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Minoranze in Belgio e in Olanda

Minoranze
Minoranze

Abstract

La “Carta europea delle lingue regionali o minoritarie”, conclusa a Strasbourg il 5.11.1992 e ratificata da alcuni Stati europei, ha avuto attuazione, almeno parziale, in alcuni di questi Stati. Vediamo, quanto è avvenuto, in proposito, in Belgio e in Olanda.

 

Indice:

1. Belgio

1.1 La “Communautè germanophone”

1.2 “Ostbelgien”

1.3 Competenze

2. Olanda

2.1 Sono tre le lingue riconosciute

2.2 Il “Frysk”

2.3 Lingua di insegnamento

2.4 Il “Frysk” fuori dal “Fryslân”

2.5 L’Accordo tra Olanda e la Provincia del “Fryslân”

 

1. Belgio

1.1 La “Communautè germanophone”

Le regioni confinarie sono spesso caratterizzate dal fatto, che nelle stesse sono insediate minoranze. Questo vale anche per il Belgio; con una particolarità, però: il Regno del Belgio, sin dalla sua fondazione (1830), ha visto la convivenza, sul proprio territorio, di due, numerose comunità (“Communautés”), di quella francese e di quella fiamminga nonché della “Communautè germanophone”, detta anche “Deutschssprachige Gemeinschaft”, d’ora in avanti indicata con l’abbreviazione “D.G.”

Il Belgio, originariamente uno Stato con un ordinamento centralistico (comparabile a quello francese), a seguito di alcune riforme, è diventato, nel 1993, uno Stato federale, come risulta dall’articolo 1 della Costituzione belga, Stato, che comprende le tre predette “Communautés” e quella costituita dalla capitale Bruxelles (fr.) – Brussel (nl.). Oltre alle “Communautés”, vi sono le regioni.

 

1.2 “Ostbelgien”

La DG è insediata nell’est del Belgio e questo territorio (di circa 853 km2) fa parte dello Stato federale belga in qualità di membro dello stesso. La denominazione ufficiale della DG, è, sin dal 2017, “Ostbelgien” e sul suo territorio vivono circa 78.000 persone, che parlano – prevalentemente - una lingua diversa dal francese e dal fiammingo. Costituiscono lo 0.7% della popolazione complessiva (che è di circa 11.400.000). È da notare, che la lingua tedesca è, accanto al fiammingo e al francese, una delle tre lingue ufficiali del Belgio.

“Ostbelgien”, che comprende 9 Comuni, ha un proprio parlamento, composto da 25 deputati e un proprio governo, composto da 4 ministri. Il parlamento viene eletto – direttamente dalla DG – ogni 5 anni. La sede del parlamento è a Eupen (una città con circa 19.000 abitanti).

 

1.3 Competenze

La DG ha competenze – legislative e amministrative – proprie in materia di cultura, istruzione, sport, media, turismo, assistenza sociale, tutela del paesaggio, lavoro, ordinamento urbanistico e, in parte, nel campo energetico nonché sanitario.

I provvedimenti legislativi vengono denominati “Dekrete”, mentre il potere esecutivo, è la “Gubernative”.

L’insegnamento viene impartito in parte in lingua francese (questo riguarda, in particolare, le scuole di specializzazione). Nella scuola secondaria è poi obbligatorio l’insegnamento anche dell’inglese (quale seconda lingua straniera).

“Ostbelgien” ha un’“Autonome Hochschule” con sede a Eupen (con indirizzo pedagogico e infermieristico).

Sul territorio della DG, come pure su quelli degli altri tre “Sprachgebiete”, la lingua è “Amts- und Gerichtssprache” (lingua da usare nei rapporti con gli uffici pubblici e dinanzi all’autorità giudiziaria). A proposito degli “Sprachgebiete”, va osservato, che per la modifica (o comunque per la rettifica) dei confini degli stessi (articolo 4, comma 3, della Costituzione del Belgio), è necessaria la maggioranza qualificata in entrambi i “rami” del parlamento. Le votazioni devono avvenire “jeweils getrennt nach “Sprachgruppen”.

