Il sindaco - La dirigente comunale (p.l).- La violenza prevista dal § 201 StGB (CP)

La responsabilità per danni - La Corte Suprema – Austria
Violenza sessuale
Ph. Anuar Arebi / Violenza sessuale

Il sindaco - La dirigente comunale (p.l).- La violenza prevista dal § 201 StGB (CP) – La responsabilità per danni - La Corte Suprema – Austria

 

I

La ricorrente dinanzi alla Suprema Corte, aveva prestato servizio, in qualità di impiegata, presso il Comune di X e, con decorrenza 1.5.15, era stata nominata “Amtsleiterin” (dirigente), mentre il resistente dinanzi all’OGH, era stato sindaco a decorrere dal novembre 2015 e fino all’ottobre 2021, quando si era dimesso da questa carica.

Secondo la ricorrente, il sindaco aveva commesso, a suo danno, tre violenze sessuali (e per due delle stesse, era stato condannato con sentenza passata in giudicato); inoltre, le aveva causato lesioni personali volontarie gravi (“schwere Körperverletzungen”) e uno stato di depressione di lunga durata. Il tutto aveva portato anche alla “Berufsunfähigkeit” (inabilità al servizio) di essa ricorrente.

Le violenze sessuali si erano verificate nell’edificio comunale (il 14.12.15, 4.5.16 e il 29.7.16).

Con delibera dell’1.10.19, il consiglio comunale aveva deciso, di non rinnovare alla ricorrente l’incarico quinquennale dirigenziale e le veniva affidato altro incarico, meno prestigioso e retribuito in misura sensibilmente inferiore rispetto a quello conferitole nel 2015.

II

Con “Bescheid” del nuovo sindaco, la ricorrente, con decorrenza 1.5.22, veniva collocata – anticipatamente – a riposo per inabilità al servizio.

La ricorrente, con citazione di data 6.4.23, aveva chiesto, a titolo di “Amtshaftung” (Responsabilita’ della PA), il risarcimento dei danni da essa subiti, quantificati in Euro 73.300 e l’accertamento della responsabilità del convenuto per danni futuri (“für zukünftige Schäden”).

Il sindaco era stato condannato, con sentenza irrevocabile, e il collocamento anticipato a riposo di essa ricorrente, aveva avuto per conseguenza, una diminuzione del proprio assegno pensionistico.

Il convenuto Comune declinava qualsiasi responsabilità; non vi è “Sachzusammenhang” (connessione/collegamento) con obblighi di servizio gravanti sul sindaco. I fatti erano stati commessi, non in adempimento dei doveri dello stesso, ma soltanto in occasione “ihrer Ausübung”. Inoltre, veniva eccepita l’intervenuta prescrizione delle domande dell’ex dirigente.

Alla ricorrente, in ogni caso, non sarebbe stato rinnovato l’incarico di “Amtsleiterin” per “mancanze”, che le erano state contestate.

III

Il giudice di primo grado, con sentenza parziale, aveva riconosciuto la fondatezza, “dem Grunde nach”, della domanda della ricorrente; aveva riservato la quantificazione dei danni all’”Endurteil”.

Il sindaco, in qualita’ di superiore della ricorrente, secondo questo giudice di merito, avrebbe “sicherstellen müssen”, che la ricorrente fosse stata tenuta indenne da “sexueller Belästigung” (“molestia sessuale”) sul posto di lavoro. I fatti, per i quali il sindaco era stato condannato, erano immediatamente “zurechenbar” (“imputabili”) al Comune di X, di cui il sindaco era organo. Tra la violenza sessuale e l’attivita’ di servizio della ricorrente, è ravvisabile un collegamento stretto, temporale e logistico (“von engem, zeitlichen und örtlichen Zusammenhang”).

Il danno subito dalla ricorrente, era avvenuto, perchè il sindaco, quale capo dell’amministrazione comunale, non aveva adempiuto la “Fürsorgepflicht”, che gli incombeva nei confronti della ricorrente; da questo inadempimento, consegue la responsabilita’ per le conseguenze derivate alla ricorrente. Aveva sentenziato, questo giudice, che la domanda della ricorrente, poteva essere accolta “dem Grunde nach” (sull’an debeatur).

IV

Il giudice di 2° grado aveva accolto gli appelli del Comune e dell’intervenuto sindaco.

