Misure di sicurezza detentive

Esecuzione – ``Beschwerden“ – Diritto al gratuito patrocino a spese dello Stato – Mancata previsione nello StVG austriaco – Incostituzionalitá
Milazzo, 2016
Ph. Alessandro Saggio / Milazzo, 2016

Misure di sicurezza detentive – Esecuzione – ``Beschwerden“ – Diritto al gratuito patrocino a spese dello Stato – Mancata previsione nello StVG austriaco – Incostituzionalitá

 

Una persona, da qualche anno, era ricoverata – in esecuzione di una misura di sicurezza detentiva – in un “forensisch- therapeutischen Zentrum”.

Nel febbraio 2024, aveva fatto istanza – alla direzione di quest’istituto – che le venissero concesse “Vollzugslockerungen” (“benefici”, per rendere la detenzione meno “gravosa”). Avendo la direttrice della struttura detentiva, rigettata la domanda, il ricoverato aveva inoltrato “Beschwerde” (reclamo) al “Landesgericht” quale “Vollzugsgericht”; al contempo, aveva fatto istanza “auf Verfahrenshilfe” (ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato). Anche questa richiesta era stata rigettata.

Prevede lo “Strafvollzugsgesetz” (Legge, che disciplina l’esecuzione della pena), che il detenuto è facoltizzato, a proporre reclamo contro ogni decisione o provvedimento del dirigente del carcere, qualora ritenga di essere stato leso nei suoi diritti soggettivi. Sui reclami, decide il “Vollzugsgericht” (Giudice dell’esecuzione) presso la Corte d’appello del luogo, nel quale è ricoverato il reclamente. Questi provvedimenti, sono impugnabili – se sussistono determinati presupposti – dinanzi alla Corte d’appello di Vienna, competente per l’intero territorio dello Stato.

Il “Vollzugsgericht”, è tenuto a osservare la normativa dettata dall’”AVG- Allgemeinen Verwaltungsverfahrensgesetz” (Legge generale sul procedimento amministrativo).

L’”AVG” non contempla, però, norma alcuna sull’ammissione al patrocinio gratuito. In tal modo, non è assicurato “das Recht auf einen wirksamen, gerichtlichen Rechtsschutz” - il diritto a un’efficiente tutela giudiziaria - nel senso di poter fruire, gratuitamente, dell’assistenza di un difensore, chi è in istato di povertà- tutte le volte, in cui il reclamo non si prospetti “aussichtslos” (manifestamente infondato) o defatigatorio e qualora debbano essere risolte questioni di diritto (o di fatto) complicate.

Ha osservato, preliminarmente, la Corte costituzionale, che la “Vollziehung” dello StVG, compete, sia alla giurisdizione ordinaria, che a quella amministrativa.

Il § 16 StVG regola la competenza dei “Vollzugsgerichte”, sia per quanto concerne l’esecuzione della pena, che il “Maßnahmenvollzug”. “Vollzugsgericht” è il Tribunale penale, nella cui circoscrizione la pena detentiva deve essere eseguita o la misura di sicurezza detentiva è “vollzogen” (§ 16, Abs. 1, StVG e risp. § 162, Abs 1, StVG).

Adempimenti non esplicitamente “riservati” ai “Vollzugsgerichte” (§ 16, Abs. 1 u. 2, StVG), sono di competenza delle “Vollzugsbehörden” (autorità amministrative).

Le norme di carattere procedurale, dettate per le autorità amministrative, sono contemplate, principalmente, dallo StVG; in via sussidiaria – per quanto concerne il procedimento dinanzi all’autorità amministrativa - da altre norme (EGVG, AVG e “Ordnungsstrafverfahren”). I provvedimenti delle autorità, possono essere adottati – fatta eccezione per i casi regolati dai § § 116 e 121 StVG – senza “Erlassung eines Bescheides” e senza formalità.

