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Mindestlohngesetz - Legge sul salario minimo nella RFT

I

Il 3.7.2014 il Bundestag ha approvato il disegno di legge governativo “Zur Stärkung der Tarifautonomie”, meglio noto come “Mindestlohngesetz”.

Nella votazione per appello nominale ben 535 deputati hanno espresso voto favorevole, 61 si sono astenuti e 5 sono stati i voti contrari. L’approvazione del suddetto disegno di legge è stata definita “eine Entscheidung historischer Tragweite” (una decisione di portata storica) e comporterà l’intro-duzione, in tutto il territorio della RFT (e quindi senza eccezione alcuna per i Länder già facenti parte della cosiddetta DDR) di un salario minimo di 850 Euro lordi, con poche eccezioni di cui si parlerà in seguito. Il compromesso in sede del Bundestag è stato raggiunto tra i partiti politici dopo ben 10 anni e il Mindestlohngesetz è stato definito “ein Meilenstein in der Arbeits - und Sozialpolitik” della RFT (una pietra miliare nella politica del lavoro e sociale).

La legge entrerà in vigore l’1.1.2015 e comporterà un aumento salariale per ca. 3.700.000 di lavoratori. La RFT è il ventunesimo Stato dell’UE che ha così disciplinato la “Lohnuntergrenze”, garantendo in tal modo che tutti i lavoratori possano percepire un “anständigen Lohn” (un salario decente).

II

Introducendo il Mindestlohn, il legislatore della RFT ha voluto non solo assicurare a tutti una retribuzione tale da consentire una sopravvivenza dignitosa, ma questa legge farà sì che il contribuente non dovrà più integrare (con sussidi pubblici) i cosiddetti Dumpinglöhne dei “Niedrig-verdiener” con parte delle imposte pagate. È stato possibile trovare una soluzione anche per i lavoratori stagionali, in particolare per quelli impiegati nel settore agricolo (Erntehelfer); i datori di lavoro potranno calcolare, ai fini del Mindestlohn, le spese per vitto e alloggio se forniti dagli stessi Arbeitgeber.

Contro questa legge non sono mancate le critiche. Alcuni sindacati hanno parlato di “Flickwerk” in quanto, a decorrere dall’1.1.2015, il Mindestlohngesetz non troverà applicazione per tutti i lavoratori e perché l’ importo di Euro 8,50 lordi per ogni ora di lavoro sarebbe troppo esiguo e avrebbe dovuto essere determinato in almeno 10 Euro. Al che il ministro del Lavoro ha risposto che le poche eccezioni valevoli per i cosiddetti Langzeitarbeitslosen (persone disoccupate da oltre un anno e percettori di sussidi), per certe categorie di praticanti e per alcuni dipendenti delle case editrici di giornali, sono pienamente giustificate e ha sottolineato che il Mindestlohngesetz varrà per tutti coloro che avranno conseguito una qualifica professionale o un titolo di studio.

III

Un “Novum” di non trascurabile importanza della suddetta legge è anche che a decorrere dall’1.1.2015 i contratti collettivi di lavoro - a seguito di un apposito provvedimento del governo federale - potranno essere dichiarati vincolanti (cosiddetti Allgemeingültigkeit) senza che debba essere rispettato, come è avvenuto finora, il cosiddetto Quorum del 50% di lavoratori sindacalmente organizzati. Da questo “Quorum” si può prescindere in presenza di un concreto pubblico interesse.

Il Mindestlohngesetz è destinato, da un lato, ad assicurare “fairness” nel settore del lavoro dipendente, dall’altro lato un rafforzamento della cosiddetta Sozialpartnerschaft nonché del “Betriebsfrieden”. Con il compromesso raggiunto in materia di Mindestlohn, il legislatore ritiene che esso non comporterà ne’ una diminuzione dei posti di lavoro, ne’ una “Beeinträchtigung der Wirt-schaftlichkeit” di certe regioni e/o settori di produzione.

