DAMHOUDER, JODOCUS: Praxis rerum criminalium iconibus materiae, pulchrius quam unquam hactenus recognita

DAMHOUDER, JODOCUS.  Praxis rerum criminalium iconibus materiae, pulchrius quam unquam hactenus recognita atque illustrata, multis quoque in contextu doctis additionibus locupletata, Praetoribus, Propraetoribus, Consulibus, Proconsulibus, Magistratibus, reliquisq. id genus Iustitiarijs ac Officiarijs apprimè utilis & necessaria. Antwerpiae, apud Ioannem Bellerum, sub insigno falconis, anno MDLXII (1562). In-4°, (12) cc., 467 pp., (1) p., (26) cc. legatura seicentesca in piena pergamena, dorso a nervi, tagli bleu, ottima copia su carta robusta.

Seconda editione latina, riccamente illustrata (69 belle incisioni su legno a mezza pagina di Gérard de Jode – 13 in più rispetto all’edizione originale del 1556) di uno dei più noti manuali di diritto penale del rinascimento; grazie ad essa Damhouder, magistrato e funzionario, sotto Carlo V, dell’amministrazione finanziaria dei Paesi Bassi Spagnoli raggiunse una posizione di primo piano nella storia della criminalistica europea, probabilmente anche oltre i suoi meriti.

Com’è infatti noto, l’opera è di mano di Philipp Wielant presidente del Consiglio di Fiandra e giudice del Gran Consiglio di Mechelen/Malines, che lasciò manoscritte una Practycke criminele e una Practycke civile che, con annotazioni e aggiunte, vennero pubblicate, appunto dal Damhouder, nell’originale versione fiamminga e nelle traduzioni latina e francese, a partire dal 1554 e dal 1558; grazie alla fama raggiunta Damhouder viene poi chiamato a collaborare con Viglius van Aytta alla redazione delle Criminele Ordonnantien per i Paesi Bassi spagnoli del 1570.

Bibliografia: Brunet II, 479; Adams D15; Bibliotheca Belgica, t. II, p. 22; Funck, Le livre belge à gravures, p. 301. E.I. STRUBBE, Joos de Damhouder als criminalist, in Tijdschrift voor Rechtsgeschiedenis XXXVIII, 1970, 1-65; VAN CAENEGEM, Introduzione storica al diritto privato, 67-68. FIORELLI, La tortura giudiziaria nel diritto comune.

Raro (nessuna copia nelle biblioteche italiane) ed importante.

[www.lexantiqua.it]

DAMHOUDER, JODOCUS.  Praxis rerum criminalium iconibus materiae, pulchrius quam unquam hactenus recognita atque illustrata, multis quoque in contextu doctis additionibus locupletata, Praetoribus, Propraetoribus, Consulibus, Proconsulibus, Magistratibus, reliquisq. id genus Iustitiarijs ac Officiarijs apprimè utilis & necessaria. Antwerpiae, apud Ioannem Bellerum, sub insigno falconis, anno MDLXII (1562). In-4°, (12) cc., 467 pp., (1) p., (26) cc. legatura seicentesca in piena pergamena, dorso a nervi, tagli bleu, ottima copia su carta robusta.

Seconda editione latina, riccamente illustrata (69 belle incisioni su legno a mezza pagina di Gérard de Jode – 13 in più rispetto all’edizione originale del 1556) di uno dei più noti manuali di diritto penale del rinascimento; grazie ad essa Damhouder, magistrato e funzionario, sotto Carlo V, dell’amministrazione finanziaria dei Paesi Bassi Spagnoli raggiunse una posizione di primo piano nella storia della criminalistica europea, probabilmente anche oltre i suoi meriti.

Com’è infatti noto, l’opera è di mano di Philipp Wielant presidente del Consiglio di Fiandra e giudice del Gran Consiglio di Mechelen/Malines, che lasciò manoscritte una Practycke criminele e una Practycke civile che, con annotazioni e aggiunte, vennero pubblicate, appunto dal Damhouder, nell’originale versione fiamminga e nelle traduzioni latina e francese, a partire dal 1554 e dal 1558; grazie alla fama raggiunta Damhouder viene poi chiamato a collaborare con Viglius van Aytta alla redazione delle Criminele Ordonnantien per i Paesi Bassi spagnoli del 1570.

Bibliografia: Brunet II, 479; Adams D15; Bibliotheca Belgica, t. II, p. 22; Funck, Le livre belge à gravures, p. 301. E.I. STRUBBE, Joos de Damhouder als criminalist, in Tijdschrift voor Rechtsgeschiedenis XXXVIII, 1970, 1-65; VAN CAENEGEM, Introduzione storica al diritto privato, 67-68. FIORELLI, La tortura giudiziaria nel diritto comune.

Raro (nessuna copia nelle biblioteche italiane) ed importante.

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