Con sentenza n. 29840/2025 la V Sezione penale della Corte suprema di Cassazione si è pronunciata sul reato previsto e punito dall’art. 595 del Codice penale
Quando il titolare del profilo social ometta di presentare rituale denuncia-querela perché non responsabile della pubblicazione dei contenuti diffamatori
Diffamazione sui social network è configurabile anche in assenza di indicazione nominativa dell’offeso. La Cassazione torna sul tema con la sentenza n. 2598/22
La Cassazione ha ritenuto illegittimo il licenziamento del dipendente per conversazioni in chat aziendale, tra lui e un altro collega offensive per superiore.