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Colpa medica - Cassazione Civile: ancora sul danno da ritardata diagnosi e sull’onere della prova

Colpa medica - Cassazione Civile: ancora sul danno da ritardata diagnosi e sull’onere della prova
Colpa medica - Cassazione Civile: ancora sul danno da ritardata diagnosi e sull’onere della prova

La responsabilità medica è nuovamente all’attenzione della Corte di Cassazione, che ribadisce come l’onere probatorio grava sul personale sanitario coinvolto e non sul paziente, ciò sta a significare che spetta al professionista dimostrare di aver agito con diligenza e perizia nello svolgimento della propria attività.

 

Il caso

La vicenda vede coinvolti i familiari di un uomo deceduto a causa di una patologia tumorale. Questi hanno agito in sede civile nei confronti del medico curante accusandolo di non aver prontamente diagnosticato la malattia del loro caro, nonostante secondo loro già manifestasse sintomi tali da consigliare sicuramente lo svolgimento di visite di accertamento approfondite e mirate.

Dello stesso avviso il Tribunale di Viterbo e la Corte di Appello di Roma che hanno condannato il professionista al risarcimento dei danni poiché avrebbe dovuto sospettare, prestando la dovuta attenzione alla storia clinica e alle escoriazioni presenti su parti del corpo del paziente, l’esistenza di un epitelioma. 

La decisione della Cassazione

La Cassazione, esaminando il caso, afferma in particolare, che: “l’esecuzione di un esame istologico (...) avrebbe permesso di accertare l’esistenza della malattia molto prima di quanto effettivamente avvenuto, per ciò la condotta del professionista è da definire negligente e imperita. Confermando il proprio orientamento, chiarisce infine le regole da osservare in merito alla ripartizione dell’onere della prova: in tema di responsabilità medica non è onere dell’attore provare la colpa del medico, ma è onere di quest’ultimo provare di avere tenuto una condotta diligente, pertanto rigetta il ricorso e conferma la pronuncia dei precedenti gradi di giudizio, condannando il medico a risarcire i congiunti del defunto. 

(Corte di Cassazione - Sezione Terza Civile, Sentenza 9 novembre 2017, 16517)