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Bonus acqua potabile: prorogato fino al 2023

Ulteriore passo in avanti verso il “green”.
un tuffo dove l'acqua è più blu
Ph. Luca Martini / un tuffo dove l'acqua è più blu

Bonus acqua potabile: cos’è?

Il Bonus acqua potabile consiste –si specifica sul sito dell’Agenzia delle Entrate -  in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023.

La sua erogazione per tutto il 2023 è stata prevista dalla Legge di Bilancio 2022.

L’erogazione del bonus è finalizzata all’acquisto e all’impianto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o anidride carbonica.
 

Bonus acqua potabile: cosa aspettarsi

L’importo massimo delle spese, sulla base del quale calcolare l’agevolazione prevista, si distingue a seconda che consideriamo:

  • le persone fisiche: 1.000 euro per ciascun immobile;
  • gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali: 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.

L’Agenzia delle Entrate specifica, inoltre, che destinataria di qualsiasi informazione sugli interventi è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea).

Bonus acqua potabile: come ottenerlo

Una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito dovrà documentare le spese sostenute.

Ad ogni modo, qualora si tratti di soggetti privati o di soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con sistemi quali il versamento bancario o postale: sono esclusi i contanti.

Tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo, bisogna inviare all’Agenzia delle Entrate un modello –reperibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate – attestante le spese agevolabili.

Si precisa che “il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.”
 

Bonus acqua potabile: a che fine?

Il fine per il quale è erogato il bonus è quello di “razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica”.

Le novità della Legge di Bilancio 2022 sono davvero tante e – di sicuro – molte di esse costituiscono un incentivo al green.