"Si è sempre detto, ed è vero, che dove c'è una comunità c'è diritto. La novità di questi anni è che dove c'è una comunità c'è sempre di più diritto penale.
Bisogna allora capire: se il lavoro incessante del legislatore penale sia la risposta a reali e gravi emergenze sociali o piuttosto parte essenziale di una strategia che punta sull'induzione artificiale della paura e dell'insicurezza e sulla creazione di sempre nuove categorie di nemici per ottenerne cospicui vantaggi in termini di consenso politico ed elettorale.
Questa rubrica aspira dunque ad essere uno spazio in cui provare a comprendere il senso del panpenalismo contemporaneo.
E, se per ipotesi si constatasse che l'uomo sta diventando lupo con i suoi simili, si vorrebbe capire se sia l'unica deriva possibile e utile o ve ne siano altre preferibili".