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Bonus idrico 2022: come ottenerlo e quando richiederlo

Dal 17 febbraio on line la piattaforma per chiedere il rimborso.
Bonus idrico
Bonus idrico

A partire dalle ore 12.00 del 17 febbraio 2022 sarà possibile richiedere sull’apposita piattaforma on line mite.gov.it il bonus idrico.

Il Decreto attuativo del cosiddetto “Bonus idrico” del Ministero della Transizione Ecologica è stato approvato il 27 settembre 2021 (Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 254 del 23 ottobre 2021), e individua i soggetti beneficiari e definisce i criteri per l’ammissione all’agevolazione prevista dalla Legge di Bilancio 2021 (per approfondire "Devi cambiare rubinetti e sanitari? Scopri come con il bonus idrico, 1.000 euro per ogni intervento").

Il bonus idrico, finalizzato a perseguire il risparmio delle risorse idriche, è un rimborso, riconosciuto, nel limite massimo di euro 1.000,00 per ciascun beneficiario, per le spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, per gli interventi di efficientamento idrico.

Detto bonus è attivo anche per le spese sostenute nel 2022. Ne possono usufruire persone fisiche, imprese, professionisti ed enti non commerciali, per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio di acqua potabile.

Ma vediamo nel dettaglio chi sono o beneficiari e come si richiede il bonus.

 

Chi può richiedere il bonus idrico?

Possono beneficiare del bonus idrico:

- le persone fisiche maggiorenni residenti in Italia;

- titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale;

- di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliariQuesti debbono aver effettuato nel corso dell’anno 2021 interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria.

La domanda può essere presentata per un solo immobile e per una sola volta e da un solo cointestatario/titolare di diritto reale o personale di godimento.

Il bonus non è cumulabile con altre agevolazioni di natura fiscale relative alla fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni.

Il bonus idrico non costituisce reddito per chi lo ottiene e non viene considerato ai fini ISEE.

 

Bonus idrico: quali interventi sono ammessi?

In particolare, è possibile richiedere l’ottenimento del bonus per le seguenti spese:

• la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;

• la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. Anche di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Quali interventi sono ammessi con il bonu idrico

Le spese ammissibili devono ritenersi comprensive di IVA, come da fattura, o altro documento commerciale per i soggetti non tenuti ad emettere fattura, trasmessa tramite la piattaforma.

La determinazione dell’aliquota IVA compete al fornitore, ovvero al soggetto che emette la fattura in base alla tipologia di oggetto dell’acquisto o di servizio erogato.

 

Bonus idrico: come ottenere il rimborso

Da giovedì 17 febbraio, alle ore 12 sarà possibile richiedere il rimborso. L’inserimento di dati ed allegati dovrà essere completato entro 30 minuti.

Nelle tre ore successive all’invio positivo della domanda sarà possibile eventualmente rettificare i dati ed i documenti già inseriti.

Per ottenere il rimborso, i beneficiari dovranno, quindi, presentare l’istanza registrandosi sull’applicazione web “Piattaforma bonus idrico” accessibile, previa autenticazione, dal sito del Ministero della transizione ecologica.

Le istanze di rimborso, correttamente compilate e corredate dalla necessaria documentazione, sono ammesse fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

Il rimborso verrà escluso ove la richiesta risulti incompleta di informazioni e/o degli allegati richiesti.

È, inoltre, possibile richiedere tutte le informazioni al numero 800090545, call center messo a disposizione dal Ministero della Transizione Ecologica.

 

Bonus idrico: procedura di registrazione e compilazione della domanda

Prima di tutto, per richiedere il contributo il beneficiario dovrà accedere all’applicazione dal link bonusidricomite.it.

Richiesta bonus idrico immagine presente sul sito "Ministero della Transizione Ecologica"

È possibile accedere alla piattaforma tramite credenziali SPID (livello di sicurezza 2) ovvero tramite carta d’identità elettronica.

Per accedere alla richiesta bisognerà cliccare sul tasto “Accedi/registrati” e selezionare il proprio gestore SPID.

Richiesta bonus idrico con SPID . Immagine presente sul sito "Ministero della Transizione Ecologica"

Dopo l’accesso al sito, il beneficiario dovrà fornire le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione, vale a dire:

nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;

importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;

quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;

specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;

identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;

dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;

coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;

indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);

attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario degli estremi del contratto da cui trae titolo;

attestazione di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;

copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla “Piattaforma”.

Per iniziare la procedura, l’utente dovrà cliccare sul bottone “Richiedi rimborso”.

 

Cause di rigetto o esclusione dalla richiesta del bonus idrico

Il rimborso è escluso:

- ove la richiesta risulti errata nella compilazione, incompleta di informazioni e/o degli allegati;

- ove a seguito dei controlli si riscontrino irregolarità rispetto a quanto dichiarato;

- esaurimento delle risorse stanziate.