Il GPDP esprime parere positivo per la banca dati centralizzata per la lotta al riciclaggio
Sommario
1. Scenari futuri: un banca dati centralizzata anti-money laundering
2. Le novità per i professionisti
Scenari futuri: un banca dati centralizzata anti-money laundering
La principale innovazione del testo sottoposto al parere del Garante concerne la limitazione dell’oggetto della banca dati.
Accogliendo una delle soluzioni ipotizzate dall’Autorità, infatti, la categoria delle informazioni da conservare nelle istituende banche dati è stata limitata ai soli dati di cui all’articolo 31 del D.Lgs. 21 novembre 2007, n. 231, per i quali già vige, in capo ai soggetti obbligati, una prescrizione di conservazione decennale.
Circoscrivendo l’oggetto della conservazione in banca dati non si determina un obbligo di conservazione diverso per contenuto né per termine, indubbiamente migliorando la proposta iniziale sotto il profilo della proporzionalità.
Le novità per i professionisti
Le modifiche proposte si rendono necessarie al fine di un migliore coordinamento sistematico con la previsione dell’esclusione dei professionisti dal novero dei soggetti legittimati all’accesso alla banca dati, dalla quale tuttavia gli stessi possono ricevere l’avviso di rischiosità dell’operazione.
La facoltà di accesso non comporta l’accesso all’intera banca dati ma soltanto la possibilità di ricevere l’avviso.