Codice del Turismo

Entra in vigore il 21 giugno 2011 il Codice del turismo, approvato dal Consiglio dei Ministri del 5 maggio scorso.

Il Codice del turismo è diretto, come ricordato dal comunicato del Consiglio, a:

assicurare la ripartizione degli interventi pubblici per settori omogenei;

adeguare la normativa vigente agli obblighi derivanti dal diritto internazionale e dell’Unione europea, riordinando le norme già oggetto di adattamento o recepimento;

revisionare l’attuale assetto pubblico dell’organizzazione turistica, garantendo una moderna regolazione del mercato del settore in linea con le legislazioni europee, in particolare implementando i profili di tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori e degli operatori;

modernizzare l’erogazione dell’offerta turistica attraverso l’adeguamento della disciplina vigente alle migliori tecnologie informatiche, di sicurezza e di tutela ambientale, al fine di scongiurare eventuali effetti negativi sulla concorrenza; prevedere incentivi e sostegni mirati per le piccole e medie imprese turistiche;

garantire un’azione di revisione normativa ispirata alla semplificazione amministrativa, per agevolare e sostenere le attività imprenditoriali valorizzando la funzione turistica e tutelando, nel contempo gli interessi pubblici e privati coinvolti.

(Decreto Legislativo 23 maggio 2011, n.79: Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246, nonché attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 giugno 2011, n.129 - Supplemento Ordinario n.139)

Entra in vigore il 21 giugno 2011 il Codice del turismo, approvato dal Consiglio dei Ministri del 5 maggio scorso.

Il Codice del turismo è diretto, come ricordato dal comunicato del Consiglio, a:

assicurare la ripartizione degli interventi pubblici per settori omogenei;

adeguare la normativa vigente agli obblighi derivanti dal diritto internazionale e dell’Unione europea, riordinando le norme già oggetto di adattamento o recepimento;

revisionare l’attuale assetto pubblico dell’organizzazione turistica, garantendo una moderna regolazione del mercato del settore in linea con le legislazioni europee, in particolare implementando i profili di tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori e degli operatori;

modernizzare l’erogazione dell’offerta turistica attraverso l’adeguamento della disciplina vigente alle migliori tecnologie informatiche, di sicurezza e di tutela ambientale, al fine di scongiurare eventuali effetti negativi sulla concorrenza; prevedere incentivi e sostegni mirati per le piccole e medie imprese turistiche;

garantire un’azione di revisione normativa ispirata alla semplificazione amministrativa, per agevolare e sostenere le attività imprenditoriali valorizzando la funzione turistica e tutelando, nel contempo gli interessi pubblici e privati coinvolti.

(Decreto Legislativo 23 maggio 2011, n.79: Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246, nonché attuazione della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà, contratti relativi ai prodotti per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 giugno 2011, n.129 - Supplemento Ordinario n.139)