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I jeans

Levi Strauss 1829-1906
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Levi Strauss, nato nel 1829 in Baviera da una famiglia di origine ebrea, nel 1847 partì per gli Stati Uniti, dove i fratelli Jonas e Louis avevano aperto una drogheria. Nel 1853 si trasferì in California, all’epoca in pieno fermento per la recente scoperta di alcune miniere d’oro, e a San Francisco aprì un emporio con tutto ciò di cui i minatori avevano bisogno. Vendeva anche un tessuto molto resistente per farne delle tende e per ricoprire i carri in cui vivevano i cercatori.

Si trattava di un tipo di fustagno blu usato al porto di Genova per confezionare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto, ma ben presto cominciò a essere esportato in tutto il mondo con il nome di “jeans”, dalla pronuncia della città di Genova.

A Strauss, tuttavia, fu subito chiaro che ciò di cui avevano bisogno i minatori erano pantaloni resistenti. All’epoca infatti si usava la lana, che si usurava in fretta. Strauss portò allora i suoi teloni da un sarto e fece confezionare pantaloni. I primi acquirenti furono entusiasti e la fama degli indumenti di Levi si diffuse in tutta la città. Nacquero così i primi jeans, chiamati “waist overall” perché avevano una sola taglia.

Nel 1872 Jacob Davis, un sarto del Nevada, presentò a Levi un progetto per la rivettatura metallica dei pantaloni, al fine di migliorarne la resistenza. Il 20 maggio 1873 Davis e Strauss ottennero il brevetto.

Da quell’anno le cuciture vennero rinforzate con rivetti di rame e la pesante tela per tende fu sostituita da un robusto tessuto di cotone, il denim, dal nome della città francese Nîmes, da cui proveniva. A questi si aggiunsero altri miglioramenti: impunturati, rinforzati nei punti di maggior usura, addirittura foderati di flanella per i gelidi freddi dell’Alaska, i jeans diventarono la divisa dei cercatori d’oro, degli operai della ferrovia che univa i due capi del Paese, dei cow-boy.

Nel corso degli anni Strauss aggiunse alcuni segni di riconoscimento per proteggersi dalle contraffazioni, tra cui l'etichetta rossa con il logo aziendale, la “red tab”, le doppie cuciture a forma di arco sulle tasche posteriori e l'etichetta di cuoio con i due cavalli che rappresentava l’indistruttibilità. Ai “waist overall” fu assegnato il numero di produzione 501, con il quale più tardi avrebbero invaso il mondo, grazie alla loro comodità per le attività del tempo libero e alle celebrità di Hollywood che iniziarono a indossarli.

Estratto da EUREKA! 100 INVENTORI + 100 INVENZIONI che ci hanno cambiato la vita. DeAgostini, 2009, ISBN 978-88-418-5531-7.