Il Mindestlohn dovrebbe garantire, secondo il ministro del Lavoro, “ein Stück mehr Gerchtigkeit in Wirtschaft und Gesellschaft, mit Beendigung der Niedriglohnspirale”. Nella RFT, a decorrere dal 1998 e fino al 2012, la percentuale di lavoratori ai quali dovevano essere applicati i contratti collettivi di lavoro, ha subito un vistoso calo, passando dal 74% al 58% su base federale. Il numero di coloro che hanno percepito un salario basso nella RFT, è aumentato considerevolmente negli ultimi anni. Nel 2001, secondo l’Ufficio centrale di Statistica, i percettori di un salario al di sotto della media, erano stati il 17,4%, mentre nel 2010 sono passati al 21, 7%; un ulteriore aumento si è registrato tra il 2011 e il 2012.

IV

Con il “Gesetz zur Stärkung der Tarifautonomie”, detto anche “Tarifautonomiestärkungsgesetz” o “Mindestlohngesetz”, non è stato introdotto soltanto il salario minimo, ma sono state dettate nuove disposizioni in materia di repressione del cosiddetto lavoro nero (modificando ed integrando lo “Schwarzarbeitsbekämpfungsgesetz”), l’“Arbeitsgerichtsgesetz” e il “Verdienststatistikgesetz”; la modifica di quest’ultima legge comporterà un aggravio stimato in 200.000 Euro annui ca. Sarà la Zollbehörde (Amministrazione delle Dogane) l’organo competente (§ 14) a vigilare sull’osservanza della nuova normativa e ad infliggere “Bußgelder” (di non trascurabile entità, come vedremo), ai contravventori. A tal fine è prevista una “Personalaufstockung” (assunzione di nuovo personale) di ca. 1500 unità. Funzionari delle Dogane avranno ampia facoltà di chiedere l’esibizione di contratti di lavoro e di altra documentazione, in particolare, di quella prevista dallo Schwarzarbeitsbekämpfungs-gesetz (legge per la repressione del “lavoro nero“).

V

Il § 1° del Mindeslohngesetz prevede l’istituzione di una commissione permanente (“Mindestlohnkommission”) che può proporre variazioni del salario minimo che vengono poi attuate dal ministro del Lavoro mediante “Rechtsverordnung“. Questa commissione viene nominata ogni quinquennio ed è composta da 7 membri con diritto di voto e da due membri (con funzioni consultive) senza diritto di voto. La nomina avviene da parte del ministro del Lavoro, su proposta dei sindacati maggiormente rappresentativi. I componenti di questa commissione svolgono il loro incarico “ehrenamtlich” e percepiscono soltanto un rimborso spese, analogo a quello previsto per i giudici onorari degli Arbeitsgerichte; non sono soggetti a “Weisungen” (direttive) di alcun genere. Compete a questa commissione deliberare, ogni biennio, eventuali modifiche del Mindestlohn, tenendo conto delle esigenze di tutela dei lavoratori, dei fattori che influiscono sull’economia in generale e dell’andamento del mercato del lavoro, ma una “Übergangsvorschrift” (norma transitoria) statuisce che la prima modifica può essere proposta entro un anno, cioè entro l’1.1.2016.

Le delibere della commissione sono valide, se sono presenti almeno la metà dei loro componenti e vanno adottate a maggioranza. In sede di deliberazione il presidente della commissione si astiene dal voto, a meno che  non sia possibile raggiungere una maggioranza. In tal caso il presidente, fatta una proposta di mediazione e non venendo la stessa accolta, esprime il proprio voto. È in facoltà della commissione di sentire esperti e di acquisire informazioni prima delle deliberazioni. Le sedute della Mindestlohnkommission non sono pubbliche.

VI

Il ministro del Lavoro ha facoltà di rendere le proposte della Mindestlohnkommission vincolanti per tutti i lavoratori e datori di lavoro, ricorrendo allo strumento della “Rechtsverordnung”. Prima dell’emanazione di questa Verordnung, alle organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro maggiormente rappresentativi vengono concesse tre settimane di tempo per le loro prese di posizione.

