Commissione UE: libro verde sul commercio elettronico
La consultazione è stata originata dalla revisione dell’acquis relativo ai consumatori avviata nel 2004, con il fine di meglio realizzare gli obiettivi in materia di migliore regolamentazione semplificando e completando il quadro normativo esistente.
Uno degli obiettivi che potranno essere perseguiti con la nuova regolamentazione è anche quello di "assicurare che le imprese, non ultime le PMI, possano avvantaggiarsi di un contesto normativo più prevedibile e dobbiamo semplificare le norme dell’UE per ridurre i costi che incombono alle imprese per adeguarvisi oltre a consentire loro, in generale, di commerciare più agevolmente tra i vari paesi dell’UE, indipendentemente da quello in cui sono stabilite".
Più in particolare, la Commissione, facendo uso di un recente sondaggio ha messo in rilievo la mancanza di fiducia nelle transazioni on line: "il 26% dei consumatori dell’UE hanno acquistato beni e servizi da imprese stabilite in altri Stati membri dell’UE17. Mentre quello dei contratti a distanza è un fenomeno in espansione, soltanto 6% dei consumatori hanno fatto acquisti via Internet da un fornitore stabilito in un altro Stato membro18. Uno dei motivi di questo stato di cose è che ben 45% dei consumatori si dicono meno fiduciosi di effettuare acquisti via Internet da aziende stabilite all’estero (in uno Stato membro tale cifra ammontava a 73%). Ciò è ulteriormente dimostrato dal fatto che 44% di coloro che hanno accesso a Internet da casa hanno fatto un acquisto nazionale tramite il commercio elettronico mentre solo 12% hanno fatto un acquisto transfrontaliero online. In termini generali, 56% dei consumatori ritenevano che, allorché si acquistano beni e servizi da aziende site in altri Stati membri, è minore la sicurezza che le aziende rispettino le leggi a tutela dei consumatori. 71% ritenevano che fosse difficile risolvere problemi come reclami, restituzioni, riduzioni di prezzo, garanzie ecc. se si acquista da aziende site in altri Stati membri. 65% ritenevano fosse più problematico restituire entro il periodo di riflessione un prodotto acquistato con contratto a distanza da un fornitore ubicato in uno Stato membro diverso"
Le possibili linee d’intervento che il Libro verde presenta vertono sui seguenti punti:
Definizione di “consumatore” e “professionista”
Consumatori che agiscono tramite un intermediario
Introduzione di una clausola generale di buona fede e di commercio leale Estensione della portata del test di abusività alle clausole negoziate
Effetti legali della lista di clausole abusive
Portata del test di abusività: prezzo e oggetto del contratto
Previsione degli effetti contrattuali in caso di mancata fornitura di informazioni
Armonizzazione della lunghezza dei periodi di riflessione
Armonizzazione delle modalità per l’esercizio del diritto di recesso
Armonizzazione dei costi imposti ai consumatori in caso di recesso
Introduzione di vie di ricorso contrattuali a carattere generale
Introduzione del diritto a chiedere riparazione
Estensione del campo di applicazione ad altri tipi di contratti
Beni di seconda mano venduti in aste pubbliche
Definizione di consegna
Il passaggio del rischio
Termini per la mancanza di conformità
Regole specifiche per i difetti ricorrenti
Regole specifiche per i beni di seconda mano
Onere della prova
Modifica dell’ordine in cui è possibile invocare vie di ricorso
Notifica della mancanza di conformità
Responsabilità diretta del produttore in caso di non conformità
Introduzione di norme di base sul contenuto della garanzia commerciale
Trasferibilità della garanzia commerciale
Garanzie commerciali per parti specifiche
(Commissione UE, Libro Verde 8 febbraio 2007: Revisione dell’acquis relativo ai consumatori).
La consultazione è stata originata dalla revisione dell’acquis relativo ai consumatori avviata nel 2004, con il fine di meglio realizzare gli obiettivi in materia di migliore regolamentazione semplificando e completando il quadro normativo esistente.
Uno degli obiettivi che potranno essere perseguiti con la nuova regolamentazione è anche quello di "assicurare che le imprese, non ultime le PMI, possano avvantaggiarsi di un contesto normativo più prevedibile e dobbiamo semplificare le norme dell’UE per ridurre i costi che incombono alle imprese per adeguarvisi oltre a consentire loro, in generale, di commerciare più agevolmente tra i vari paesi dell’UE, indipendentemente da quello in cui sono stabilite".
Più in particolare, la Commissione, facendo uso di un recente sondaggio ha messo in rilievo la mancanza di fiducia nelle transazioni on line: "il 26% dei consumatori dell’UE hanno acquistato beni e servizi da imprese stabilite in altri Stati membri dell’UE17. Mentre quello dei contratti a distanza è un fenomeno in espansione, soltanto 6% dei consumatori hanno fatto acquisti via Internet da un fornitore stabilito in un altro Stato membro18. Uno dei motivi di questo stato di cose è che ben 45% dei consumatori si dicono meno fiduciosi di effettuare acquisti via Internet da aziende stabilite all’estero (in uno Stato membro tale cifra ammontava a 73%). Ciò è ulteriormente dimostrato dal fatto che 44% di coloro che hanno accesso a Internet da casa hanno fatto un acquisto nazionale tramite il commercio elettronico mentre solo 12% hanno fatto un acquisto transfrontaliero online. In termini generali, 56% dei consumatori ritenevano che, allorché si acquistano beni e servizi da aziende site in altri Stati membri, è minore la sicurezza che le aziende rispettino le leggi a tutela dei consumatori. 71% ritenevano che fosse difficile risolvere problemi come reclami, restituzioni, riduzioni di prezzo, garanzie ecc. se si acquista da aziende site in altri Stati membri. 65% ritenevano fosse più problematico restituire entro il periodo di riflessione un prodotto acquistato con contratto a distanza da un fornitore ubicato in uno Stato membro diverso"
Le possibili linee d’intervento che il Libro verde presenta vertono sui seguenti punti:
Definizione di “consumatore” e “professionista”
Consumatori che agiscono tramite un intermediario
Introduzione di una clausola generale di buona fede e di commercio leale Estensione della portata del test di abusività alle clausole negoziate
Effetti legali della lista di clausole abusive
Portata del test di abusività: prezzo e oggetto del contratto
Previsione degli effetti contrattuali in caso di mancata fornitura di informazioni
Armonizzazione della lunghezza dei periodi di riflessione
Armonizzazione delle modalità per l’esercizio del diritto di recesso
Armonizzazione dei costi imposti ai consumatori in caso di recesso
Introduzione di vie di ricorso contrattuali a carattere generale
Introduzione del diritto a chiedere riparazione
Estensione del campo di applicazione ad altri tipi di contratti
Beni di seconda mano venduti in aste pubbliche
Definizione di consegna
Il passaggio del rischio
Termini per la mancanza di conformità
Regole specifiche per i difetti ricorrenti
Regole specifiche per i beni di seconda mano
Onere della prova
Modifica dell’ordine in cui è possibile invocare vie di ricorso
Notifica della mancanza di conformità
Responsabilità diretta del produttore in caso di non conformità
Introduzione di norme di base sul contenuto della garanzia commerciale
Trasferibilità della garanzia commerciale
Garanzie commerciali per parti specifiche
(Commissione UE, Libro Verde 8 febbraio 2007: Revisione dell’acquis relativo ai consumatori).