L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, UN ALLEATO PER IL RILANCIO DEI NURAGHI
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE, UN ALLEATO PER IL RILANCIO DEI NURAGHI
Un capitolo di storia misterioso, poco frequentato dai libri di scuola, dimenticato per molto tempo dalla grande divulgazione storica e mediatica. Ora però qualcosa per i nuraghi sardi sta cambiando. Questi monumenti attirano e incuriosiscono sempre di più.
Di recente a Parigi è stato presentato un documentario che invita a riscoprire la Sardegna e il Mediterraneo durante l'età del bronzo e del ferro, tra il 1800 e l'800 a.C., sulla base delle nuove tecnologie, dei nuovi scavi e delle nuove impostazioni delle ricerche. E in Sardegna l’Associazione La Sardegna verso l’Unesco sta portando avanti un lavoro di divulgazione capillare e continuo per perorare la causa dell’ingresso del patrimonio nuragico nella lista dei beni patrimonio dell’umanità.
Di fronte all’incedere della tecnologia c’è una domanda che chi ha a cuore il rilancio dei nuraghi si è posto: può l’Intelligenza Artificiale diventare un alleato per penetrare i misteri che ancora circondano l’antica civiltà nuragica? Questo strumento oggi è sempre più utilizzato come prezioso alleato per la gestione, la tutela, la salvaguardia e la conservazione del patrimonio archeologico, ma anche per la messa a sistema delle informazioni e delle scoperte più recenti. L’Associazione La Sardegna verso l’Unesco è decisa promuovere e sperimentare l’IA all’interno di una azione di rilancio a tutto campo che punta a rafforzare il racconto di questa cultura millenaria e a creare una sorta di nuovo “brand Sardegna” che aiuti l’isola ad attirare turismo 12 mesi l’anno con ricadute economiche su tutte le filiere.
Un lavoro di “presentazione” al mondo dei nuraghi che passa attraverso il coinvolgimento della comunità scientifica, come è avvenuto con la conferenza internazionale “Civiltà nuragica e Intelligenza Artificiale: dalle pietre alle reti neurali” organizzata a Cagliari. Un appuntamento nel quale è stato presentato il progetto de La Sardegna verso l’Unesco “EIA”, Ecosistema Innovativo sull’Archeologia Protostorica, che nella fase in corso mette a sistema il lavoro del CRENOS, in collaborazione con GLAB dell'Università di Cagliari e CRS4 e punta alla progettazione di un centro internazionale per la valorizzazione dei monumenti nuragici, anche attraverso le tecnologie più innovative. L’obiettivo? Esplorare il passato millenario della Sardegna, avvicinare le nuove generazioni alla sua storia più lontana e profonda, ma anche sfruttare l’Intelligenza Artificiale per approfondire la vita quotidiana e il patrimonio culturale e architettonico dell’antica civiltà nuragica.
Una azione di ricerca e di rilancio che vuole legare la riqualificazione di ciò che è antichissimo, ovvero il patrimonio nuragico, a tecnologie d’avanguardia. “La conferenza internazionale rappresenta uno dei momenti più importanti della vita dell’Associazione ‘la Sardegna verso l’Unesco’ – spiega Pierpaolo Vargiu, Presidente dell’Associazione - In questa edizione, la seconda dopo quella dello scorso anno, abbiamo voluto legare il tema dell’Intelligenza artificiale alla civiltà nuragica dando vita a un esperimento unico nel suo genere. Grazie alla collaborazione e agli applicativi che esperti provenienti da tutto il mondo hanno presentato – conclude Vargiu - sarà possibile comprendere meglio le potenzialità dell’antica civiltà sarda per lo sviluppo futuro e la crescita economica della Sardegna, grazie anche alle nuove sfide legate all’innovazione”.
L’iniziativa punta a mettere a sistema le energie e le competenze universitarie e istituzionali della Regione e a convogliarle verso l’obiettivo della conquista di una nuova centralità per questa civiltà su cui c’è ancora molto da scoprire e da raccontare. Una civiltà che oltre a essere portatrice di conoscenze ingegneristiche paragonabili solo a quelle dell’Antico Egitto rappresenta l’identità profonda e dimenticata della Sardegna.