Giurisprudenza comunitaria in materia di proprietà intellettuale

La Corte di Giustizia delle Comunità Europee ed il Tribunale di Primo Grado hanno recentemente emanato alcune nuove sentenze in tema di Proprietà Intellettuale.

La Corte di Giustizia delle Comunità Europee ha emanato la sentenza del 15 febbraio 2007, C-239/05, "BVBA Management, Training en Consultancy contro Benelux-Merkenbureau", sulla interpretazione della Prima Direttiva sui Marchi.

Il Tribunale di Primo Grado emesso le seguenti sentenze riguardanti i Marchi Comunitari:

- Sentenza del 6 Febbraio 2007, T-477/04, "Aktieselskabet contro UAMI", sul tema di marchi rinomati;

- Sentenza del 7 Febbraio 2007, T-317/05, "Kustom Musical Amplification, Inc contro UAMI", sul tema degli errori procedurali nel corso di un procedimento di opposizione dinanzi all’UAMI;

- Sentenza dell’8 Febbraio 2007, T-88/05, "Quelle AG contro UAMI", sul problema della somiglianza fra segni distintivi;

- Sentenza del 13 Febbraio 2007, T-256/04, "Mundipharma AG contro UAMI", riguardo il problema del rischio di confusione.

[Avv. Elisabetta Marchesi]
La Corte di Giustizia delle Comunità Europee ed il Tribunale di Primo Grado hanno recentemente emanato alcune nuove sentenze in tema di Proprietà Intellettuale.

La Corte di Giustizia delle Comunità Europee ha emanato la sentenza del 15 febbraio 2007, C-239/05, "BVBA Management, Training en Consultancy contro Benelux-Merkenbureau", sulla interpretazione della Prima Direttiva sui Marchi.

Il Tribunale di Primo Grado emesso le seguenti sentenze riguardanti i Marchi Comunitari:

- Sentenza del 6 Febbraio 2007, T-477/04, "Aktieselskabet contro UAMI", sul tema di marchi rinomati;

- Sentenza del 7 Febbraio 2007, T-317/05, "Kustom Musical Amplification, Inc contro UAMI", sul tema degli errori procedurali nel corso di un procedimento di opposizione dinanzi all’UAMI;

- Sentenza dell’8 Febbraio 2007, T-88/05, "Quelle AG contro UAMI", sul problema della somiglianza fra segni distintivi;

- Sentenza del 13 Febbraio 2007, T-256/04, "Mundipharma AG contro UAMI", riguardo il problema del rischio di confusione.

[Avv. Elisabetta Marchesi]