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Auto ad Idrogeno: il presente è già passato

Una tecnologia superiore all'elettrica, considerata oggi già vecchia
Auto ad idrogeno
Auto ad idrogeno

Auto ad Idrogeno: il presente è già passato

È notizia recente che in Australia è iniziata la vendita e la distribuzione di auto ad idrogeno e, parallelamente, soprattutto, la realizzazione di stazioni in grado di distribuire il propellente necessario per il corretto funzionamento delle automobili.

Per il momento, sono tre le stazioni di rifornimento, ma il programma è ambizioso e a breve termine, come reso noto da questo articolo.

Ma perché proprio in Australia è stata commercializzata la prima auto ad idrogeno prodotta da Hyundai e si sta sviluppando il sistema di distribuzione? Tutto nasce dall’Università di Melbourne dove è stato scoperto, dopo trent’anni di lavori, un nuovo metodo basato su reazioni meccanochimiche e chiamato 'macinazione a sfere' che permette di immagazzinare l’idrogeno in uno speciale nanomateriale a temperatura ambiente.

Questo elemento particolare usato in questo processo è la polvere di nitruro di boro, che pur essendo molto sottile offre una grande di superficie per l'assorbimento.

Questa eccezionale scoperta potrebbe rivoluzionare lo stoccaggio dell'idrogeno permettendo di stoccare e trasportare in sicurezza grandi quantità di idrogeno verde allo stato solido a una frazione del costo energetico, consentendo quindi di alimentare più agevolmente le auto ad idrogeno.
 

Auto ad idrogeno: quali sono?

Attualmente le case che producono e commercializzano le auto ad idrogeno su grande scala sono tre: la Hyundai, che è stata la prima in assoluto, ha lanciato la Nexo, la Toyota Mirai e la Honda Clarity, che si orientano sui 65/70.000 euro ciascuna, rendendo poco accessibile al grande mercato questa nuova tecnologia delle auto ad idrogeno.
 

Come funzionano le auto ad idrogeno?

Il funzionamento di queste automobili è simile a quelle elettriche, con qualche complicazione in più. Difatti, le auto ad idrogeno immagazzinano il propellente in bombole ad alta pressione e lo tramettono successivamente una pila a combustibile denominata “fuel cell”, nella quale avviene una reazione elettrochimica che produce elettricità ed emette vapore acqueo, senza, pertanto, inquinare l’ambiente.
 

Auto ad idrogeno: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Rispetto alle auto elettriche, le auto ad idrogeno hanno il grande vantaggio di avere una autonomia enormemente maggiore.

La Hyundai Nexo ha infatti stabilito il record di oltre 900 km con un pieno di idrogeno.

Inoltre, anche i tempi di rifornimento sono infinitamente più brevi, essendo assimilabili a un normale pieno di benzina (siamo oggi sui 2/3 minuti).

Ancora, le batterie del motore elettrico di una auto ad idrogeno si ricaricano maniera più rapida rispetto alle auto meramente elettriche.

Però ci sono anche degli svantaggi.

Infatti, una auto ad idrogeno costa ancora troppo, quasi il doppio rispetto a una normale auto elettrica, e, se è vero che le emissioni sono pulite, per essere considerate realmente green hanno bisogno di una fonte di produzione che provenga da energie rinnovabili (come ad esempio l’energia eolica) e questo rappresenta ad oggi un problema.

Inoltre, la carenza, per non dire assenza, di una rete distributiva del gas rende ad oggi il mercato dell’auto ad idrogeno pressoché nullo.

Segnaliamo, per quanto possa valere, che si prevede l’immissione sul mercato di ventisettemila auto ad idrogeno in Italia al 2025, 8 milioni e mezzo al 2050, affiancati da 23.000 autobus e riforniti da 5.000 stazioni di approvvigionamento, almeno secondo obiettivi del Piano Nazionale per la Mobilità a Idrogeno, preparato su incarico del governo dal comitato MH2IT, che raccoglie i principali operatori del settore.

Stando così le cose, ci vorrà ancora un po’ di pazienza prima di vedere in Italia circolare le auto ad idrogeno, che sarebbero (usiamo il condizionale) senz’altro preferibili come tecnologia, impatto e comodità alle auto puramente elettriche.
 

Auto ad idrogeno: qual è la situazione in Italia?

Parlando di auto a idrogeno, viene subito in mente lo spettacolo di una ventina di anni fa di Beppe Grillo, nel quale faceva suffumigi respirando le emissioni delle auto ad idrogeno, che sono, sostanzialmente, gocce di vapore acqueo, pertanto totalmente green.

Molti anni sono passati, ma la situazione delle auto ad idrogeno non si è evoluta, al contrario.

Le auto ad idrogeno in Italia sono praticamente assenti, seppur in teoria commercializzate, data la totale mancanza di stazioni di rifornimento dedicate che rende impossibile utilizzare queste vetture.

Infatti, l’unica stazione per il rifornimento delle auto ad idrogeno presente sul territorio si trova a Bolzano.

La data del 2035 per la transizione ecologica e conseguente conversione delle auto ad energia elettrica pare già una data antica e superata. Si dovrebbe pensare di investire massivamente sui veicoli ad idrogeno, auto sempre elettriche ma dalla tecnologia più avanzata e totalmente ecologica.

Speriamo che il Piano Nazionale per la Mobilità a Idrogeno venga rispettato nei tempi e nei modi, e che i veicoli ad idrogeno possano esplodere e trovare la giusta collocazione nel mercato italiano.