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Splendido Splendente

L'ho visto sul giornale, io ci credo ciecamente
Estetica del food
Ph. Valentina Lasagni / Estetica del food

… e voi, siete più per il cibo vero o per quello “rifatto”?

Da anni televisione, social e media vari abbracciano realtà legate al mondo della cucina. Tutti chef, grandi degustatori, critici, esperti.

Anche la pandemia ha risvegliato la voglia di cucinare tra le mura di casa persino a chi conosceva solo MCDonald.

Nel mezzo di questi tempi frenetici e superficiali prestiamo sempre meno attenzione ai particolari.

Le grandi aziende alimentari hanno nettamente diversificato il loro modo di rappresentare il  proprio prodotto ai consumatori; alcuni hanno cavalcato l'onda del realismo, della naturalezza, mentre altri hanno riportato in auge il buon vecchio “effetto botox” della fotografia anni 80.

 

Un ritocchino ma non troppo

La post produzione, all'interno dell’iter di uno shooting, è normale. Il fotografo lavora con luci, set e quando possibile stylist e poi ottimizza piccoli particolari in fotoritocco in base al cliente. Per meglio capirci, una cesta di pesche con qualche piccola imperfezione, andrà bene per una pubblicità legata ad un circuito slow food o ad un agriturismo, ma non al volantino del supermercato della grande distribuzione dove tutto è patinato quanto la pelle delle modelle su Vogue.

Questa “cosa” del ritocco...ammettiamolo...se ci sono responsabili marketing all’ascolto, è anche colpa vostra.

Chi lavora BENE in post produzione, sa quando fermarsi, mentre spesso chi sta dall’altra parte, desidera il prodotto rappresentativo della sua azienda “splendido-splendente”...senza imperfezioni...innaturalmente perfetto.

Alla maggior parte dei pigri osservatori può sfuggire questo eccesso in un volantino o in uno spot. Così le aziende continuano imperterrite a chiedere gocce scintillanti di rugiada, foglie vellutate e senza buchi, bucce lisce come piste da bowling.

 

ONLY FOR SPECIALIST, magari

La situazione, mi spiace dirlo, è precipitata con l’avvento delle app con cui tutti, professionisti e analfabeti della comunicazione possono manipolare fotografie.

Se mi si rompe la lavatrice, non guardo un tutorial su you tube, ma chiamo l’idraulico.

Trovo allarmante che le persone non riconoscano la professionalità che sta dietro anche alle figure che si occupano di grafica e immagine e che possano pensare di sostituirsi a loro con un download di un’app.

Non è l’app che garantisce il risultato ma la modalità con cui viene utilizzata (che contempla esperienza, conoscenza e metodo).

 

Stesso soggetto diversa destinazione

Per capire meglio ciò di cui parlo pi porto un esempio. Vediamo come il prosciutto cotto possa trasformarsi a seconda della destinazione d’uso, ma soprattutto a seconda di chi ci ha messo le mani.

 

Prosciutto cotto
ESEMPIO 1

Il volantino degli orrori

Chiunque di noi ha sfogliato un volantino promozionale di un supermercato e chiunque di voi sarà incappato in un’immagine così. Detto che spesso tale materiale di promozione viene affidato in modo incosciente e superficiale a persone non formate, dovete ammettere che nemmeno Picasso nel suo periodo cubista avrebbe reso così sfaccettato questo prosciutto. Per non parlare poi della mancanza di cura del ritocco in generale.

 

Prosciutto cotto

Ci siamo accorti che l’ombra esiste

Qui invece la situazione cambia. La tipologia di fotografia, le luci e l’attenzione a conferire un effetto “goloso ma naturale”, crea un risultato nettamente migliore. Solitamente tale tipo di immagine viene utilizzata in siti web di medio/alto livello.

 

Prosciutto cotto
Esempio 3

NEXT STEP: Ambientato, studiato, professionale

La formula per un risultato efficace è assumere un team: fotografo + stylist professionisti e fidarsi anche dei loro consigli.

 

Food haute couture

Il guardaroba varia come lo stile degli scatti fotografici e le tendenze che navigano gli anni tra armadi, living ecc, modificano anche la tendenza della fotografia food.

Qui alcuni esempi:

Anni 60
Anni 60
Anni 70
Anni 70
Anni 80
Anni 80
Anni 90
Anni 90
Anno 2014
Anno 2014
ATTUALE
ATTUALE

L’immagine, le luci, il set, lo stile e il ritocco cambiano e variano con il passare delle tendenze e in base al media scelto per divulgare l’immagine.

Instagram è per esteti, facebook per la massa, linkedin per il B2B (canale professionale). Ogni immagine deve quindi essere scelta in base al pubblico con cui si dialoga. Per assurdo della stessa penna rigata potremmo avere tre mood differenti.

Prestate attenzione dunque a tutto ciò che vi viene proposto visivamente, cercate il meglio, promuovete la serietà e riconoscete il valore dei professionisti.

Vi ritornerà rispetto e una rete sempre maggiore di fornitori e clienti affezionati.