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I Family Office italiani: tra punti forza e nuove urgenti sfide

perso nel bosco
Ph. Marco Rigamonti / perso nel bosco

I Family Office italiani: tra punti forza e nuove urgenti sfide

Sommario

1. Il mondo dei family office

2. Punti di forza del Family Office  

3. Le nuove sfide dei Family Office
 

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Sono molteplici e di diversa natura gli aspetti e le considerazioni da attenzionare quando si affronta la delicata tematica relativa al passaggio generazionale e alla trasmissione del patrimonio.

Trasmettere il patrimonio in ottica di conservazione e tutela significa analizzare tutte le possibilità presenti, modellate a seconda delle esigenze dell’imprenditore e della sua famiglia. Si affronteranno, dunque, e ad esempio, argomenti quali il trust, le donazioni e il patto di famiglia quando sarà necessario tutelare il patrimonio da aggressioni esterne, trasmetterlo secondo apposite pianificazioni fiscali, o ancora quando si deciderà di trasferire le partecipazioni e quote societarie ai propri discendenti, per liquidare in modo differente chi non è interessato a rimanere in azienda.

Si ricorda come non dovrà, neppure, essere tralasciata la tematica fiscale, nazionale e/o internazionale, sia dal punto di vista personale che societario, rilevante, ad esempio, quando l’azienda intende iniziare un percorso di internazionalizzazione e/o è già presente all’estero.

Non sono rari i casi in cui si commette l’errore di pensare al passaggio generazionale esclusivamente come il momento di ingresso dei membri più giovani della famiglia in azienda. Ma non è sempre così. Parlare di trasmissione intergenerazionale significa anche poter gestire la crescita degli stessi e/o garantire il passaggio generazionale attraverso operazioni di M&A, che possono sostanziarsi in crescita per acquisizioni, ma anche in cessioni di parte (o della totalità) delle partecipazioni e quote dell’azienda.

Ed è proprio in tali momenti di discontinuità e non tra una generazione ed un’altra che il mondo dei Family Office può presentarsi come un buon alleato all’imprenditore e alla sua famiglia.

Vediamo come e perché.

 

1. Il mondo dei family office

Occorre premettere che, nonostante quello dei Family Office sia un fenomeno piuttosto recente in Italia, caratterizzato da una forte eterogeneità negli intenti strategici e nelle strutture organizzate, la popolazione dei Family Office nazionali conta ad oggi 214 operatori[1]. Più precisamente gli stessi, che vantano una importante e prevalente presenza in Lombardia, sono così suddivisi:

  • 101 sono definiti “Single Family Office”il 47,2% del totale – caratterizzati dalla circostanza che l’unica famiglia è allo stesso tempo controllante e destinataria dei servizi;
  • 93 invece i “Multi Family Office” professionali che rappresentano il 43,5% del totale e che possono ulteriormente distinguersi in Multi Family Office chiusi e a carattere prevalentemente familiare ovvero aperti e professionali; e, infine
  • il restante 9,3% rappresentato da organismi di origine bancaria (in Italia se ne contano 20) che si distinguono per l’alto livello di professionalizzazione.

Con riguardo alla forma societaria utilizzata dai Family Office nazionali, si osserva che la maggior parte (55%) è costituita secondo la forma giuridica di Società a responsabilità limitata (S.r.l.); segue la forma giuridica della Società per Azioni (S.p.A.), per il 35,5% e, infine, per il restante 9,5% altre forme giuridiche.

Un importante elemento di caratterizzazione è quello attinente all’evento dal quale dipende la genesi degli stessi.

Se alcuni Family Office nascono dalla necessità di un nucleo familiare imprenditoriale ancora attivo e intenzionato a gestire una realtà aziendale produttiva, vi sono Family Office che nascono solo in un momento successivo alla cessione, in tutto o in parte, dell’attività di impresa (si parla, in questo caso, di “liquidity event”) e che si trovano ad affrontare e a risolvere le sfide legate alla gestione del patrimonio divenuto liquido.

Vi sono, poi, quei Family Office che non sono legati all’attività dell’impresa familiare “classica” ma che hanno origine come veicoli di investimento personale dell’imprenditore o, ancora, come strumento per l’amministrazione della ricchezza personale derivante da un’attività professionale svolta al di fuori di un’impresa familiare; sono i cosiddetti Family Office “lone founder”. Ne fa da esempio “Bayshore Global Management” nato dalla necessità del co-fondatore di Google, Sergey Brin, di amministrare la propria ricchezza.

Da queste premesse è evidente che fornire una definizione di Family Office non è affatto agevole; gli stessi, infatti, seppur accumunati da obiettivo comune – che potrebbe essere riassunto in quello di supportare la gestione e l’amministrazione del patrimonio di una o di più famiglie nonché assicurarne la sostenibilità transgenerazionale – possono assumere forme giuridiche e dimensioni molto differenti tra loro nonché raggiungere tale obiettivo con differenti modalità.

 

2. Punti di forza del Family Office   

Senza volere in questo articolo esaminare tutte le possibili forme e caratteristiche dei Family Office in Italia, riteniamo sia invece fondamentale interrogarsi sulle motivazioni che possono spingere un nucleo familiare a rivolgersi ad un Family Office oppure a costituirne uno ex novo; qui di seguito, cercheremo pertanto di individuare le caratteristiche comuni che rendono tale strumento di fondamentale importanza per diverse famiglie imprenditoriali.

 

Riservatezza e Privacy

Occorre innanzitutto premettere che uno dei temi più cari ad un nucleo familiare risulta essere quello della privacy e, più in generale, quello della protezione dei dati, anche sensibili.

A tal fine, il Family Office è in grado di assicurare un elevato livello di protezione dei dati personali e patrimoniali del nucleo familiare attraverso la costante e sempre maggiore implementazione delle pratiche di cybersecurity[2]. Non bisogna, inoltre, dimenticare che il Family Office è in grado di garantire anche la massima riservatezza sulle dinamiche interne del nucleo familiare nonché sugli eventi che possono interessare la stessa (si pensi, ad esempio, alla cessione totale o parziale delle quote dell’impresa di famiglia).  

 

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