Negava, questo giudice, la sussistenza di un collegamento “sufficiente” (“ausreichenden Anknüpfungspunkt”) tra l’attivita’ professionale della ricorrente e i reati commessi dal sindaco.

I fatti addebitati al “Bürgermeister”, non erano avvenuti “in Ausübung hoheitlicher Gewalt” (nel compimento di atti di d’ufficio); ha agito esclusivamente per motivi privati. In capo al Comune, non era ravvisabile responsabilità per quanto addebitato al sindaco.

Il giudice di primo grado – ha osservato quello d’appello - non aveva accertato la fondatezza delle inadempienze, di cui la ricorrente si sarebbe resa responsabile durante il periodo dell’”Amtsleitung” della stessa.

V

Proposta “ordentliche Revision” dalla ricorrente, il giudice di 2° grado aveva dichiarato ammissibile la stessa, in quanto la Corte Suprema (OGH) non aveva ancora deciso la questione, se tra violenze sessuali e “hoheitlichen Tätigkeiten” (atti del pubblico ufficiale), sia ravvisabile “ein ausreichender, innerer Zusammenhang”.

Si costituivano i condannati Comune di X e l’ex sindaco, chiedendo, entrambi, che venisse “ripristinata” la sentenza di primo grado.

VI

L`OGH ha ritenuto ammissibile e fondata la proposta “Revision”.

Ha osservato, che la “Fürsorgepflicht”, prevista dal § 1157 ABGB (CC) e da leggi speciali, in favore del prestatore di lavoro, è operante anche in favore del pubblico dipendente (RS 0021506), L’adempimento a questa “Fürsorgepflicht” nel settore pubblico, ha “hoheitliche Natur”, per cui il dipendente pubblico, in caso di avvenuto inadempimento alla “Fürsorgepflicht”, può invocare l’ “Amtshaftungsgesetz”.

Al pari del datore di lavoro privato, cosí pure quello pubblico, è tenuto a far sí, che siano garantiti interessi materiali e immateriali del dipendente, in particolare, l’interesse alla salute (RS 0021267 e Ob 94/18g). Va salvaguardata da lesioni, la sfera intima e sessuale del prestatore di lavoro (RS 00113529).

Il datore di lavoro, è responsabile per cosiddette Bossing-Handlungen, commesse da un dirigente d’azienda nei confronti dei “sottoposti”, anche se si tratta di danno meramente patrimoniale (1 Ob 106/15t). Prevenire ed evitare, che siano commesse le predette “Handlungen” (ivi compreso, anche il cosiddetto Mobbing), è parte integrante della più volte menzionata “Fürsorgepflicht” (del datore di lavoro).

Prescrive l’Ordinamento degli Enti pubblici locali del Niederösterreich, che il Consiglio comunale, deve nominare un “Amtsleiter” (dirigente) per gli uffici comunali, “Amtsleiter”, che è sottoposto al sindaco, di cui deve eseguire le “Weisungen” (direttive) per quanto riguarda i servizi interni e la “Dienstaufsichtspflicht”. Il sindaco è, pertanto, il superiore di tutti i dipendenti comunali, per cui la ricorrente, gli era “unterstellt” (sottoposta) e ha pure mansioni di coordinamento, ma, al tempo stesso, deve tutelare gli interessi dei singoli dipendenti.

I “compiti” inerenti alla qualita’ di sindaco, sono “hoheitlicher Natur” e gli atti dallo stesso posti in essere, “als Vollziehung der Gesetze anzusehen”, tutte le volte, in cui presentano anche soltanto “einen engen, inneren und äußeren Zusammenhang, mit hoheitlichen Aufgaben” (RS 0049948 e RS 0049987).

Ha osservato, l’OGH, che un organo, qual’è il sindaco, è, “in Vollziehung der Gesetze tätig”, anche se fa il contrario di ciò, che sarebbe inerente agli obblighi (d’ufficio); vedasi, in proposito, 1 Ob 39/97. Il cosiddetto innere Zusammenhang, è ravvisabile persino nel caso di “Missbrauch seines Amtes zu eigennützigen, schikanösen, strafbaren Handlungen” (abuso dell’ufficio per compiere reati, al fine di perseguire interessi propri o per atti vessatori).

