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Il vero pericolo? Le criptovalute, non la moneta

Tramonto a Firostefani, Santorini, Luglio 2021
Ph. Francesca Russo / Tramonto a Firostefani, Santorini, Luglio 2021

Abstract

Le carte di credito, le carte di pagamento costituiscono non solo un’alternativa ai pagamenti in contanti, ma altresì un bene “d’élite„, in quanto presentano costi che non tutti i cittadini possono permettersi.

 

Indice:

1. L'utilizzo del contante

2. L'euro digitale

 

1. L'utilizzo del contante

Serve una riflessione giuridico-economica sull’utilizzo del contante, dei mezzi alternativi già esistenti (carte, assegni, bonifici) e, in chiave prospettica, valute digitali e cripto-asset. Per quanto riguarda questi ultimi, l’ennesimo allarme della Consob sui pericoli delle criptovalute vuole risolutamente dare conto di quanto il nostro Paese non sia interessato a regolamentare l’utilizzo di strumenti dei quali sono certi, a tutt’oggi, solamente l’utilizzo criminale e la mancanza di tutela per gli investitori. Persino il mercato dei derivati, spesso paragonato a quello delle criptovalute in quanto a rischiosità delle contrattazioni, risulta più “stabile”, e soprattutto vigilato dalle istituzioni che gestiscono le borse mondiali.

La volatilità (ossia le fluttuazioni di valore) degli stessi derivati fa parte del loro dna, ma in qualche modo viene mitigata da investitori professionali e intermediari autorizzati, che rivolgono questo tipo di offerta a clientela con documentata propensione al rischio. Tutto ciò non è previsto (né prevedibile) per bitcoin e compagni, capaci di registrare altalene incontrollate in valori che non sono stabiliti da alcun mercato ufficiale.

 

2. L'euro digitale

Certamente più conformi alle regole in questione e alla spendibilità anche da parte dei cittadini meno acculturati finanziariamente sono le monete digitali (le cosiddette “CBDC”), cioè quelle emesse da Banche centrali sotto varie forme, sempre digitalizzate. La BCE sta varando un progetto per un euro digitale, che entro cinque anni dovrebbe comparire sul mercato europeo, ma che, non potrà mai sostituire il contante. Voglio allora lanciare un appello: se possibile, finiamola di demonizzare la moneta legale cartacea, terrorizzando i cittadini onesti con la indimostrabile congettura che i pagamenti in contanti celino necessariamente l’intenzione di eludere il sistema legale dei pagamenti.

Opportunamente questo Governo sta pensando di introdurre agevolazioni all’utilizzo dei POS da parte dei commercianti; ciò a riprova che i pagamenti elettronici hanno, per ora, costi maggiori di quelli in contante. In questo periodo, mi pare che gli oneri di qualsiasi tipo si debbano ridurre e non aggravare per cittadini i cui redditi e le disponibilità liquide sono stressate, come il fisico, dalla pandemia.