Innovazioni sono previste anche per quanto concerne la materia della prestazione delle ore di lavoro straordinario che non possono complessivamente essere superiori al 50% delle ore di lavoro „ordinarie“ mensili; lo straordinario può essere pagato in denaro oppure compensato con ore libere dal lavoro.

VII

Di particolare importanza è il § 3, intitolato: “Unabdingbarkeit des Mindestlohnes” e che statuisce che  qualsiasi accordo teso ad eludere il salario minimo o ad impedire al lavoratore di far valere questo suo diritto al Mindestlohn, è privo di efficacia. Soltanto in sede di transazione giudiziale è possibile rinunciare a questo diritto. Secondo il § 3, la cosiddetta Verwirkung des Anspruches, è esclusa (la “Verwirkung” è un istituto simile (ma non identico) alla prescrizione e può diventare operante se un diritto non è stato esercitato per un considerevole lasso di tempo e se a colui, contro il quale viene fatto valere, può essere imputato un “Verstoß” contro il principio “von Treu und Glauben”.

“Haftung des Auftraggebers” è intitolato il § 13 e prevede che un imprenditore che commette ad altro imprenditore l’esecuzione di un’opera o la prestazione di un servizio, è responsabile, in caso di inadempimento - da parte di quest’ultimo o di un subappaltatore - per la corresponsione del salario minimo ai lavoratori impiegati. La responsabilità è equiparata a quella del fideiussore che ha rinunciato alla “Einrede der Vorausklage”.

VIII

Assai rigorose sono le Meldepflichten, alle quali sono soggette le imprese datrici di lavoro aventi sede all’estero, operanti sul territorio della RFT e che impiegano lavoratori ivi residenti. In tal caso il datore di lavoro è tenuto, prima dell’inizio di ogni opera da eseguire o di qualsiasi prestazione di servizio, ad informare per iscritto la competente Zollbehörde. Il contenuto di queste informazioni è indicato nel § 16, comma 1. L’obbligo di informare, senza dilazione alcuna, la Zollbehörde, sussiste anche per quanto concerne eventuali variazioni intervenute in corso d’opera.

Il datore di lavoro che impiega, nella propria azienda, lavoratori con “geringfügiger Beschäftigung” (che si ha qualora la retribuzione media mensile non sia superiore a 450 Euro oppure se i lavoratori vengono impiegati, nel corso di un anno, per non più di due mesi), è obbligato a tenere la documen-tazione inerente a questi rapporti di lavoro, registrando inizio, fine, durata, orario di lavoro e conser-vando questa documentazione per almeno due anni.

IX

Il titolare di una delle seguenti imprese operanti nel settore:

1) edilizio

2) alberghiero

3) trasporto di persone

4) spedizioni

5) forestale

6) pulizia di immobili

7) lavorazioni di carni

che impiega lavoratori per la prestazione di servizi o per il compimento di opere, è obbligato ad informare per iscritto ogni singolo lavoratore che è tenuto ad avere con se’ la carta di identità, il passaporto o altro documento utile ai fini dell’identificazione personale e di esibirlo a richiesta degli organi competenti. La documentazione dalla quale risulta l’avvenuta informazione, deve essere conservata dal datore di lavoro ed esibita a richiesta della Zollbehörde in occasione delle verifiche/ispezioni eseguite dalla stessa.

I funzionari della Zollverwaltung trasmettono le informazioni ad essa pervenute ai competenti uffici finanziari. Hanno altresì l’obbligo di informare il “Gewerbezentralregister” in ordine alle sanzioni amministrative non più impugnabili da essi inflitti, qualora la sanzione comminata sia superiore ad Euro 200. I funzionari suddetti possono collaborare anche con autorità di altri Stati dell’“Europäischen Wirtschaftsraum” che svolgono funzioni analoghe a quelle esercitate dalla Zollverwaltung o che sono competenti per la repressione del “lavoro nero”. Gli uffici giudiziari e quelli del PM sono tenuti a trasmettere agli organi competenti notizie relative a fatti di cui sono venuti a conoscenza e che integrano gli estremi per la comminazione delle sanzioni amministra-tive previste dal § 21.

