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Bonus Covid e riciclaggio di denaro: ritorna l’alert dell’UIF

White Freedom
Ph. Luca Martini / White Freedom

Abstract

La Comunicazione, pubblicata lo scorso 11 febbraio, integra la precedente del 16 aprile 2020 ed allerta i soggetti obbligati su possibili elementi sintomatici di operatività illecite legate all’emergenza Covid-19.

 

Indice:

1. La nuova Comunicazione UIF

2. I rischi degli “ATM evoluti”

 

1. La nuova Comunicazione UIF

Tra i provvedimenti adottati dal governo a sostegno di famiglie e imprese per la crisi economica causata dalle misure di contenimento vi sono detrazioni fiscali e cessioni dei crediti d’imposta. La UIF con la Comunicazione 11 febbraio 2021 invita soprattutto i professionisti impiegati nelle attività di rilascio di visti di conformità e asseverazioni a vigilare che tali crediti non siano di natura fittizia.

Si richiamano, inoltre, i destinatari della normativa AML a intensificare i controlli, in occasione delle richieste di sconto dei crediti fiscali ceduti, sui profili soggettivi di cessionari, soprattutto su coloro che hanno acquistato crediti in maniera massiva. Particolare attenzione dovrà essere riservata a società ed enti di nuova costituzione. Potrebbe annidarsi il rischio che alcuni di questi abbiano il solo obiettivo di essere impiegati nelle cessioni di crediti fiscali.

Nella Comunicazione si esorta ad esaminare con attenzione anche le operatività dei richiedenti l’accesso ai contributi a fondo perduto ed ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica. A tal riguardo già il Direttore UIF, Claudio Clemente, in occasione dell’audizione alla Commissione Antimafia (28 gennaio 2021), ha lamentato la mancata adozione dello strumento del “conto dedicato”, al fine di intercettare utilizzi anomali dei benefici pubblici. Questa misura, infatti, trova attualmente applicazione solo per i finanziamenti garantiti da SACE Spa. In ogni caso, l’Unità invita i soggetti obbligati ad approfondire anche ulteriori elementi, oltre a quelli già indicati nella precedente Comunicazione dello scorso 16 aprile. In particolare: il profilo dei richiedenti i benefici, specie se con precedenti penali; l’eventuale riluttanza a fornire informazioni, la comunicazione di dati inattendibili, la trasmissione di documentazione incongruente o contraffatta, l’assistenza di soggetti che in veste “professionisti” assistono alle diverse fasi della procedura, il collegamento con Paesi terzi ad alto rischio di riciclaggio.

 

2. I rischi degli “ATM evoluti”

Sui rischi collegati alle operatività online, la UIF richiama l’attenzione ancora una volta sui controlli, specie per le operatività realizzate attraverso gli ATM che consentono il deposito ed il prelievo in contanti (c.d. “ATM evoluti”), gli strumenti di pagamento basati su app mobile e su tutti i più avanzati sistemi di e-commerce.

Le casistiche riportate nella Comunicazione hanno natura meramente esemplificative. L’UIF invita i destinatati della normativa antiriciclaggio a valutare anche ulteriori comportamenti anomali e a segnalarli all’Unità con la massima tempestività.