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Attacchi hacker e vulnerabilità dei siti delle pubbliche amministrazioni

Una riflessione a partire dal possibile furto di dati presso l’Agenzia delle Entrate
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Il rischio di attacchi cyber nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni


Il ministro Colao, mesi fa, rilevava come l’80% delle pubbliche amministrazioni italiane fosse vulnerabile ad attacchi cyber; lo stesso PNRR, invero, ha predisposto alcuni fondi appositi per implementare il sistema di cybersecurity nazionale che, tuttavia, non si possono considerare sufficienti.

Pur a fronte dei passi avanti compiuti dal governo, ritengo che l’Italia sia ancora in ritardo nel predisporre un sistema di resilienza informatica a presidio del settore pubblico.
La stessa Agenzia delle Entrate, nell’ultimo anno, ha rilevato frequenti problemi nell’accesso al suo sito e ai relativi servizi.

 

Come tutelarsi?


Credo sia necessario un cambio di prospettiva: occorre prendere atto di come, quantitativamente, gli attacchi e le minacce provengano sempre più dallo spazio virtuale ed è necessario dotare le pubbliche amministrazioni di sistemi di protezione attiva adeguati.


Da ultimo, è opportuno che dalla legislazione penale e militare europea arrivi il segnale per poter fronteggiare le minacce hacker attraverso gli strumenti previsti contro il terrorismo.