DE BELLOVISO, JACOBUS: Practica iudiciaria Ja. de Bel. Visu. Solemnis & iudicibus omnibus
Practica iudiciaria Ja. de Bel. Visu. Solemnis & iudicibus omnibus: aduocatisque: & practicis cunctis nedu vtilis: immo praenecessaria Practica judiciaria in materijs criminalibus: ... cum additionibus celeberrimi domini Honorati Pugeti ... Ad unguem quoque per Celsum Hugonem dissutum Cabilonensem Burgundum Impressa Lugduni: in calcographia Ioannis Crespin, 1526, die nona Januarij. In 8° ([12], cxii cc.), legatura coeva in pergamena molle, affascinante frontespizio xilografico impresso in rossoe e nero entro cornice ornamentale, numerosi capilettera istoriati, testo in gotico, in eccellente stato di conservazione.
Giurista di indiscusso sapere e marcata originalità ,studiò a Bologna con giuristi di primissimo piano quali Francesco d’Accursio e Dino del Mugello; trasferitosi poi a Napoli, vi si trattenne dal 1298 al 1303, insegnando nello Studio e svolgendo incarichi pubblici presso la corte angioina. Tornò poi a Bologna, ottenendovi il dottorato e insegnandovi fino al 1309, quando passò a leggere il Diritto civile a Perugia.
Nel quadro della produzione letteraria di Iacopo da Belviso - tutta legata al suo magistero e alla sua attività consulente - la Pratica, edita per la prima volta a Lione nel 1511- e la cui attribuzione al Belviso è stata da autorevole dottrina, revocata in dubbio, occupa un posto di speciale rilievo; opera rivolta alla pratica, ma caratterizzata da una non comune profondità di pensiero, unita ad una esemplare chiarezza espositiva, ebbe, per tutto il secolo XVI, un cospicuo numero di ristampe, esercitando una notevole influenza su tutta la dottrina criminalistica successiva.
Bibliografia: S. Caprioli, Belvisi, Iacopo, in DBI, VIII, Roma 1966, coll. 89-96; D. Maffei, Giuristi medievali e falsificazioni editoriali del primo Cinquecento. Iacopo di Belviso in Provenza?, Frankfurt am Main 1979 (Ius Commune. Sonderhefte, 10).
A lungo assente dal mercato antiquario, ricercatissima.
[www.lexantiqua.it]
Practica iudiciaria Ja. de Bel. Visu. Solemnis & iudicibus omnibus: aduocatisque: & practicis cunctis nedu vtilis: immo praenecessaria Practica judiciaria in materijs criminalibus: ... cum additionibus celeberrimi domini Honorati Pugeti ... Ad unguem quoque per Celsum Hugonem dissutum Cabilonensem Burgundum Impressa Lugduni: in calcographia Ioannis Crespin, 1526, die nona Januarij. In 8° ([12], cxii cc.), legatura coeva in pergamena molle, affascinante frontespizio xilografico impresso in rossoe e nero entro cornice ornamentale, numerosi capilettera istoriati, testo in gotico, in eccellente stato di conservazione.
Giurista di indiscusso sapere e marcata originalità ,studiò a Bologna con giuristi di primissimo piano quali Francesco d’Accursio e Dino del Mugello; trasferitosi poi a Napoli, vi si trattenne dal 1298 al 1303, insegnando nello Studio e svolgendo incarichi pubblici presso la corte angioina. Tornò poi a Bologna, ottenendovi il dottorato e insegnandovi fino al 1309, quando passò a leggere il Diritto civile a Perugia.
Nel quadro della produzione letteraria di Iacopo da Belviso - tutta legata al suo magistero e alla sua attività consulente - la Pratica, edita per la prima volta a Lione nel 1511- e la cui attribuzione al Belviso è stata da autorevole dottrina, revocata in dubbio, occupa un posto di speciale rilievo; opera rivolta alla pratica, ma caratterizzata da una non comune profondità di pensiero, unita ad una esemplare chiarezza espositiva, ebbe, per tutto il secolo XVI, un cospicuo numero di ristampe, esercitando una notevole influenza su tutta la dottrina criminalistica successiva.
Bibliografia: S. Caprioli, Belvisi, Iacopo, in DBI, VIII, Roma 1966, coll. 89-96; D. Maffei, Giuristi medievali e falsificazioni editoriali del primo Cinquecento. Iacopo di Belviso in Provenza?, Frankfurt am Main 1979 (Ius Commune. Sonderhefte, 10).
A lungo assente dal mercato antiquario, ricercatissima.
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