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Avvocati la fortuna è dalla vostra parte

Avvocato
Ph. Anuar Arebi / Avvocato

Indice:

1. 2030: l’avvocato è una società

2. 2020: quanto tempo è passato

3. La time line che ci aiuta

4. Se potessi tornare indietro

5. Cosa farei se potessi avere una seconda chanche?

 

1. 2030: l’avvocato è una società

L’auto a benzina si vede solo nei film, il cellulare è un ricordo, perché oggi ci sono sottili schermi da riporre nel taschino, l’intelligenza artificiale fa parte della quotidianità e ci apre la porta di casa, la portiera dell’auto e collabora con noi in ufficio tra ologrammi e robot umanoidi. E l’avvocato? Beh, oggi ci sono società multidisciplinari di servizi giuridici, fiscali, consulenza. I collaboratori di studio lavorano un po’ dovunque, la mobilità è la regole, la connessione permette di fare tutto sempre dovunque. Il web sa tutto di noi e il cliente in pochi secondi può avere ogni informazione per scegliere, collegarsi a distanza, chiedere una consulenza, firmare l’incarico, registrare l’incontro e confrontarsi con altri sparsi in ogni dove. Ci sono i traduttori simultanei oramai perfetti, che in tempo reale traducono, per cui non esistono più barriere non solo temporali e geografiche, ma neppure linguistiche. La sostenibilità è un punto chiave dello sviluppo, da quando siamo diventati 9 miliardi sulla Terra e Marte ha visto posare il primo piede umano.

 

2. 2020: quanto tempo è passato

Ricordo solo 10 anni fa che tutto questo era considerata una fantasia, pura fantascienza. Ricordo i confronti con i miei clienti avvocati che si preoccupavano se il sito Internet per loro fosse così necessario e che continuavano a ripetere che tanto il passaparola vecchia maniera non passerà mai. Caspita, sembra passato così tanto tempo ed era solo 10 anni fa. Quante paure inutili, quanta inconsapevolezza nelle “non scelte” fatte. Già, sembra così tanto tempo, anzi dovrei avere ancora in un cassetto l’iPhone 11 che era appena uscito nel 2020, non so se vi ricordate, quello che vantava tre telecamere e che sembrava una tavoletta di cioccolato. Preistoria, considerando che oggi praticamente non c’è più un cellulare, è tutto vocale, sottile come un biglietto da visita e collegato a tutto quello che è in rete. E vi ricordate quante paure per la privacy. Che tenerezza che facevamo allora: ora la privacy è semplicemente un concetto del do ut des, se vuoi esistere in questo mondo il prezzo da pagare è che sanno tutto di te e lo usano, un po’ per te e un po’ contro di te. Semplice.

 

3. La time line che ci aiuta

Ebbene avete appena assistito ad un inizio di articolo che viene dal futuro. Provate anche voi a fare questo semplice esercizio: prima giratevi a guardare il 2010 con gli occhi di chi siete oggi: Nel 2010 esisteva l’iphone 2, c’era il 2G, esisteva ancora il modem con cui ci si collegava e l’accesso ad Internet era ancora non semplicissimo. In tasca non eravamo abituati a portare il mondo, Facebook era appena nato, Instagram non esisteva, Linkedin e Twitter erano conosciuti ancora da pochi e pochissimi studi legali avevano un sito Internet. Solo gli studi internazionali facevano marketing e la pubblicità era da poco stata sdoganata dal Decreto Legislativo Bersani con fatica per la deontologia ad accettarla. Il passaparola decisamente era il più importante mezzo di sviluppo del business e i clienti pagavano ancora “per poco” le parcelle, perché la crisi del 2008 non era ancora del tutto scoppiata da noi che siamo risparmiatori.

Ebbene fate ora il secondo passaggio: camminate sulla time line e immaginate di trovarvi nel 2030. Cosa vedete? Come è diventata la professione? Come siete organizzati voi? E guardando indietro fino al 2020, cosa è accaduto in questi 10 anni? Se poteste tornare indietro, cosa cambiereste? Ecco ripartiamo da qui.

 

4. Se potessi tornare indietro

Continuiamo con il nostro esperimento. Dal 2030 provate a tornare indietro anno dopo anno e ripercorrere le scelte fatte, quelle giuste e quelle sbagliate. Ripercorrete, però anche le scelte non fatte: per mancanza di tempo, per mancanza di convinzione, oppure per mancanza di conoscenza.

Che risultati avete ottenuto? Avreste potuto fare di meglio? Si?! Bene, la fortuna oggi è dalla vostra parte, perché state leggendo questo articolo e avete una seconda possibilità per tornare indietro e correggere il tiro: fare le scelte non fatte, prendere decisioni non prese, non prendere decisioni poi rivelatesi fallimentari. Tenetevi stretti e partiamo, si va indietro fino al 2020!

 

5. Cosa farei se potessi avere una seconda chanche?

Ricordo che nel 2020 ero tutto preso dalle scadenze e non mi rendevo conto del futuro che stava cambiando ogni cosa. A testa bassa, come mi avevano insegnato dedicavo tutto il tempo a lavorare, a sudare per guadagnare il pane quotidiano. Quante arrabbiature, frustrazioni e stress. Cosa mi ha portato? Che tanta fatica non è stata ripagata, perché serviva una strategia dopo aver compreso la direzione giusta. Investire e non risparmiare, progettare e non fare a caso. Ora che ho capito sarà diverso.

Ora mi fermo, dedico il tempo a comprendere ciò che voglio e ciò che sta accadendo e poi elaboro un progetto fatto di investimenti, persone, tappe, tentativi e conferme.

Ora mi è chiaro che fare non vuol dire avere una direzione; che stressarsi non vuol dire produrre: che lamentarsi non produce risultati; che il passato non aiuta a comprendere il futuro, ma solo il passato, il futuro è da costruire, non da capire.

Un’altra cosa che ho capito è che da soli non si va lontano. Allora devo dedicare tempo a cercare i migliori compagni di viaggio: professionisti come me, di cui mi fido, che condividono una visione e dei valori. Non ha senso avere paura, non porta da nessuna parte.

E infine un’altra chiarezza si è palesata: per raggiungere buoni risultati e vivere bene senza distruggermi di lavoro c’è bisogno dei migliori collaboratori: staff affiatato, un team compatto, gente entusiasta che ci tiene a me e al mio progetto che diventa in parte anche il loro. Non ha senso controllare i collaboratori, ha senso responsabilizzarli. Tutto parte dalla selezione e poi bisogna investire, farli crescere e coinvolgere.

Bene, è ora di ripartire. Grazie 2030 che mi hai fatto capire cosa fare di lungimirante nel 2020. Si parte per il nuovo decennio e questa volta con la mentalità giusta!