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I danni della DAD: il ristoro in arrivo

In arrivo il ristoro per lenire gli effetti della pandemia nei ragazzi
DAD: il ristoro
DAD: il ristoro

Con l’emendamento al decreto Befana, n. 1 del 2022, la Commissioni affari esteri ha manifestato la centralità della preoccupazione dei danni legati alla dad. Il Covid 19 non crea danni solo alla salute fisica, ma anche a quella mentale. La dad, tanto amata da alcuni, è divenuta la fonte di numerosi danni per i ragazzi e le ragazze. I danni sono molteplici e vanno dalle difficoltà nell’apprendimento al deficit relazionale. Ma cosa sono i ristori per i danni della dad?

 

I danni della dad: arriva il ristoro

I danni legati al covid non sono solo quelli legati alla salute del corpo, ma anche quelli legati alla mente. In particolar modo, i danni alla mente possono essere prodotti anche dalla dad.

È questo quanto emerge dalle valutazioni della Commissione affari sociali, ove il PD e il M5S hanno rappresentato particolare apprezzamento per questo tema. Durante la notte è arrivata notizia circa l’emendamento al decreto Befana, ossia il n. 1 del 2022 in materia di ristori educati ai danni della dad.

Il testo del futuro decreto dovrebbe essere analizzato dalla Camera dei deputati entro giovedì e, in caso di esito positivo, passare al Senato entro 15 giorni circa.

Si comprende che gli strumenti adottati durante la pandemia, come la dad, se da una parte hanno prodotto effetti positivi nella lotta al covid 19, dall'altra parte hanno prodotto effetti negativi. Si parla, dunque, di danni legati al covid.

 

Esigenza di ristoro per i danni della dad

Paolo Lattazio, deputato del PD ha affermato:

«I dati abbiamo chiesto al ministero quanti giorni hanno perso i ragazzi, e li abbiamo incrociati con le stime sulla povertà educativa di Save the children. E ci siamo resi conto che bisognava intervenire, ma non a pioggia: bensì aiutando proprio quegli studenti che nel contesto della pandemia hanno perso di più in termini di arricchimento culturale».

Si evidenzia che i danni peggiori sono quelli subiti dalle persone fragili, in primis anziani e ragazzi. Bloccare un ragazzo dinanzi ad uno schermo per ore ed ore trasmettendogli nozioni come ad un vaso vuoto crea più danni che benefici.

Si evidenzia il totale apprezzamento per il lavoro preziosissimo di tutti i professori, i quali con dedizione hanno svolto il loro compito tra mille difficoltà, ma non si può tacere in merito ai danni che si sono prodotti sotto il profilo educativo, culturale ma soprattutto socio-relazionale.

Quindi, i danni subiti dai ragazzi sono due:

  • il primo è quello legato all’apprendimento. Lo studio mediante uno schermo non può essere paragonato allo studio in presenza, mediante domande, quesiti, curiosità e anche rimproveri.
  • il secondo danno è quello del deficit delle relazioni comunitarie. Incontrarsi, seppur mantenendo la distanza e utilizzando la mascherina, avrebbe permesso ai ragazzi di non isolarsi e chiudersi in sé stessi.

Quindi, i danni prodotti dal covid sono numerosissimi.

 

La proposta del ristoro per i danni della dad

L’emendamento al decreto Befana è stato il frutto di un lungo dialogo costruttivo tra la Commissione della Camera dei Deputati e le organizzazioni rappresentative degli interessi dell’infanzia presso il Ministero dell’Istruzione.

«Con il gruppo Pd in Commissione Infanzia abbiamo sempre tenuto un posizionamento politico forte nella convinzione che fosse necessario mettere al centro l’infanzia per il rilancio del sistema Paese. I Ristori educativi sono quindi un passaggio fondamentale perché incidono direttamente sulla vita dei ragazzi e delle ragazze e non soltanto dal punto di vista emergenziale ma anche, con un fondo dedicato, in prospettiva».
Da quanto emerge dal testo della proposta dal prossimo anni sarà costituito un fondo speciale di circa 2 milioni di euro da destinare al ristoro educativo per i danni della dad.

 Il sostegno all’apprendimento è uno dei principali cardini della proposta. Le ore perse in questi due anni sono un grave vulnus nella formazione di studenti e delle studentesse.

L’assenza di gite scolastiche, lo studio mediante slides o le spiegazioni a distanza hanno fortemente minato la formazione dei ragazzi. Ma i danni della dad sono ancora più evidenti se analizzati in relazione alla sfera di amicizie, relazioni e ai numerosi disturbi psicologici.

Un primo passo in avanti è stato disposto con il famoso bonus psicologo, introdotto alcuni giorni fa. Tuttavia, chiara è apparsa l’esigenza di introdurre altre misure per limitare la grave situazione legata ai danni della dad.

 

Ristoro per i danni della dad: soldi o cultura?

I danni della dad si sono manifestati nei rapporti relazionali o limitando la capacità di apprendimento dei ragazzi.

In numerosi hanno invocato l'utilizzo della dad per limitare il contagio, ma in molti hanno evidenziato che la dad produce danni.

La commissione, che ha analizzato il testo della misura, ha compreso la necessità di introdurre dei ristori per limitare i danni della dad.

I danni della dad hanno limitato la capacità relazionale dei ragazzi, per questo è stato disposta l'introduzione non di rimborsi economici, bensì di buoni spendibili nel teatro, cinema, nei centri sportivi, centri educatici nonché per il supporto allo studio.

Franco Lattazio ha evidenziato che "in Italia la dispersione scolastica è risalita al 14% e, in questi ultimi due anni, oltre un milione di bambini e ragazzi, già in difficoltà a causa del contesto degradato, sono rimasti isolati ed esclusi da ogni proposta didattica, mentre le loro famiglie scivolavano nella povertà.

I ristori educativi non sono solo un intervento riparativo ma servono anche a costruire senso di comunità e appartenenza e a colmare i più evidenti divari sociali.

Un intervento che non è universalistico: noi non daremo 100 euro a chiunque ma compenseremo i giorni di scuola persi con attività formative adeguate in base alle necessità effettive e alla situazione di partenza".

 

Cosa dice SAVE THE CHILDREN: ristoro ai danni della dad

Save the Children alcuni giorni fa ha lanciato una denuncia. Infatti, ha parlato di una “generazione sospesa” a causa del covid 19.

I NEET, ossia i ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 29 anni fuori da istruzione, formazione e lavoro sono 2,1 milioni.

Il 23,3%, la percentuale più alta in Europa.

Inoltre, analizzando le stesse prove invalsi, si registra un calo delle competenze tra gli studenti che hanno subito gravi interruzioni della didattica in presenza.

Infatti, i dati Istat del 2020 stimano che il 13,1% dei 18-24enni ha abbandonato la scuola senza ottenere nessun titolo di studio.

Il decreto è importantissimo soprattutto se analizzato in una specifica fase storica, ove l’aumento della povertà è massiccio, circa 1.337.000 le bambine, i bambini e gli adolescenti sotto la soglia minima in Italia.

 Inoltre, cresce il numero delle famiglie che, per l’inflazione e per i costi energetici, non hanno risorse da dedicare alle attività educative dei figli.