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Green pass europeo: arriva la proroga fino a giugno 2023

L’Europa tutela chi viaggia. Il sì della Commissione, e le prime proteste (italiane)
green pass europeo
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Mentre l’Italia e il resto dei paesi allentano le restrizioni, l’Europa rimane blindata. Il green pass europeo è stato infatti esteso fino all’inizio della prossima estate: ciò vorrà dire che, per poter viaggiare nei paesi Ue, i suoi cittadini dovranno comunque essere in possesso del EDCC (Certificato Covid Digitale dell’UE).

Un maggio denso di novità, per quanto riguarda la certificazione verde e le altre restrizioni riguardanti il Covid 19.

Ma vediamo in dettaglio le motivazioni della proroga del green pass europeo.

 

Perché il green pass europeo sarà necessario fino al 2023

La decisione è stata presa lo scorso aprile dalla Commissione europea delle libertà civili, divulgando poi un comunicato stampa sulla pagina del Parlamento europeo.

48 i voti a favore, 16 i contro e nessuna astensione: per garantire una circolazione sicura “indipendentemente dall’evoluzione della pandemia Covid-19”, l’Europa ha quindi deciso di estendere il green pass al 2023.

In ogni caso, il provvedimento verrà preso in esame nuovamente e, all’occorrenza revisionato, tra sei mesi, a seconda dell’andamento della situazione pandemica e all’eventuale insorgenza di nuove varianti del virus – come purtroppo sperimentato dal continente europeo (e non solo) durante l’autunno e l’inverno appena trascorsi.

 

Come funziona il green pass europeo?

I cittadini in possesso del certificato verde europeo possono:

- circolare liberamente nei territori UE (senza obblighi relativi al tampone, né di quarantena);

- partecipare a eventi che lo riportano come requisito fondamentale.

Ma chi può ottenenerlo, e come?

Innanzitutto, coloro che si sono vaccinati e/o sono guariti dal Covid-19; poi, tutti coloro in possesso di un risultato negativo a seguito di tampone.

Il green pass europeo, introdotto a partire al 1° luglio del 2021, viene rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali di riferimento. Ha durata di un anno – o di 48 ore, se rilasciato a seguito del solo tampone.

 

Proroga del green pass europeo: primi dissensi dall’Italia

La “riluttanza”, da parte dell’Unione Europea, “ad abbandonare le misure adottate durante la pandemia” (come la definisce Valeria Casolaro su «L’Indipendente») ha generato polemiche pressoché immediate.

L’europarlamentare della Lega Annalisa Tardino ha infatti divulgato una nota di netto dissenso rispetto alla scelta della Commissione per le libertà civili.

Prorogare il green pass europeo, secondo la parlamentare, è una proposta “priva di alcun senso”.

“Mentre in tutti gli Stati membri si allentano le restrizioni, essendo passata la fase emergenziale, l’Ue va controcorrente [...], confermandosi ancora una volta distante dalla realtà”.

E ha aggiunto: “La Lega ha presentato un emendamento di rigetto della proposta alla luce del netto miglioramento della situazione sanitaria in Ue, e votato contro in commissione, al contrario dei gruppi di maggioranza. A nostro avviso non sussistono più le ragioni per questo strumento, che doveva agevolare gli spostamenti durante la pandemia in ottica di armonizzare le normative nazionali”.

Tardino ha concluso annunciando la presentazione, da parte della Lega, di un’obiezione in plenaria per chiedere un voto nei prossimi giorni”.