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Errori giudiziari è quella giornata in memoria dei tanti Enzo Tortora: la ricordate?

Enzo Tortora
Enzo Tortora

La premessa di istituire la Giornata Nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari per il 17 giugno, giorno dell’arresto di Enzo Tortora, sembrava trovare tutti d’accordo, sia al Senato dove erano state presentate le proposte 1686 a firma Ostellari (Parlamento Italiano - Disegno di legge S. 1686 - 18ª Legislatura (senato.it) e 1699 Faraone (DDL 1699 (senato.it) e sia alla Camera con la proposta di legge 2228 Gelmini XVIII Legislatura - Lavori - Progetti di legge - Scheda del progetto di legge (camera.it).

Le tre proposte sono una sorta di copia e incolla e tutto sembrava ipotizzare una veloce approvazione ed un iter legislativo senza intoppi.

Nella presentazioni delle proposte sono tutti concordi nel ricordare la figura di Tortora e dei mille innocenti che ogni anno vengono indennizzati dallo Stato per l’ingiusta detenzione subita.

Nella relazione introduttiva si legge: Il disegno di legge si compone di un unico articolo recante l'istituzione del giorno 17 giugno quale “Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari”, in ricordo del giorno in cui, nel 1983, fu arrestato Enzo Tortora, ingiustamente accusato di reati ai quali, successivamente, risultò del tutto estraneo.

Quando si è passati dalle dichiarazioni alla stampa alla sede redigente apriti cielo: distinguo, precisazioni, interpretazioni e dal 28 ottobre 2020 è tutto fermo sul seguente quesito:

La Repubblica riconosce il giorno 17 giugno quale “Giornata nazionale in memoria delle vittime di errori giudiziari”.

Oppure:

La Repubblica riconosce il giorno 17 giugno quale “Giornata Nazionale di sensibilizzazione sul principio costituzionale del giusto processo, nonché sugli errori giudiziari”. (Link)

Ai posteri l’arduo responso.

Intanto a breve, il Governo presenterà al Parlamento, in attuazione dell’articolo 15 Legge 103/2017, la relazione sull'applicazione delle misure cautelari personali e sui provvedimenti di riconoscimento del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione contenente i dati relativi al 2021.

Dopo averli letti seguiteremo a parlare, parlare, parlare!

Ricordando i troppi innocenti che finiscono in carcere: in media 1.000 ogni anno, quasi tre al giorno, dal 1991 al 31 dicembre 2020 i casi sono stati 29659: in media, poco più di 988 l’anno. Il tutto per una spesa complessiva dello Stato gigantesca, tra indennizzi e risarcimenti veri e propri: 869.754.850 euro e spiccioli, per una media appena superiore ai 28 milioni e 990 mila euro l’anno (L’uso e l’abuso del potere cautelare in Italia | Filodiritto).

A fronte di tutto questo, il detenuto ignoto attende almeno un riconoscimento simbolico dopo aver dovuto rinunciare a veder riconoscere disciplinarmente, civilmente, erarialmente (I desaparecidos dell’uso sbagliato del potere cautelare: quando lo Stato non paga l’ingiusta detenzione | Filodiritto) le responsabilità di chi lo ha costretto a vivere storie strazianti da innocente accusato dei reati più diversi e tremendi sulla base di prove inesistenti e senza fondamento.

Io sono qui per parlare per conto di quelli che parlare non possono che sono molti e sono troppi... 

Enzo Tortora, 1987