Garante Privacy: da rimuovere il manifesto politico con l’immagine di una donna senza consenso

Nella Newsletter n.275 del 7 aprile 2006 il Garante per la protezione dei dati personali, ha reso noto un proprio provvedimento in materia di utilizzo di immagini che ritraggono persone riconoscibili in una manifesto politico.

Nel caso di specie una donna si è rivolta al Garante con ricorso presentato in via d’urgenza "per lamentare l’uso illecito di una sua immagine fotografica da parte di un partito politico per i manifesti che pubblicizzano la campagna di tesseramento 2006. La foto risale a circa 18 anni fa e la ritrae, ancora oggi perfettamente riconoscibile, mentre partecipa ad una manifestazione pubblica. Secondo la donna l’associazione della sua immagine con la campagna pubblicitaria del partito l’avrebbe esposta ad un giudizio pubblico lesivo della sua identità personale attribuendole una fede politica che non ha".

Il Garante ha ordinato al partito di rimuovere immediatamente i manifesti, rilevando che "pur non essendo necessario il consenso della persona fotografata quando la riproduzione è collegata a avvenimenti di interesse pubblico o che si svolgono in pubblico, il trattamento dei dati per essere lecito deve comunque svolgersi nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale. L’uso della foto che ritrae l’interessata nel corso di una manifestazione di parecchi anni fa, associata, oggi, alla campagna di tesseramento di un partito, ingenera invece una rappresentazione della personalità della donna differente rispetto a quella concreta ed effettiva che si è formata nel corso degli anni trascorsi dal momento in cui l’immagine è stata ripresa. Per poter utilizzare la foto nel modo in cui è stata impiegata, cioè per il tesseramento, sarebbe stata dunque necessaria un’esplicita autorizzazione dell’interessata".

Nella Newsletter n.275 del 7 aprile 2006 il Garante per la protezione dei dati personali, ha reso noto un proprio provvedimento in materia di utilizzo di immagini che ritraggono persone riconoscibili in una manifesto politico.

Nel caso di specie una donna si è rivolta al Garante con ricorso presentato in via d’urgenza "per lamentare l’uso illecito di una sua immagine fotografica da parte di un partito politico per i manifesti che pubblicizzano la campagna di tesseramento 2006. La foto risale a circa 18 anni fa e la ritrae, ancora oggi perfettamente riconoscibile, mentre partecipa ad una manifestazione pubblica. Secondo la donna l’associazione della sua immagine con la campagna pubblicitaria del partito l’avrebbe esposta ad un giudizio pubblico lesivo della sua identità personale attribuendole una fede politica che non ha".

Il Garante ha ordinato al partito di rimuovere immediatamente i manifesti, rilevando che "pur non essendo necessario il consenso della persona fotografata quando la riproduzione è collegata a avvenimenti di interesse pubblico o che si svolgono in pubblico, il trattamento dei dati per essere lecito deve comunque svolgersi nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale. L’uso della foto che ritrae l’interessata nel corso di una manifestazione di parecchi anni fa, associata, oggi, alla campagna di tesseramento di un partito, ingenera invece una rappresentazione della personalità della donna differente rispetto a quella concreta ed effettiva che si è formata nel corso degli anni trascorsi dal momento in cui l’immagine è stata ripresa. Per poter utilizzare la foto nel modo in cui è stata impiegata, cioè per il tesseramento, sarebbe stata dunque necessaria un’esplicita autorizzazione dell’interessata".