Antitrust: sanzione all’ENI per abuso posizione dominante

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con deliberazione del 15 febbraio 2006 ha comminato una sanzione pari a 290 milioni all’Eni per aver posto in essere un abuso di posizione dominante ostacolando l’ingresso di operatori indipendenti, a partire dal marzo 2007, sul mercato nazionale dell’approvvigionamento all’ingrosso di gas naturale. In particolare, secondo l’Antitrust: la condotta accertata è consistita nell’aver interrotto la procedura di potenziamento del gasdotto TTPC, da tempo avviata, e per la quale erano stati firmati contratti di trasporto ship or pay con alcuni shipper.

L’Antitrust ha imposto all’Eni di porre termine ai comportamenti distorsivi della concorrenza, cedendo ad operatori terzi, tramite la propria controllata Trans Tunisian Pipeline Company Ltd., capacità di trasporto addizionale sul gasdotto TTPC per 6,5 miliardi di metri cubi annui di gas entro il 1 ottobre 2008. Eni dovrà garantire l’entrata in servizio di una prima tranche della capacità addizionale, pari a 3,2 miliardi di metri cubi di gas, non oltre il 1° aprile 2008, e di una seconda tranche, pari a 3,3 miliardi di metri cubi di gas, non oltre il 1° ottobre 2008.

Nel determinare la sanzione l’Antitrust ha valutato favorevolmente l’avvio da parte dell’ENI, nel corso del procedimento, della procedura di allocazione della capacità addizionale relativa alla prima tranche del potenziamento del TTPC.

(Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Provvedimento 15 febbraio 2006: Sanzione di 290 milioni ad ENI per abuso di posizione dominante nell’approvvigionamento all’ingrosso di gas naturale).
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con deliberazione del 15 febbraio 2006 ha comminato una sanzione pari a 290 milioni all’Eni per aver posto in essere un abuso di posizione dominante ostacolando l’ingresso di operatori indipendenti, a partire dal marzo 2007, sul mercato nazionale dell’approvvigionamento all’ingrosso di gas naturale. In particolare, secondo l’Antitrust: la condotta accertata è consistita nell’aver interrotto la procedura di potenziamento del gasdotto TTPC, da tempo avviata, e per la quale erano stati firmati contratti di trasporto ship or pay con alcuni shipper.

L’Antitrust ha imposto all’Eni di porre termine ai comportamenti distorsivi della concorrenza, cedendo ad operatori terzi, tramite la propria controllata Trans Tunisian Pipeline Company Ltd., capacità di trasporto addizionale sul gasdotto TTPC per 6,5 miliardi di metri cubi annui di gas entro il 1 ottobre 2008. Eni dovrà garantire l’entrata in servizio di una prima tranche della capacità addizionale, pari a 3,2 miliardi di metri cubi di gas, non oltre il 1° aprile 2008, e di una seconda tranche, pari a 3,3 miliardi di metri cubi di gas, non oltre il 1° ottobre 2008.

Nel determinare la sanzione l’Antitrust ha valutato favorevolmente l’avvio da parte dell’ENI, nel corso del procedimento, della procedura di allocazione della capacità addizionale relativa alla prima tranche del potenziamento del TTPC.

(Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Provvedimento 15 febbraio 2006: Sanzione di 290 milioni ad ENI per abuso di posizione dominante nell’approvvigionamento all’ingrosso di gas naturale).