Abnorme ingerenza della procura nella politica tra divulgazioni illegittime di atti istruttori e sciacallaggio denigratorio

Abnorme ingerenza della procura nella politica tra divulgazioni illegittime di atti istruttori e sciacallaggio denigratorio
Era la Milano da bere quella degli anni ’80 presa d’assalto dalla Procura di Milano nella stagione di Mani pulite, tra sirene e strilloni che mettevano alla berlina politici e imprenditori in manette spingendoli quanto, non sopportavano la gogna, al suicido.
E’ stata la stessa sensazione mercoledì 16 luglio aprendo i media e ascoltando i lanci giornalistici di tutte le TV nazionali, la sensazione è stata quella di un assalto, l’assalto alla città che a molti non va a genio si stacchi dalla mediocrità italica per guardare in termini economici, imprenditoriali, urbanistici e culturali ad una Europa che corre troppo forte per un Italia in cui ci si compiace nei salotti buoni dove emerge ignoranza, populismo o qualunquismo.
Da circa un anno la Procura milanese si muove sull’edilizia milanese, non si sa bene sollecitata da chi ( sì perché l’azione penale in Italia è obbligatoria ma occorre sempre una notizia di reato e non l’ipotesi ambiziosa nella testa di un procuratore) ritenendo che urbanisticamente non sia legittimo costruire in verticale oltre il 31° piano l’ha dove prima c’erano dei capannoni. Forse nessuno ha voluto considerare che esiste la perequazione urbanistica, la riqualificazione, e che una certa scuola architettonica suggerisce di costruire in verticale anziché consumare il territorio in orizzontale: una opinione discutibile per alcuni ma legittima, assolutamente legittima e usata in molti paesi evoluti del nord Europa e dell’emisfero asiatico . Tutti a discutere sui piani in eccedenza sino a teorizzare che dietro ci sia una speculazione e quindi una corruzione…senza precisare che non si sono costruiti mc in più (semmai in alcuni casi molti in meno) ma semplicemente costruiti in verticale anziché in orizzontale liberando così territorio per parchi e aree urbani veicolari.
Nessuno infatti, neppure i colti giornalisti e opinionisti televisivi, si è ricordato di fare cenno come queste ricomposizioni urbanistiche hanno ridato ordine ad interi ambiti della città di Milano dove regnava disordine degrado e sciacallaggio…(ma qualcuno vuole rammentarsi come era l’area di Porta Nuova sino a dieci anni fa ?) nessuno ha sottolineato come siano sorti parchi, la viabilità si sia ricostruita, e siano state realizzate aree pedonali che hanno reso più sostenibile la vita in una città che non ha bisogno di automobili in circolazione essendo servita da ben 6 linnee metropolitane e 4 passanti ferroviari.
Abbiamo sentito l’avvocata Bernardini de Pace lamentarsi perché a Milano non si può più andare in Monte Napoleone in auto o parcheggiare in Corso Buono Aires …alla simpatica avvocata, oltre che consigliargli di continuare a fare l’avvocato matrimonialista, le suggeriamo di comprare un trullo in Puglia se vuole arrivare sotto casa in auto, a Milano meglio andare a piedi e usare i mezzi guardandosi attorno nella pace di qualche passeggiata alle prime ore dell’alba la domenica quando non circola nessuno e ci si gode il silenzio di una citta che si risveglia.
Ciò che ha sorpreso il 16 luglio e i giorni successivi è stato leggere sui giornali e sui media, grandi quantità di intercettazioni telefoniche che coinvolgono soggetti coinvolti direttamente e/o indirettamente, senza che nessun atto fosse stato notificato e in ogni caso quando ancora gli atti sono coperti dal segreto istruttorio (perché atti e documenti di una indagine sono conoscibili solo dopo l’Udienza preliminare e il rinvio a giudizio), prima dovrebbe, a mente del codice di rito, regnare il più scrupoloso riserbo e silenzio…
Invece dovizia di dettagli, interi dialoghi assolutamente decontestualizzati sbattuti in prima pagina con tanto di commenti di ogni saccente moralista che ha già stilato la propria personalissima sentenza a seconda dell’orientamento e della convenienza politica.