Il detenuto in una struttura carceraria o il ricoverato per l’esecuzione di una misura di sicurezza detentiva, per effetto di un comportamento di un agente di custodia o di un provvedimento del dirigente della struttura detentiva, ha diritto di proporre reclamo (“Beschwerde”)- §” 120 e segg. StVG.

Sul reclamo contro un provvedimento del dirigente della struttura carceraria – per asserita violazione di un diritto soggettivo pubblico oppure per omissione di una decisione – è competente a decidere il “Vollzugsgericht” presso la Corte d’appello, nel cui distretto viene eseguita la pena o la misura detentiva. Reclami decisi dal “Vollzugsgericht”, sono impugnabili presso la Corte d’appello di Vienna (la cui competenza si estende su tutto il territorio federale). Va però notato, che un’impugnazione del genere, è proponibile, se la decisione dipende dalla risoluzione di una questione concernente la “Rechtseinheit”, la “Rechssicherheit” o la “Rechtsentwicklung”, di notevole importanza. Non sono possibili, ulteriori impugnazioni (vedasi 12 Os 124/24 p). Inammissibile, è poi la “Nichtigkeitsbeschwerde zur Wahrung des Gesetzes“ da parte della ``Generalprokuratur” (§ 23 StPO).

Ha osservato la Corte costituzionale, che “oggetto” di un provvedimento previsto dal § 16, Abs. 3, StVG, può essere ogni decisione o provvedimento del dirigente della struttura per l’esecuzione di una misura di sicurezza, che interferisca “in diritti soggettivi pubblici di un detenuto o di un ricoverato per l’esecuzione di una misura di sicurezza detentiva”; diritti, tra i quali vanno menzionati, quelli a un trattamento “dignitoso” (“würdevolle Behandlung”), all’igiene e all’assistenza sanitaria. È fuor di ogni dubbio, che si debba tenere conto, sia dell’art. 6 CEDU, che dell’art. 8 CEDU, in relazione all’art. 13 della stessa CEDU.

Ha richiamato, il “Verfassungsgerichtshof”, la propria decisione n. 19.989/2015, con ,la quale, era stata disposta l”Aufhebung” (l’annullamento) del § 40 “VwGVG” (“Verwaltungsgerichtsverfahrensgesetz”) (Legge, che disciplina il procedimento dinanzi alla giurisdizione amministrativa) in quanto incostituzionale.

Nella motivazione dell’”Erkenntnis” testè menzionato, il VfGH ha fatto riferimento all’art. 6 CEDU, secondo il quale, “ein effektiver Zugang zu Gericht” esige, che al ricorrente debba essere garantita la facoltà, in occasione di un procedimento giudiziario – di richiedere il patrocinio gratuito dello Stato, se: a) il ricorrente è in precarie condizioni economico-finanziarie, b) il ricorso non è manifestamente infondato oppure defatigatorio, c) vi sia da risolvere una questione giuridica complessa o sia necessario assicurare un “faires Verfahren”.

Di quanto ora indicato, si deve tenere conto in sede di “Beschwerdeverfahren” (procedimento di reclamo), nel quale, allo stato, ha osservato la Corte costituzionale, è esclusa l’ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato.

Questo, nonostante l’ammissione al gratuito patrocinio a spese della Stato, in determinati casi, si riveli indispensabile per assicurare un “effektives Beschwerdeverfahren” (si veda Vfslg 19.989/2015).

La tesi prospettata dal Governo federale, secondo la quale i provvedimenti ex § 16, Abs. 3, StVG, sarebbero “niederschwellige Verfahren” (non complicati) e inoltre, non vi sarebbero spese giudiziarie e neppure ci sarebbe “Anwaltszwang” (obbligo di assitenza di un difensore) e la parte potrebbe difendersi da sola, non è stata condivisa dalla Corte costituzionale.

In proposito, il VfGH ha richiamato la propria decisione Vfslg 19.989/2015.