X

Coloro, ai quali è stata inflitta una sanzione amministrativa di importo non inferiore ad Euro 2.500 per le violazioni previste dalla legge sul Mindestlohn, sono esclusi, per un congruo periodo di tempo e comunque fino a quando non si riterrà ristabilita la loro affidabilità, dalla partecipa-zione a gare d’appalto concernenti contratti di fornitura di prestazione di servizi ed esecuzione di opere edilizie. Questa disposizione può essere applicata anche prima che venga inflitta la sanzione amministrativa pecuniaria, qualora la violazione commessa sia grave e se le prove raccolte non lasciano dubbio ragionevole in ordine alla commissione del fatto.

XI

Il § 21 contiene un elenco delle violazioni sanzionabili con pena pecuniaria amministrativa e statuisce che commette una delle “Ordnungswidrigkeiten” ivi contemplate chi, dolosamente o per colpa:

AA)         1) non corrisponde il Mindestlohn

2) non consente gli accertamenti previsti dallo Schwarzarbeitsbekämpfungsgesetz oppure rifiuta  la propria collaborazione in occasione degli accertamenti pervisti da questa legge;

3) non consente l’accesso ad un’ entità immobiliare nei casi in cui ciò è previsto dalla legge ora menzionata;

4) non trasmette le informazioni agli organi competenti ovvero li trasmette incomplete, in ritardo o non osservando le modalità prescritte;

5) non tiene la documentazione nei modi prescritti per almeno due anni ovvero omette di esibirla a richiesta degli organi competenti per i controlli.

BB) È sanzionabile altresì l’imprenditore che commette l’esecuzione di opere o la prestazione di servizi ad altro imprenditore nella consapevolezza che quest’ultimo non corrisponderà il salario minimo ai lavoratori impiegati.

Per le violazioni sub AA) 1) e sub BB), è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria fino ad Euro 500.000; per le altre, quella fino a 30.000 Euro. L’importo delle suddette sanzioni am-ministrative pecuniarie inflitte è da versare nella cassa dell’autorità amministrativa che ha emesso il „Bußgeldbescheid“.

XII

Il Mindestlohngesetz, con decorrenza 1.1.15, deve trovare applicazione, in linea di massima, per tutti i lavoratori dipendenti, ma l’applicazione è esclusa per alcune categorie di essi che qui di seguito verranno elencate:

a) per coloro che non hanno compiuto i 18 anni di età, se non hanno conseguito una forma-zione professionale; per chi l’ha conseguita, va applicata, anche se di età inferiore ai 18 anni;

b) per le persone che svolgono attività da qualificare “ehrenamtlich”;

c) per i praticanti che svolgono: 1) i cosiddetti Pflichtpraktika (praticantato obbligatorio) nell’ambito della formazione professionale o dello studio 2) Praktika volontari (cosiddetti Orientierungsprak-tika), se la loro durata non eccede i tre mesi; tuttavia, una volta conseguita la formazione professionale o terminati gli studi, anche per i praticanti, l’applicazione del Mindestlohn- gesetz è obbligatoria. Questa legge prevede che anche il contratto concernente un praticantato, deve rivestire la forma scritta e nello stesso devono essere indicati: durata, orario di lavoro, entità del compenso pattuito, scopo specifico per il quale viene svolto il Praktikum.

d) per i cosiddetti Langzeitarbeitslosen (persone disoccupate da più di un anno e che percepiscono sussidi), il Mindestlohngesetz non va applicato durante i primi sei mesi del rapporto di lavoro, trascorsi i quali la legge suddetta trova piena applicazione

e) per certe categorie di dipendenti dell’editoria di giornali è prevista un’apposita disciplina transitoria nel senso che queste persone, a decorrere dall’1.1.15, avranno diritto al percepimento del Mindestlohn nella misura del 75%; con decorrenza dall’1.1.16, del 85% e del 100% a decorrere dall’1.1.17.

Fino al 31.12.2016 la normativa dei contratti collettivi di lavoro già stipulati, dichiarati vincolanti per determinate categorie di lavoratori e diversa da quella contenuta nel Mindestlohngesetz, prevale su quella contenuta nel Mindestlohngesetz.