Abbiamo assistito alle censure dei politici avversi alla amministrazione meneghina che desiderano ardentemente che sia spazzata via per sedersi subito sulle sedie che gestiranno il Mondiali invernali di Milano-Cortina 2026 e la valanga di miliardi che arriveranno anche e soprattutto dal Governo per arrivare in tempo alla scadenza di febbraio 2026
Abbiamo assistito alla ricostruzione degli affari presunti o reali degli imprenditori di turno e dei professionisti asseritamente coinvolti in conflitto di interessi per consulenze rese e che avrebbero legittimato la “speculazione”
Ma alla fine non si è capito cosa stiano cercando i pubblici ministeri, che si esprimono con espressioni e giudizi più politici che giuridici e legali, in cui descrivono in modo molto fantasioso un “sistema”, manifestando una smania più politica che giudiziaria. Avrebbero l’obbligo i P.M. di indicare le volizioni precisando norme e commi di leggi violate, e non denunciando un sistema che certo legittimamente da cittadini possono criticare e financo censurare con il loro voto, se cittadini milanesi, quando ci saranno le elezioni. Ma di qui a sostituirsi alla politica ce ne corre …
Vorremmo dire con molto rispetto che non facciamo i conti ai loro stipendi e a come in una rapporto di produttività questi vengono impiegati, certo questi P.M. guadagnano sette/otto mila euro al mese senza responsabilità alcuna perché in caso di errore non pagheranno mai i danni, che cadranno solo sulle spalle dello Stato, eppure questi P.M. si sono permessi di fare illazioni sulle consulenze ipotizzando che queste siano frutto di interessenze illecite o inopportune, comunque mettendo alla berlina professionisti e imprenditori che avranno da questo procedimento danni umani, di immagine e di professionalità enormi e irrimediabili.
La prudenza non sarebbe mai troppa, almeno si fossero premurati di non gettare nel discredito dei media e dell’opinione pubblica in spregio a qualsivoglia garanzia e privacy i malcapitati, forse l’intento vero non è fare giustizia ma distruggere il sistema Milano…
Il fatto è che un discredito senza precedenti è stato gettato su una città che è il motore dell’Italia in Europa e nel mondo, sono stati, forse irrimediabilmente compromessi, investimenti come quelli dei tre Studentati per i fuori sede; Redo Sgr, gestore di fondi immobiliari che si occupa di social housing e rigenerazione urbana, ha rinunciato a tre progetti già ammessi al finanziamento del Ministero dell'Università e Ricerca a valere sulle risorse Pnrr.., all’indomani delle pubblicazioni giornalistiche ha fatto pervenire al Ministero la rinuncia alla offerta ritirandosi dall’operazione dopo aver visto aggiudicati i loro progetti e i loro investimenti. Chi spiegherà agli oltre 10.000 studenti fuorisede che non ci saranno più gli alloggi, almeno per ora, che dovevano essere pronti per la l’estate 2026 ?
In questo tsunami il Sindaco Sala, si ritrova solo, abbandonato anche da un PD che mai ha compreso la differenza tra amministrare e fare propaganda, difendere le proprie ragioni piuttosto che inseguire il consenso che è per definizione prezzolato. Vedere l’uomo che ha reso possibile il miracolo di Expo quando sembrava che non avremmo mai vinto la scommessa e tutti davano l’Italia derisa, l’uomo che ha lanciato la sfida per l’Olimpiade invernale 2026 dopo la rinuncia di Torino, sicuro che l’Italia e Milano potessero essere nuovamente vetrina nel mondo, incredulo e scioccato apprendere di essere coinvolto nell’indagine quale persona indagata dai giornale leggendo sulle prime pagine stralci decontestualizzati di suoi dialoghi con l’arch. Boeri. E’ civile uno stato che consente questo ?
Vorrei vedere un Ministro che anziché minacciare un magistrato perché si è permesso di criticarlo, censurare e mandare gli ispettori in Procura a Milano per capire chi e perché siano stati resi pubblici i documenti dell’indagine prima degli avvisi di garanzia, prima degli interrogatori e prima di un rinvio a giudizio, esponendo le persone al linciaggio mediatico.
Questo non è un paese giuridicamente civile.