Mi viene in mente quanto scritto da Blaise Pascal (1623-1662) – “Pensieri” - Cap. I – 7: ”Ci si persuade meglio, di solito, per le ragioni, che si sono trovate da sè stessi, che quelle, che sono venute in mente agli altri”. Nel caso sottoposto al vaglio del “Verfassungsgerichtshof”, ci è però voluto l’intervento di un altro, cioè della Corte costituzionale, per assicurare il rispetto di un diritto fondamentale…..

L’applicazione di norme dell’”AGV”, “imposta” dal § 17, Abs. 2, Z. 1, StVG e che ostano alla concedibilità del gratuito patrocinio a spese dello Stato, deve condurre alla dichiarazione di incostituzionalità, con annullamento (“Aufhebung”), che ne consegue e i cui effetti si produrranno con decorrenza 30.6.2026. È stato fatto obbligo al presidente del Consiglio dei ministri federale, provvedere alla pubblicazione, immediata della sentenza sul “Bundesgesetzblatt”.

La sentenza del VfGH, avrà, indubbiamente, “ricadute” sul bilancio federale, con aumenti non trascurabili.

Pare opportuno, riportare alcuni dati pubblicati – in materia di patrocinio a spese dello Stato nel processo penale – dal Ministero della Giustizia di Via Arenula e relativi agli anni 1995-2014 (si veda la Relazione al Parlamento, presentata nel maggio 2025).

Adempiendo l’obbligo di cui all’art. 294 T. U. sulle spese di Giustizia, il predetto ministero, ha presentato la sua Relazione biennale, dalla quale risulta quanto segue.

Il numero complessivo delle persone interessate al “beneficio” del cosiddetto gratuito patrocinio, è aumentato, negli ultimi 30 anni, da 16.585 a 203.807.

È stato registrato pure un incremento della percentuale di ammissione a tale “beneficio”; nel 2024, è stata pari all’88,3% dei richiedenti.

Le ammissioni al Nord sono state pari al 17,9%; quelle al Sud pari al 26,7%.

Per quanto concerne gli uffici giudiziari, la maggior parte delle richieste, si è concentrata tra GIP e dibattimento nei Tribunali (l’80% complessivo).

Minori: circa 9.000 domande di ammissione.

Gli stranieri, che hanno “beneficiato” del gratuito patrocinio a spese dello Stato, sono aumentati da 3.335 del 1995 a 56.359 nel 2024.

Il numero maggiore di stranieri, che hanno “fruito” del gratuito patrocinio, si è registrato al Nord (48,4%); al Sud: 14,4%; nelle Isole: 10,5%.

Vi è stato, pure, un notevole aumento della spesa per l’erario: 1995 -7,2 mio. Euro – 2024 - 266,500. mio. Euro.

La spesa prevalente, è stata destinata alla copertura degli onorari dei difensori con il 93% del totale, ivi non comprese le spese prenotate a debito.

L’aumento dei costi è dovuto – almeno in parte – al fatto, che, a decorrere dal maggio 2011, il gratuito patrocinio, è stato esteso anche ai procedimenti per sole contravvenzioni.

Dopo la “revisione” della “geografia giudiziaria” (soppressione delle sez. dist. e decurtazione del numero dei Giudici di pace), gli uffici giudiziari sono diminuiti da circa 1.750 a 1000 circa.

Tenuto conto di quanto ora esposto, il bilancio federale austriaco concernente le spese da destinare alla Giustizia, dovrà essere considerevolmente aumentato nell’anno prossimo, perchè coloro, che si presentano dinanzi all’autorità giudiziaria, senza aver un difensore, sono, in larga prevalenza, persone “am unteren Ende der Einkommensskala”, per non dire nullatenenti. D’altra parte, non va dimenticato, che l’assitenza di un difensore in un procedimento penale, è oltremodo necessario, se si vuole parlare di un “fairen Verfahren”….

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Dott. Armin Kapeller