I

Il 3.7.2014 il Bundestag ha approvato il disegno di legge governativo “Zur Stärkung der Tarifautonomie”, meglio noto come “Mindestlohngesetz”.

Nella votazione per appello nominale ben 535 deputati hanno espresso voto favorevole, 61 si sono astenuti e 5 sono stati i voti contrari. L’approvazione del suddetto disegno di legge è stata definita “eine Entscheidung historischer Tragweite” (una decisione di portata storica) e comporterà l’intro-duzione, in tutto il territorio della RFT (e quindi senza eccezione alcuna per i Länder già facenti parte della cosiddetta DDR) di un salario minimo di 850 Euro lordi, con poche eccezioni di cui si parlerà in seguito. Il compromesso in sede del Bundestag è stato raggiunto tra i partiti politici dopo ben 10 anni e il Mindestlohngesetz è stato definito “ein Meilenstein in der Arbeits - und Sozialpolitik” della RFT (una pietra miliare nella politica del lavoro e sociale).

La legge entrerà in vigore l’1.1.2015 e comporterà un aumento salariale per ca. 3.700.000 di lavoratori. La RFT è il ventunesimo Stato dell’UE che ha così disciplinato la “Lohnuntergrenze”, garantendo in tal modo che tutti i lavoratori possano percepire un “anständigen Lohn” (un salario decente).

II

Introducendo il Mindestlohn, il legislatore della RFT ha voluto non solo assicurare a tutti una retribuzione tale da consentire una sopravvivenza dignitosa, ma questa legge farà sì che il contribuente non dovrà più integrare (con sussidi pubblici) i cosiddetti Dumpinglöhne dei “Niedrig-verdiener” con parte delle imposte pagate. È stato possibile trovare una soluzione anche per i lavoratori stagionali, in particolare per quelli impiegati nel settore agricolo (Erntehelfer); i datori di lavoro potranno calcolare, ai fini del Mindestlohn, le spese per vitto e alloggio se forniti dagli stessi Arbeitgeber.

Contro questa legge non sono mancate le critiche. Alcuni sindacati hanno parlato di “Flickwerk” in quanto, a decorrere dall’1.1.2015, il Mindestlohngesetz non troverà applicazione per tutti i lavoratori e perché l’ importo di Euro 8,50 lordi per ogni ora di lavoro sarebbe troppo esiguo e avrebbe dovuto essere determinato in almeno 10 Euro. Al che il ministro del Lavoro ha risposto che le poche eccezioni valevoli per i cosiddetti Langzeitarbeitslosen (persone disoccupate da oltre un anno e percettori di sussidi), per certe categorie di praticanti e per alcuni dipendenti delle case editrici di giornali, sono pienamente giustificate e ha sottolineato che il Mindestlohngesetz varrà per tutti coloro che avranno conseguito una qualifica professionale o un titolo di studio.

III

Un “Novum” di non trascurabile importanza della suddetta legge è anche che a decorrere dall’1.1.2015 i contratti collettivi di lavoro - a seguito di un apposito provvedimento del governo federale - potranno essere dichiarati vincolanti (cosiddetti Allgemeingültigkeit) senza che debba essere rispettato, come è avvenuto finora, il cosiddetto Quorum del 50% di lavoratori sindacalmente organizzati. Da questo “Quorum” si può prescindere in presenza di un concreto pubblico interesse.

Il Mindestlohngesetz è destinato, da un lato, ad assicurare “fairness” nel settore del lavoro dipendente, dall’altro lato un rafforzamento della cosiddetta Sozialpartnerschaft nonché del “Betriebsfrieden”. Con il compromesso raggiunto in materia di Mindestlohn, il legislatore ritiene che esso non comporterà ne’ una diminuzione dei posti di lavoro, ne’ una “Beeinträchtigung der Wirt-schaftlichkeit” di certe regioni e/o settori di produzione.

