Il pasticcere
Di primo mattino, nei corridoi della Corte di appello, lo vedi aggirarsi con vassoi di paste e cartoni plastificati di latticini.
Entra nelle cancellerie con fare da padrone.
Si intrattiene con giudici riottosi e sciorina di vittorie in Cassazione.
Tra i colleghi ha pessima fama ma riceve pacche e saluti insinceri.
Una volta ero in cancelleria per depositare un atto, improvvisamente senza bussare entrò e lanciò una carta sul tavolo della cancelliera.
Mi girai e guardandolo negli occhi lo fulminai: “Nessuno da piccolo ti ha insegnato l’educazione”.
Il pasticcere riprese la sua carta ed uscì … per una volta silenzioso.