VII

Una vexata quaestio, nel diritto austriaco, ha dato atto l’OGH, è, se l’abuso sussiste (ricordiamo, che in Austria, il reato di abuso d’ufficio, non è stato (ancora)…. abrogato), qualora un organo abbia agito in adempimento dei propri doveri, oppure soltanto “gelegentlich” (occasionalmente). In proposito, sono decisivi gli “Umstände des Einzelfalles” (1 Ob 127/07 v).

L’OGH ha passato poi in rassegna, una serie di proprie decisioni per quanto riguarda la “Zurechenbarkeit” a un Comune (e ad altre istituzioni), di attivita’ compiute da un organo e il cui contenuto, per motivi di brevità, sara’ riportate riassuntivamente.

VIII

Per i suesposti motivi di brevità, riportiamo soltanto il contenuto di 3 delle sentenze, alle quali l’OGH si è riferito nella motivazione della decisione concernente la ”Zurechnung” - a enti pubblici – dell’attivita’ dei loro organi; principalmente, alla sentenza rubricata sub 1 Ob 29/14 t.

L’attore frequentava una scuola superiore, gestita da un istituto religioso e soggiornava, durante il periodo delle lezioni, in un “Internat” (collegio), sito accanto alla predetta suola, gestita dallo stesso istituto religioso.

Aveva asserito, l’alunno, di essere stato abusato sessualmente da due educatori (“Erzieher”), che ivi prestavano la loro attivita’.

Ha osservato l’OGH, che al tempo, in cui si erano verificati gli “Übergriffe”, l’alunno era nell’”organisatorischen Verantwortungsbereich” della scuola superiore frequentata dall’alunno, il quale era sottoposto all’”aufsichtsweisen Überwachung” e all’autorita’ dei predetti “Erzieher”; pertanto, in "hinreichend engem, inneren Zusammenhang  mit hoheitlichen Aufgaben”. Gli “Erzieher” erano da considerare organi del “Bund” (Stato), per cui le richieste dell’alunno, intese a ottenere il risarcimento dei danni cagionati dagli “Erzieher”, facevano carico al “Bund”.

In un altro caso deciso dalla Suprema Corte, l’attore era stato abusato dal parroco “unter Missbrauch der kirchlichen Amtsstellung”.

La “Wahrung der sexuellen Integrität” di terzi, è un’”allgemeine Rechtspflicht“, ma gli abusi compiuti dal parroco, non potevano essere ritenuti “in innerem Zusammenhang” con la funzione del religioso. Pertanto, la domanda di risarcimento danni, veniva rigettata.

Respinta era stata pure la domanda del genitore di un militare di leva. Il di lui figlio, era stato ucciso, con un colpo alla testa, dall’arma da fuoco in dotazione ai “Wachhabenden” (sentinelle) da un commilitone, mentre entrambi prestavano servizio di guardia alla caserma.

Ha negato, l’OGH, l’esistenza di un “Zusammenhang” (“collegamento”) tra l’obbligo della “Bewachung” e la morte del figlio del ricorrente. Non era ravvisabile alcun motivo di servizio (“dienstliche Veranlassung”), per cui il resistente avesse dovuto usare l’arma nel contesto del servizio di guardia, che a esso incombeva. L’uso dell’arma, era avvenuto “aus rein persönlichen (privaten) Motiven” e non in “collegamento” con l’obbligo di servizio dell’assassino. L’omicidio era stato frutto di un “selbsständigen Willensentschluss”, per cui, l’uso dell’arma e la morte del commilitone, non possono, di certo, essere considerati atto posto in essere “in Vollziehung der Gesetze” (esercizio di un potere da parte dell’organo dello Stato (militare di leva)), anzi, il resistente dinanzi alla Suprema Corte, ha agito “in Ausnutzung seiner hoheitlichen Funktion als Soldat” (abusando/sfruttando la sua funzione di soldato), ma senza alcun “collegamento” con la "hoheitlichen Aufgabe”, che gli era stata affidata. Di conseguenza, ogni responsabilita’ del “Bund”, era da escludere.

IX

Ritornando, dopo questo escursus, alla sentenza, che ha statuito la responsabilita’ del sindaco violento, è da osservare, che l’OGH, sulla base delle predette sentenze, è pervenuto alla seguente motivazione nel caso del sindaco di un Comune del Land Niederösterreich.