Il Mindestlohn dovrebbe garantire, secondo il ministro del Lavoro, “ein Stück mehr Gerchtigkeit in Wirtschaft und Gesellschaft, mit Beendigung der Niedriglohnspirale”. Nella RFT, a decorrere dal 1998 e fino al 2012, la percentuale di lavoratori ai quali dovevano essere applicati i contratti collettivi di lavoro, ha subito un vistoso calo, passando dal 74% al 58% su base federale. Il numero di coloro che hanno percepito un salario basso nella RFT, è aumentato considerevolmente negli ultimi anni. Nel 2001, secondo l’Ufficio centrale di Statistica, i percettori di un salario al di sotto della media, erano stati il 17,4%, mentre nel 2010 sono passati al 21, 7%; un ulteriore aumento si è registrato tra il 2011 e il 2012.

IV

Con il “Gesetz zur Stärkung der Tarifautonomie”, detto anche “Tarifautonomiestärkungsgesetz” o “Mindestlohngesetz”, non è stato introdotto soltanto il salario minimo, ma sono state dettate nuove disposizioni in materia di repressione del cosiddetto lavoro nero (modificando ed integrando lo “Schwarzarbeitsbekämpfungsgesetz”), l’“Arbeitsgerichtsgesetz” e il “Verdienststatistikgesetz”; la modifica di quest’ultima legge comporterà un aggravio stimato in 200.000 Euro annui ca. Sarà la Zollbehörde (Amministrazione delle Dogane) l’organo competente (§ 14) a vigilare sull’osservanza della nuova normativa e ad infliggere “Bußgelder” (di non trascurabile entità, come vedremo), ai contravventori. A tal fine è prevista una “Personalaufstockung” (assunzione di nuovo personale) di ca. 1500 unità. Funzionari delle Dogane avranno ampia facoltà di chiedere l’esibizione di contratti di lavoro e di altra documentazione, in particolare, di quella prevista dallo Schwarzarbeitsbekämpfungs-gesetz (legge per la repressione del “lavoro nero“).

V

Il § 1° del Mindeslohngesetz prevede l’istituzione di una commissione permanente (“Mindestlohnkommission”) che può proporre variazioni del salario minimo che vengono poi attuate dal ministro del Lavoro mediante “Rechtsverordnung“. Questa commissione viene nominata ogni quinquennio ed è composta da 7 membri con diritto di voto e da due membri (con funzioni consultive) senza diritto di voto. La nomina avviene da parte del ministro del Lavoro, su proposta dei sindacati maggiormente rappresentativi. I componenti di questa commissione svolgono il loro incarico “ehrenamtlich” e percepiscono soltanto un rimborso spese, analogo a quello previsto per i giudici onorari degli Arbeitsgerichte; non sono soggetti a “Weisungen” (direttive) di alcun genere. Compete a questa commissione deliberare, ogni biennio, eventuali modifiche del Mindestlohn, tenendo conto delle esigenze di tutela dei lavoratori, dei fattori che influiscono sull’economia in generale e dell’andamento del mercato del lavoro, ma una “Übergangsvorschrift” (norma transitoria) statuisce che la prima modifica può essere proposta entro un anno, cioè entro l’1.1.2016.

Le delibere della commissione sono valide, se sono presenti almeno la metà dei loro componenti e vanno adottate a maggioranza. In sede di deliberazione il presidente della commissione si astiene dal voto, a meno che  non sia possibile raggiungere una maggioranza. In tal caso il presidente, fatta una proposta di mediazione e non venendo la stessa accolta, esprime il proprio voto. È in facoltà della commissione di sentire esperti e di acquisire informazioni prima delle deliberazioni. Le sedute della Mindestlohnkommission non sono pubbliche.

VI

Il ministro del Lavoro ha facoltà di rendere le proposte della Mindestlohnkommission vincolanti per tutti i lavoratori e datori di lavoro, ricorrendo allo strumento della “Rechtsverordnung”. Prima dell’emanazione di questa Verordnung, alle organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro maggiormente rappresentativi vengono concesse tre settimane di tempo per le loro prese di posizione.

Innovazioni sono previste anche per quanto concerne la materia della prestazione delle ore di lavoro straordinario che non possono complessivamente essere superiori al 50% delle ore di lavoro „ordinarie“ mensili; lo straordinario può essere pagato in denaro oppure compensato con ore libere dal lavoro.

