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Un bagno in fontana

Magistratura
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Oggi è un componente del Consiglio Superiore della Magistratura ed è sulla graticola per le telefonate con Palamara.

Lo ricordo, in pieno agosto nel 1997. Pretore a Roma in un’aula accaldata, divenuta un’arena. Conduceva l’udienza come “spalla” dell’avvocato Aldo Ceccarelli.

Il processo per direttissima riguardava il danneggiamento della fontana di Piazza Navona, per mano di tre esseri partoriti dalla suburra romana.

La notizia aveva fatto il giro del Mondo, e tutti guardavano l’aula … per giudicarci.

Tra gli sghignazzi, le risate sguaiate e una cancelliera che scappava perché non la tratteneva si fece scempio dell’austerità e della formalità, che dovrebbero regnare in un tribunale.

Il Pretore lasciò al Ceccarelli condurre le danze e si arrivo all’ardita tesi difensiva: “il mio assistito è innocente la fontana s’è rotta perché era fracica. La colpa è della fontana. Chiediamo i danni al Comune di Roma”.

Bernini e Borromini, abbandonarono per una volta la loro rivalità e uniti rabbrividirono nel vedere il magistrato sorridente.

Il Mondo ci giudicò: “colpevoli!”.