiore rispetto a quello che sarebbe stato competente.

La stessa cosa vale, se il giudice competente per l’emanazione del decreto che dispone il giudizio, ha dato al fatto/ai fatti una qualificazione giuridica diversa da quelle ravvisata dal PM oppure se per l’“Hauptverhandlung” è stato indicato un giudice non competente per territorio.

Secondo una tesi dottrinaria  l’“Eröffnungsbeschluss” poterebbe essere impugnato – “mit einfacher Beschwerde” (reclamo cosiddetto semplice) – anche nei casi in cui fosse ravvisabile “Willkür” (arbitrio) da parte del giudice competente a emettere questo provvedimento oppure in caso di gravi vizi formali; inoltre, se l’“Eröffnungsbeschluss” è affetto da irregolarità talmente gravi, da non consentire un’adeguata difesa (ved. BGHSt 1996, 362). Questa tesi non ha trovato molto seguito in quanto, sia il tenore letterale del § 210 StPO, che l’interpretazione sistematica, depongono nel senso che l’indicazione dei mezzi di gravame proponibili, indicati nella citata norma, sia tassativa.

 

3. Effetti del diniego e inattività

Il provvedimento con il quale è stata negata l’“Eröffnung des Hauptverfahrens”, una volta trascorso il termine per proporre “sofortige Beschwerde” oppure se la stessa è stata dichiarata inammissibile, ha un’“eingeschränkte Rechtskraft” nel senso che il PM può proporre l’“öffentliche Klage” soltanto sulla base di fatti nuovi emersi o di prove nuove, che legittimerebbero il PM, “die Tat erneut zur Anklage zu bringen”. Altrimenti si violerebbe il divieto del non bis in idem di cui all’articolo 103, III, della Costituzione Federale.

Che cosa succede, se il giudice competente per l’“Eröffnungsbeschluss” non emana tempestivamente il provvedimento che dispone il giudizio e se, a causa del ritardo, potrebbe intervenire la prescrizione del reato/dei reati. Si ritiene che in questo caso, sia ammissibile fare ricorso a un’ “Untätigkeitsbeschwerde (reclamo per inattività).

L’“überlange Verfahrensdauer” (durata eccessiva del procedimento) oltre a costituire violazione dell’articolo 6, I, della CEDU (“[…] in un tempo ragionevole”) determinerebbe anche, in sede di esecuzione, una riduzione di pena. In tal modo s’intende compensare il “Fehlverhalten” dello Stato (dell’autorità giudiziaria) ed evitare la “faktische Privilegierung” di coloro che sono imputati in procedimenti di particolare complessità. Temporeggiare, oltre il necessario, nell’emanazione del “Eröffnungsbeschluss”, sarebbe pure in contrasto con il “Rechtsstaatsprinzip” (principio dello Stato di diritto – articolo 28, I, 1^ parte, GG=Costituzione Federale).

 

4. Deroga alla competenza per il reclamo

Il giudice competente per il reclamo (“Beschwerdegericht”) contro il diniego dell’emanazione del decreto che dispone il giudizio – oppure nel caso in cui il giudizio è stato disposto a seguito di una qualificazione giuridica dei fatti diversa da quella contenuta negli atti trasmessi dal PM al giudice competente per il dibattimento – è facoltizzato a rimettere le parti dinanzi ad un giudice – che procederà all’Hauptverhandlung” – diverso da quello che ha partecipato allo “Zwischenverfahren”, purché abbia sede nello stesso circondario. In tal modo s’intende salvaguardare l’“Unbefangenheit des erkennenden Gerichts” vale a dire, del giudice dinanzi al quale si svolgerà il dibattimento.

L’esistenza di incompatibilità, specie se persistenti e diffuse, di eccessivo familismo, di parentele, anche strette, di servilismo, affinità’, sono esiziali per una giustizia degna di questo nome. Ciò nonostante, la disposizione normativa de qua, è stata criticata perché alcuni hanno ritenuto che la stessa sia in contrasto con l’articolo 101, I, S. 2, GG (Costituzione Federale) che prevede quanto segue: “Niemand darf seinem gesetzlichen Richter entzogen werden” (Nessuno può essere distolto dal suo giudice naturale).

È stato però affermato, che un’interpretazione conforme alla Costituzione Federale si ha qualora la rimessione dinanzi ad altro giudice avvenga nei casi in cui sussistano motivi tali da far temere per l’indipendenza di chi giudicherà (in questo senso si veda BVerfGE = Corte Costituzionale Federale – 13.6.1993 – 06 BvR 848/93). Motivi particolari sono stati ravvisati, per esempio, se è prevedibile che il giudice non terrà debitamente conto della decisione del “Beschwerdegericht”.

 

5. Spese

Se la “sofortige Beschwerde” contro l’“Eröffnungsbeschluss” è inammissibile o infondata, l’imputato va condannato alle spese. Qualora sia stata proposta “sofortige Beschwerde” dal PM e se la stessa è stata “erfolglos”, le spese vanno addossate alla “Staatskasse” (Erario).