VII

Di particolare importanza è il § 3, intitolato: “Unabdingbarkeit des Mindestlohnes” e che statuisce che  qualsiasi accordo teso ad eludere il salario minimo o ad impedire al lavoratore di far valere questo suo diritto al Mindestlohn, è privo di efficacia. Soltanto in sede di transazione giudiziale è possibile rinunciare a questo diritto. Secondo il § 3, la cosiddetta Verwirkung des Anspruches, è esclusa (la “Verwirkung” è un istituto simile (ma non identico) alla prescrizione e può diventare operante se un diritto non è stato esercitato per un considerevole lasso di tempo e se a colui, contro il quale viene fatto valere, può essere imputato un “Verstoß” contro il principio “von Treu und Glauben”.

“Haftung des Auftraggebers” è intitolato il § 13 e prevede che un imprenditore che commette ad altro imprenditore l’esecuzione di un’opera o la prestazione di un servizio, è responsabile, in caso di inadempimento - da parte di quest’ultimo o di un subappaltatore - per la corresponsione del salario minimo ai lavoratori impiegati. La responsabilità è equiparata a quella del fideiussore che ha rinunciato alla “Einrede der Vorausklage”.

VIII

Assai rigorose sono le Meldepflichten, alle quali sono soggette le imprese datrici di lavoro aventi sede all’estero, operanti sul territorio della RFT e che impiegano lavoratori ivi residenti. In tal caso il datore di lavoro è tenuto, prima dell’inizio di ogni opera da eseguire o di qualsiasi prestazione di servizio, ad informare per iscritto la competente Zollbehörde. Il contenuto di queste informazioni è indicato nel § 16, comma 1. L’obbligo di informare, senza dilazione alcuna, la Zollbehörde, sussiste anche per quanto concerne eventuali variazioni intervenute in corso d’opera.

Il datore di lavoro che impiega, nella propria azienda, lavoratori con “geringfügiger Beschäftigung” (che si ha qualora la retribuzione media mensile non sia superiore a 450 Euro oppure se i lavoratori vengono impiegati, nel corso di un anno, per non più di due mesi), è obbligato a tenere la documen-tazione inerente a questi rapporti di lavoro, registrando inizio, fine, durata, orario di lavoro e conser-vando questa documentazione per almeno due anni.

IX

Il titolare di una delle seguenti imprese operanti nel settore:

1) edilizio

2) alberghiero

3) trasporto di persone

4) spedizioni

5) forestale

6) pulizia di immobili

7) lavorazioni di carni

che impiega lavoratori per la prestazione di servizi o per il compimento di opere, è obbligato ad informare per iscritto ogni singolo lavoratore che è tenuto ad avere con se’ la carta di identità, il passaporto o altro documento utile ai fini dell’identificazione personale e di esibirlo a richiesta degli organi competenti. La documentazione dalla quale risulta l’avvenuta informazione, deve essere conservata dal datore di lavoro ed esibita a richiesta della Zollbehörde in occasione delle verifiche/ispezioni eseguite dalla stessa.

I funzionari della Zollverwaltung trasmettono le informazioni ad essa pervenute ai competenti uffici finanziari. Hanno altresì l’obbligo di informare il “Gewerbezentralregister” in ordine alle sanzioni amministrative non più impugnabili da essi inflitti, qualora la sanzione comminata sia superiore ad Euro 200. I funzionari suddetti possono collaborare anche con autorità di altri Stati dell’“Europäischen Wirtschaftsraum” che svolgono funzioni analoghe a quelle esercitate dalla Zollverwaltung o che sono competenti per la repressione del “lavoro nero”. Gli uffici giudiziari e quelli del PM sono tenuti a trasmettere agli organi competenti notizie relative a fatti di cui sono venuti a conoscenza e che integrano gli estremi per la comminazione delle sanzioni amministra-tive previste dal § 21.

