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La sicurezza cibernetica

I nostri servizi di sicurezza lavorano senza sosta per consegnarci un modello di sicurezza integrata
sicurezza cibernetica
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Sommario

1. L’Italia è in buone mani

2. Una nuova guerra

 

L’Italia è in buone mani

Intorno al concetto di sicurezza si rischia sempre di costruire interpretazioni fuorvianti, e proprio questo è stato denunciato nel corso del dibattito con i vertici del nostro sistema di intelligence e degli studiosi, soprattutto costituzionalisti, che in un volume hanno ripreso le fila della nascita dei servizi segreti in Italia e del conflitto che qualche volta si è verificato tra la politica e le istituzioni dedicate.

Gran parte dei cittadini continua ad essere giustamente sensibile al problema della sicurezza cittadina e fisica, mentre lo è assai meno nei confronti di quella cibernetica.

Una minaccia, quest’ultima, che il Copasir ha opportunamente colto e rivelato nell’ultima relazione presentata al Parlamento in agosto. Si è fatto tanto ma si deve fare di più in termini di coinvolgimento e disseminazione culturale.

 

Una nuova guerra

Per quanto riguarda il mutamento strategico, segnalato anch’esso dal Copasir, degli attori delle guerre in atto da anni nel mondo, non ultima quella della Russia contro l’Ucraina. Purtroppo le armi tradizionali continuano a tuonare.

Ma stanno prendendo il sopravvento gli “armamenti informatici”, in una parola gli attacchi ai siti strategici e alla libera informazione del nostro paese.

I nostri servizi di sicurezza, instancabilmente tra i migliori al mondo, anche in questo campo lavorano senza sosta per consegnarci un modello di sicurezza integrata, in uno con quella sapientemente gestita dalle forze dell’ordine, che credo ragionevolmente possa far stare tranquilli gli italiani circa la stabilità e la tenuta della nostra bellissima democrazia.