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Il bonus acqua parte oggi. Come fare?

Bonus idrico
Bonus idrico

La legge di Bilancio 2021 ha disposto l’introduzione di un bonus sull’acqua potabile, che permette di ottenere il rimborso delle spese sostenute fino a 500 euro. La legge di Bilancio 2022 ha confermato tale bonus fino al 31 dicembre 2022. L’agevolazione è volta a garantire una razionalizzazione del consumo di acqua potabile. Si tratta di un credito di imposta pari alla metà della spesa per l’istallazione e/o l’acquisto di sistemi di raffreddamento, addizione di anidride carbonica, filtraggio e mineralizzazione. È possibile presentare la richiesta all’Agenzia delle Entrate. Ma vediamo come.

 

Cosa è il bonus acqua potabile?

La legge di bilancio ha introdotto una particolare misura volta a migliorare la qualità dell’acqua da bere e non solo. Infatti, è stato introdotto il bonus acqua potabile. Si tratta di un credito di imposta pari al 50 % delle spese sostenute per poter installare nuovi impianti idrici volti a raffreddare, filtrare oppure mineralizzare.  Mediante il bonus acqua potabile il Governo ha indicato un mezzo per poter migliorare le acque qualitativamente.

L’uso di acqua può essere quotidiano, ma anche commerciale. Infatti, il bonus acqua potabile ha efficacia erga omnes, ossia si rivolge a tutti coloro che bevono l’acqua del rubinetto o coloro che svolgono un’attività commerciale, imprenditoriale o professionale.                                                                Quindi, per poter ottenere il bonus acqua potabile l’unica condizione  esistente nella norma è l’aver installato o acquistato un nuovo impianto di miglioramento, raffreddamento, filtraggio o mineralizzazione, nonché per l’acquisto o l’istallazione dell’impianto di addizione di anidride carbonica E 290.

 

A cosa serve il bonus acqua potabile?

È evidente la particolare attenzione che il Legislatore ha rivolto al bonus acqua potabile. L’introduzione del bonus acqua potabile è avvenuto con la legge di bilancio del 2021 e la proroga è stata attuata con la legge di Bilancio 2022 . Si tratta di una misura volta a perseguire diverse finalità.

Innanzitutto, il bonus acqua potabile è volto a migliorare l’uso dell’acqua ad uso giornaliero delle famiglie italiane. Ma si comprende, analizzando la norma, che il bonus acqua potabile si rivolge anche a coloro che usano l’acqua per finalità commerciali o professionali. Quindi, si persegue il miglioramento della qualità dell’acqua senza alcuna distinzione di fine.

Ulteriore obiettivo perseguito dal bonus acqua potabile è quello di ridurre il consumo delle bottiglie di plastica. È doveroso ricordare che i rifiuti di plastica, se smaltiti male, producono  l’80 per cento dell’inquinamento marino e il 50 per cento della spazzatura raccolta sulle spiagge. 

 

Funzionamento del bonus acqua potabile

Si tratta di un credito di imposta ed è pari al 50 % delle spese sostenute tra il 1 gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022.  Coloro che presentano la domanda e risultano essere beneficiari del bonus acqua potabile possono ottenere un rimborso pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di tali sistemi.

Ma una misura senza un controllore diventa poco efficace. Infatti, al fine di ridurre concretamente l’uso della plastica e garantire il miglioramento delle acque, è stata attribuita la competenza nel monitoraggio e nel controllo della riduzione del consumo della plastica all’Enea, ossia Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Così, il ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero della Transizione Ecologica riceveranno periodicamente una relazione sui risultati ottenuti in materia di sviluppo eco-sostenibile.

Monitorare è l’unico modo per capire se le misure adottate siano funzionali al perseguimento delle finalità poste alla base.

 

Bonus Acqua Potabile: misura del rimborso?

I beneficiari del bonus acqua potabile possono percepire fino a 500 euro per la spesa sostenuta.                  Il Credito di importa della metà della spesa è erogabile per :

  • Le persone fisiche fino a 1.000 euro per ciascun immobile;
  • Coloro che esercitano attività commerciali, professionali, impresa, attività non commerciali, terzo settore o religioso l’importo massimo è di 5.000 euro per ogni immobile.

Tuttavia, poiché il tetto si spesa massimo consentito dalla legge di Bilancio è pari a 5 milioni di euro l’anno, non è detto che tutti i beneficiari abbiano diritto al 50% del rimborso.  Potrebbe ridursi la percentuale del bonus effettivamente erogato ai singoli beneficiari nel caso di superamento del limite dei 5 milioni di euro.

Il bonus acqua potabile può essere utilizzato dalle persone fisiche nella dichiarazione dei redditi, mentre per le imprese, attività del terzo settore o attività commerciali può essere utilizzato in compensazione con F24.

 

Come richiedere il bonus acqua potabile?

Per poter richiedere il bonus acqua potabile è necessario comunicare le spese effettivamente sostenute, presentando una fattura elettronica o un documento commerciale con il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. La domanda deve essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate.                          

Il modulo da inviare per richiedere il bonus acqua potabile è reperibile sul sito dell’Agenzia. La richiesta deve essere inoltrata in via telematica tra il 1 e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello delle spese per i costi di installazione degli impianti.

È possibile presentare la domanda:

Il beneficiario può  presentare la richiesta ed entro 5 giorni riceverà la ricevuta.

Sul frontespizio della domanda deve essere indicato il beneficiario del credito di imposta. Esistono due quadri: A e B.

Il richiedente, a seconda della categoria di appartenenza, potrà segnare le spese agevolabili in maniera specifica.  Entro il 28 febbraio dell’anno successivo alle spese effettuate è possibile inoltrare la correzione della domanda presentata.

Per poter ottenere il bonus acqua potabile i soggetti richiedenti devono allegare ricevuta di pagamento. Si tratta di un pagamento posto in essere mediante versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento  purché non in contanti.  Tuttavia, si ammettono tutte le modalità di pagamento per le spese sostenute dal 1 gennaio al 16 giugno 2021.

 

Curiosità sul bonus acqua potabile

La domanda può sorgere spontanea: il bonus acqua potabile è cumulabile?

Per comprendere il caso è necessario effettuare qualche esempio.

Tizio è un privato cittadino. Questi ha due immobili di proprietà e decide di installare un macchinario con sistema di depurazione in entrambe le proprietà. Ogni depuratore costa 500 euro. Tizio potrà richiedere il rimborso di 1000 euro, ossia il costo dei due depuratori?

La risposta è sì. Al fine di incentivare l’uso dei sistemi di miglioramento delle acque e garantire il perseguimento delle finalità indicate, è stata ammessa la cumulabilità del bonus acqua potabile.  Tuttavia, la cumulabilità del bonus acqua potabile è ammessa per le persone fisiche per una somma non eccedente i 1.000 per ciascun immobile, mentre per un massimo di 5.000 euro per il professionista, l’ente del terzo settore o per coloro che esercitano attività commerciale.

Ma nell’esempio fatto il soggetto richiedente è proprietario di entrambi gli immobili.                                  

Ciò significa che solo il proprietario può effettuare la richiesta del bonus acqua potabile? La risposta è no. La legge prevede la necessità di un titolo idoneo, come l’atto di proprietà oppure un contratto di locazione, contratto di comodato, contratto d’uso o contratto d’affitto d’azienda. 

Ma se ci troviamo dinanzi ad una comproprietà chi potrà beneficiare del rimborso del bonus acqua potabile? Il credito d’imposta è suddiviso tra i comproprietari  in misura proporzionale rispetto alle spese sostenute da ognuno di loro.