Freedom House: rapporto sulla libertà nel mondo - indicatore della "rule of law"
Tra le categorie esaminate nell’ambito delle liberà politiche ricordiamo il processo elettorale, il pluralismo politico e il funzionamento dei governo, mentre tra quelle civili ricordiamo la libertà di espressione e di credo, i diritti di associazione, la “rule of law” e i diritti individuali.
Con particolare riferimento all’indicatore “rule of law”, le macroquestioni utilizzate per generare il rapporto sono le seguenti:
1. Is there an independent judiciary?
2. Does the rule of law prevail in civil and criminal matters? Are police under direct civilian control?
3. Is there protection from political terror, unjustified imprisonment, exile, or torture, whether by groups that support or oppose the system? Is there freedom from war and insurgencies?
4. Do laws, policies, and practices guarantee equal treatment of various segments of the population?
Interessante notare che, in materia di “rule of law”, l’Italia raccoglie 12 punti, a fronte di un punteggio massimo di 16 punti.
A titolo esemplificativo, nel medesimo indicatore Finlandia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia e Svezia ricevono 16 punti; Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Germania, Irlanda, Malta, Portogallo, Olanda, Svizzera ricevono 15 punti; Estonia, Lituania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti ricevono 14 punti; Polonia e Ungheria 13; Bulgaria, Lettonia, Romania, Slovacchia 12 punti.
Nel medesimo indicatore i punteggi più basi sono attribuiti ai seguenti Paesi:
1 - Ciad, Cuba, Guinea Equatoriale, Siria, Turkmenistan, Zimbabwe;
2 - Cambogia, Camerun, Cina, Congo, Eritrea, Laos;
3 - Afghanistan, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Repubblica Centroafricana, Iran, Pakistan, Arabia Saudita.
Tra le categorie esaminate nell’ambito delle liberà politiche ricordiamo il processo elettorale, il pluralismo politico e il funzionamento dei governo, mentre tra quelle civili ricordiamo la libertà di espressione e di credo, i diritti di associazione, la “rule of law” e i diritti individuali.
Con particolare riferimento all’indicatore “rule of law”, le macroquestioni utilizzate per generare il rapporto sono le seguenti:
1. Is there an independent judiciary?
2. Does the rule of law prevail in civil and criminal matters? Are police under direct civilian control?
3. Is there protection from political terror, unjustified imprisonment, exile, or torture, whether by groups that support or oppose the system? Is there freedom from war and insurgencies?
4. Do laws, policies, and practices guarantee equal treatment of various segments of the population?
Interessante notare che, in materia di “rule of law”, l’Italia raccoglie 12 punti, a fronte di un punteggio massimo di 16 punti.
A titolo esemplificativo, nel medesimo indicatore Finlandia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia e Svezia ricevono 16 punti; Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Germania, Irlanda, Malta, Portogallo, Olanda, Svizzera ricevono 15 punti; Estonia, Lituania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti ricevono 14 punti; Polonia e Ungheria 13; Bulgaria, Lettonia, Romania, Slovacchia 12 punti.
Nel medesimo indicatore i punteggi più basi sono attribuiti ai seguenti Paesi:
1 - Ciad, Cuba, Guinea Equatoriale, Siria, Turkmenistan, Zimbabwe;
2 - Cambogia, Camerun, Cina, Congo, Eritrea, Laos;
3 - Afghanistan, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Repubblica Centroafricana, Iran, Pakistan, Arabia Saudita.