Le violenze sessuali, commesse dal sindaco quale “capo” dell’amministrazione comunale, sono direttamente “imputabili” al Comune.

Per effetto della sua qualifica di organo dirigenziale supremo, è anche responsabile dell’osservanza della “Fürsorgepflicht” nei confronti dei dipendenti (e, quindi, anche nei confronti della ricorrente). Con le violenze sessuali e gli altri reati da lui commessi, ha contravvenuto a questo dovere (“Fürsorgepflicht”), che gli incombe (va). Anche se i fatti fossero stati commessi per motivi “privati”, il “Verstoß gegen die Fürsorgepflicht” sussisterebbe ugualmente.

Le violenze sessuali erano “in ausreichend inneren und äußeren Zusammenhang mit dem hoheitlichen  Aufgabenbereich“, vale dire, con la ``Leitung des Gemeindeamtes“.

I resistenti avevano eccepito l’intervenuta prescrizione.

Ha osservato, in proposito, l’OGH, che “Amtshaftungsansprüche” (diritti nei confronti della PA per responsabilita’ della stessa), si prescrivono (§ 6, Abs. 1, AHG) in tre anni, a decorrere dal giorno, in cui il danno è divenuto noto al danneggiato, ma, in ogni caso, non prima di un anno a decorrere dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna.

Se al danneggiato il danno non era noto o se il danno derivante da reato - che può essere commesso soltanto dolosamente e se per questo reato, è prevista pena detentiva superiore a un anno (per la precisione, la reclusione da 2 a 10 anni) - il diritto al risarcimento si prescrive soltanto dopo 10 anni, a decorrere dalla data del verificarsi del danno.

Le violenze sessuali commesse dal sindaco, sono punibili con pena detentiva superiore un anno, per cui deve trovare applicazione la “zehnjährige Verjährungsfrist” (la citazione era stata notificata il 6.4.23).

X

Dalle prove espletate, è emerso, che le violenze sessuali, sono state, perlomeno, concause del peggioramento dello stato di salute della ricorrente, con conseguente “Krankenstand” a decorrere dal 6.11.18.

Per il periodo dicembre 2018 - aprile 2020, la ricorrente aveva chiesto la differenza stipendiale tra quella percepita in servizio attivo (in qualita’ di “Amtsleiterin”) e quanto ricevuto, quando era in malattia (8.460 Euro).

Per questa somma, deve essere emanata sentenza parziale.

Per quanto concerne la richiesta intesa a ottenere la differenza tra quanto percepito in qualita’ di “Amtsleiterin” e lo stipendio poi incassato a seguito della mancata conferma in tale qualifica, l’OGH ha osservato, che non sono state accertate le cause di tale “declassamento” o, meglio, se lo stesso fosse conseguenza della denuncia a carico del sindaco o dovuto ad altri motivi, come sostenuto dai resistenti. L’onere della prova, incombe, comunque, alla danneggiata, che deve pure provare il nesso causale.

Da chiarire, è anche un eventuale concorso di colpa della ricorrente per quanto concerne la mancata conferma nella qualifica di “Amtsleiterin”.

Qualora venisse accertato, che la ricorrente abbia subito il danno patrimoniale dalla stessa dedotto, in parte, per colpa propria, in parte, per i reati commessi dal sindaco (se vi è stato un “Zusammenwirken”), si renderebbe necessaria una “Verschuldensabwägung” ex § 1304 ABGB (CC), “in einem fortzusetzenden Verfahren” (in un procedimento da proseguire).

Nell’accertamento dell’incidenza causale della colpa attribuibile alla parte ricorrente e di quella del sindaco, si dovrà tenere conto del grado di “Sorglosigkeit” e rispettivamente del grado di “Vorwerfbarkeit” (6 Ob 163/05x).

Ha ritenuto, pertanto, l’OGH, che i provvedimenti dei giudici di merito – per quanto concerne il “Verdienstentgang” (mancata percezione dello stipendio) tra l’1.5.20 e il febbraio 2023 (quantificato in Euro 64.913) – debbano essere annullati, con rinvio al giudice di 1° grado, per “neuerlicher Entscheidung nach Verfahrensergänzung”.

Le ulteriori domande della ricorrente, con riferimento alle asserite “Bossing-Handlungen” del sindaco, non meritano accoglimento, perchè formulate in modo troppo vago.