Cassazione Civile: azione per danno temuto promossa nel regime di comunione indivisa
l’appartenenza, in regime di comunione indivisa, della cosa, da cui proviene il pericolo, anche a soggetti diversi dagli istanti, giustifica il ricorso all’azione cautelare suddetta, nonostante questi ultimi siano contitolari della relativa proprietà, nei casi in cui la mancanza di accordo non consenta di poter ovviare alla denunciata situazione di pericolo".
Sono questi i principi di diritto elaborati dalla Cassazione nella sentenza integralmente riportata sul sito della Cassazione.
(Corte di Cassazione - Seconda Sezione Civile, Sentenza 29 gennaio 2007, n. 1778: Denuncia di danno temuto - Regime di comunione indivisa - Azione promossa da alcuni comproprietari nei confronti di altri - Ammissibilità).
l’appartenenza, in regime di comunione indivisa, della cosa, da cui proviene il pericolo, anche a soggetti diversi dagli istanti, giustifica il ricorso all’azione cautelare suddetta, nonostante questi ultimi siano contitolari della relativa proprietà, nei casi in cui la mancanza di accordo non consenta di poter ovviare alla denunciata situazione di pericolo".
Sono questi i principi di diritto elaborati dalla Cassazione nella sentenza integralmente riportata sul sito della Cassazione.
(Corte di Cassazione - Seconda Sezione Civile, Sentenza 29 gennaio 2007, n. 1778: Denuncia di danno temuto - Regime di comunione indivisa - Azione promossa da alcuni comproprietari nei confronti di altri - Ammissibilità).