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Assegno unico: importo medio di 962 euro. Come fare domanda e da quando

Bassano, Atmosfere sospese nel tempo, 2 giugno 2021
Ph. Francesca Russo / Bassano, Atmosfere sospese nel tempo, 2 giugno 2021

L’INPS, con messaggio n. 2331 del 17 giugno scorso, con riferimento alla corresponsione dell’assegno unico per il nucleo familiare, ha individuato i nuovi livelli reddituali e maggiorazioni per figli a partire dal 1 luglio 2021.

 

Assegno unico: premessa

Con il Decreto Legge dell’8 giugno 2021, n. 79, è stata riconosciuta agli aventi diritto all’assegno per il Nucleo Familiare (ANF), a decorrere dal primo luglio, una maggiorazione di 37,5 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari fino a due figli, e di 55 euro per ciascun figlio, per i nuclei familiari di almeno tre figli.

 

Assegno unico: cosa è

L’assegno per il Nucleo Familiare (ANF) è una prestazione economica erogata dall’INPS ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.

Il riconoscimento e la determinazione dell’importo dell’assegno avvengono tenendo conto della tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo stesso. La prestazione è prevista in importi decrescenti per scaglioni crescenti di reddito e cessa in corrispondenza di soglie di esclusione diverse a seconda della tipologia familiare.

 

Assegno unico: chi può richiederlo

L’Assegno Unico erogato dall’INPS spetta a:

  • lavoratori dipendenti del settore privato;
  • lavoratori dipendenti agricoli;
  • lavoratori domestici e somministrati;
  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite;
  • titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
  • titolari di prestazioni previdenziali;
  • lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

 

Assegno unico: rivalutazione dei livelli reddituali e maggiorazioni

Alla luce delle disposizioni vigenti in materia sono stati rivalutati i livelli di reddito familiare validi per la definizione del diritto e della misura relativi all’assegno per il nucleo familiare.

Pertanto, al messaggio dell’INPS sono allegate le tabelle relative all’adeguamento, con decorrenza primo luglio 2021, dei livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei.

Inoltre, le note di cui alle tabelle dalla n. 11 alla n. 19, riferite ai nuclei con figli, sono state integrate per tenere conto delle maggiorazioni di cui al citato articolo 5 del Decreto Legge n. 79/2021.

Gli stessi livelli di reddito e le previste maggiorazioni avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione.

Gli importi saranno calcolati dall’Istituto comprendendo le relative maggiorazioni e resi disponibili sia al datore di lavoro che al cittadino attraverso le consuete modalità procedurali.

 

Assegno unico: come e quando presentare domanda?

Per accedere all'assegno ponte, il nucleo famigliare del richiedente deve essere in possesso di un Isee inferiore a 50 mila euro annui.

La domanda per la richiesta dell’Assegno unico potrà essere presentata sul sito dell’INPS dal primo luglio. Ci sarà, comunque, tempo fino al 30 settembre per la richiesta.

A tal proposito, il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, ha spiegato che: “Chi inoltrerà la domanda entro questa data avrà diritto agli arretrati a partire dal primo luglio, mentre chi la presenterà dopo riceverà gli importi cui ha diritto a partire dal mese di presentazione della domanda. Il nuovo assegno sarà compatibile con il reddito di cittadinanza: ai nuclei familiari titolati a beneficiare di entrambi gli strumenti di sostegno, l’INPS corrisponderà le due prestazioni in maniera congiunta e con le medesime modalità di erogazione”.

Dal presidente Istat arrivano, invece, i numeri sulla platea dei beneficiari dell'assegno unico e la media degli importi. Blangiardo, quindi, afferma quanto segue: “Secondo le stime dell'Istituto, il 5,5% delle famiglie italiane potrà beneficiare dell'assegno temporaneo per i figli minori e il 15,8% della maggiorazione degli assegni familiari. La nostra simulazione, inoltre, stima che nel secondo semestre del 2021, quando entrerà in vigore la misura ponte, l'importo medio dell’assegno temporaneo dovrebbe essere pari a 962 euro, mentre quello della maggiorazione a 377 euro. Se si considera il dato di 25,7 milioni di famiglie italiane, quindi, sono circa 1,4 milioni quelle che potranno beneficiare dell'assegno temporaneo per i figli minori”.