X

Coloro, ai quali è stata inflitta una sanzione amministrativa di importo non inferiore ad Euro 2.500 per le violazioni previste dalla legge sul Mindestlohn, sono esclusi, per un congruo periodo di tempo e comunque fino a quando non si riterrà ristabilita la loro affidabilità, dalla partecipa-zione a gare d’appalto concernenti contratti di fornitura di prestazione di servizi ed esecuzione di opere edilizie. Questa disposizione può essere applicata anche prima che venga inflitta la sanzione amministrativa pecuniaria, qualora la violazione commessa sia grave e se le prove raccolte non lasciano dubbio ragionevole in ordine alla commissione del fatto.

XI

Il § 21 contiene un elenco delle violazioni sanzionabili con pena pecuniaria amministrativa e statuisce che commette una delle “Ordnungswidrigkeiten” ivi contemplate chi, dolosamente o per colpa:

AA)         1) non corrisponde il Mindestlohn

2) non consente gli accertamenti previsti dallo Schwarzarbeitsbekämpfungsgesetz oppure rifiuta  la propria collaborazione in occasione degli accertamenti pervisti da questa legge;

3) non consente l’accesso ad un’ entità immobiliare nei casi in cui ciò è previsto dalla legge ora menzionata;

4) non trasmette le informazioni agli organi competenti ovvero li trasmette incomplete, in ritardo o non osservando le modalità prescritte;

5) non tiene la documentazione nei modi prescritti per almeno due anni ovvero omette di esibirla a richiesta degli organi competenti per i controlli.

BB) È sanzionabile altresì l’imprenditore che commette l’esecuzione di opere o la prestazione di servizi ad altro imprenditore nella consapevolezza che quest’ultimo non corrisponderà il salario minimo ai lavoratori impiegati.

Per le violazioni sub AA) 1) e sub BB), è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria fino ad Euro 500.000; per le altre, quella fino a 30.000 Euro. L’importo delle suddette sanzioni am-ministrative pecuniarie inflitte è da versare nella cassa dell’autorità amministrativa che ha emesso il „Bußgeldbescheid“.

XII

Il Mindestlohngesetz, con decorrenza 1.1.15, deve trovare applicazione, in linea di massima, per tutti i lavoratori dipendenti, ma l’applicazione è esclusa per alcune categorie di essi che qui di seguito verranno elencate:

a) per coloro che non hanno compiuto i 18 anni di età, se non hanno conseguito una forma-zione professionale; per chi l’ha conseguita, va applicata, anche se di età inferiore ai 18 anni;

b) per le persone che svolgono attività da qualificare “ehrenamtlich”;

c) per i praticanti che svolgono: 1) i cosiddetti Pflichtpraktika (praticantato obbligatorio) nell’ambito della formazione professionale o dello studio 2) Praktika volontari (cosiddetti Orientierungsprak-tika), se la loro durata non eccede i tre mesi; tuttavia, una volta conseguita la formazione professionale o terminati gli studi, anche per i praticanti, l’applicazione del Mindestlohn- gesetz è obbligatoria. Questa legge prevede che anche il contratto concernente un praticantato, deve rivestire la forma scritta e nello stesso devono essere indicati: durata, orario di lavoro, entità del compenso pattuito, scopo specifico per il quale viene svolto il Praktikum.

d) per i cosiddetti Langzeitarbeitslosen (persone disoccupate da più di un anno e che percepiscono sussidi), il Mindestlohngesetz non va applicato durante i primi sei mesi del rapporto di lavoro, trascorsi i quali la legge suddetta trova piena applicazione

e) per certe categorie di dipendenti dell’editoria di giornali è prevista un’apposita disciplina transitoria nel senso che queste persone, a decorrere dall’1.1.15, avranno diritto al percepimento del Mindestlohn nella misura del 75%; con decorrenza dall’1.1.16, del 85% e del 100% a decorrere dall’1.1.17.

Fino al 31.12.2016 la normativa dei contratti collettivi di lavoro già stipulati, dichiarati vincolanti per determinate categorie di lavoratori e diversa da quella contenuta nel Mindestlohngesetz, prevale su quella contenuta nel Mindestlohngesetz.