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Vaccino: ok dell’OMS al vaccino cinese

Si chiama Sinopharm, è il primo vaccino cinese approvato dall’OMS, il sesto fino ad ora
Shangai vaccino cinese
Shangai vaccino cinese

È arrivata ieri l’approvazione ufficiale dell’Organizzazione mondiale della Sanità al vaccino cinese Sinopharm, ammesso per l’uso di emergenza. Diventano così 6 i vaccini approvati e in uso secondo l’OMS.

L'annuncio dato per primo dal quotidiano americano New York Times.

Vaccino: il via livera dell’OMS al siero cinese Sinopharm

Ieri lo ha annunciato direttamente il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus: ok al vaccino cinese Sinopharm, con una specifica: l’uso è ammesso per emergenza.

Il siero si va ad unire agli altri vaccini approvati, divenendo così il sesto che ha ricevuto la convalida “per sicurezza, efficacia e qualità”, le tre caratteristiche fondamentali alla base del giudizio dell’OMS.

Vaccino: quanto è efficace Sinopharm, il siero cinese?

Gli scienziati che hanno analizzato il vaccino e i ricercatori cinesi parlano di una efficacia di Sinopharm pari al 76%, allineando così il prodotto agli altri vaccini efficaci in commercio.

Smentite, così, le voci di diverse agenzie sanitarie straniere (fra cui quelle di Brasile e Cile) che hanno spesso denunciato una bassa efficacia del vaccino cinese, e una scarsissima copertura dal contagio.

L’uso del vaccino cinese è raccomando dal Comitato di esperti dell’OMS soltanto per chi ha più di diciotto anni.

Vaccino: sarà usato anche in Italia il siero cinese?

Ad oggi non pare previsto un uso nel nostro Paese del vaccino cinese, da un lato perché quelli ad ora utilizzati (Astra Zeneca, Pfeizer, Moderna e Johnson & Johnson) paiono essere sufficienti per le nostre capacità di inoculazione.

Dall’altro perché ancora poco si sa del meccanismo di funzionamento del vaccino cinese Sinopharm e del metodo di utilizzo.

I ricercatori cinesi, infatti, hanno rilasciato pubblicamente pochissimi dati, a parte quelli sull'efficacia, per due tipologie di vaccini, uno sviluppato dall'Istituto di prodotti biologici di Pechino e l'altro dall'Istituto di prodotti biologici di Wuhan.

Si sa soltanto, per ora, che le inoculazioni del vaccino cinese saranno due, la seconda a tre o quattro settimane di distanza, sul modello dei già noti Moderna e Pfeizer.

Vaccino: gli auspici dell’OMS

L’importanza di un nuovo vaccino è evidente, soprattutto per quei paesi in emergenza, come India, Sudafrica e Brasile, con bassi tassi di vaccinazione e moltissimi casi attivi e decessi.

E le parole del direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, confermano questi auspici.

"L'OMS esorta i governi a offrire incentivi ai produttori per condividere tecnologia e know-how. E incoraggiamo i paesi con il maggior numero di vaccini a donare dosi tramite COVAX, che è il modo più veloce ed equo per aumentare la distribuzione dei vaccini a livello globale ", ha dichiarato in un twitter.