La minoranza dell’Ostbelgien ha un proprio quotidiano e due giornali a pubblicazione settimanale. Vari sono i programmi radiotelevisivi.

 

2. Olanda

2.1 Sono tre le lingue riconosciute

A seguito della ratifica della “Charte des langues régionales et minoritaires” del Consiglio d’Europa (1992), il parlamento dell’Olanda ha riconosciuto – quali lingue delle minoranze – il “Frysk”, lo “Yiddisch” e la lingua dei “Rom”, vale a dire, la lingua dei Frisoni, una lingua ebraica formatasi in Europa e la lingua parlata dai “Roma”. Tuttavia, soltanto per il “Frysk” sono state emanate anche nome di attuazione.

 

2.2 Il “Frysk”

Il “Frysk” è una lingua, che viene parlata nel nord della provincia denominata “Fryslân”. L’Olanda ha provveduto a inserire, nella propria legislazione, norme atte a consentire l’uso di questa lingua nell’ambito dell’istruzione, degli enti locali, della cultura e in altri settori della vita pubblica. Tra Stato e la Provincia Fryslân, è stato concluso un accordo (di cui parleremo più avanti) e nel quale sono stati recepiti anche parti di accordi conclusi in precedenza tra le stesse parti contraenti.

A proposito della lingua parlata nella Provincia Fryslân, va premesso, che si tratta di una lingua, che si è venuta a formare nel secolo 19.mo (nel senso che è diventata lingua scritta, attingendo da vari dialetti locali, tramandati soltanto oralmente).

 

2.3 Lingua di insegnamento

Nel 1907, l’amministrazione aveva stanziato, per la prima volta, contributi per l’insegnamento del “Frysk”, che, però, poteva essere impartito soltanto al di fuori dell’orario scolastico.

Iniziavano ad avere luogo anche funzioni religiose nella suddetta lingua. A decorrere dal 1937, il “Frysk” è diventato materia di insegnamento complementare e nel 1938, era stata fondata la “Fryske Akademy”.

Nel 1955 l’Olanda ha consentito che “Frysk” diventasse lingua di insegnamento. Un anno dopo, un’apposita legge consentiva l’uso della lingua “Frysk” nelle trattazioni orali dinanzi all’autorità giudiziaria. Soltanto a decorrere dal 1995, è stato consentito anche il deposito di atti (scritti) in “Frysk” presso gli uffici giudiziari del Fryslân.

Dal 1997 tutti gli atti dello stato civile vengono redatti nella lingua olandese e in quella “Frysk”.

Ormai anche atti notarili (riguardanti fondazioni e associazioni), possono essere redatti in “Frysk” e questa lingua è cosí diventata la seconda lingua (ufficiale) dello Stato.

All’inizio degli anni Cinquanta, la “Fryske Akademy” ha provveduto a “unificare” le varie forme dialettali del “Frysk”, dando luogo a un’“einheitlichen friesischen Rechtschreibung”, formalmente riconosciuta – nel 1980 – dal parlamento olandese.

La maggior parte dei “Frysk” vive nella provincia denominata Fryslân, che ha 640.000 abitanti. Il 75 % di essi parla correntemente questo idioma. Circa 120.000 persone hanno imparato il “Frysk” quale seconda lingua.

 

2.4 Il “Frysk” fuori dal “Fryslân”

Il “Frysk” viene parlato anche fuori dai confini del “Fryslân” (da circa 30.000 perone).

Presso l’università di Gronningen, anche il “Frysk” è lingua di insegnamento, mentre presso quelle di Amsterdam e di Leidse, possono essere frequentati corsi in “Frysk”; questa lingua costituisce pure materia complementare di insegnamento.

Leeuwarden è sede (sin dal 1938) della “Fryske Akademy” e in questa città è un istituto magistrale (“Hogeschool”), presso il quale avviene la formazione degli insegnati della scuola primaria e secondaria.

In tutta la provincia del “Fryslân”, l’insegnamento del “Frysk” è obbligatorio (accanto alla lingua olandese); anche nelle scuole secondarie. Dal 2013, a queste due lingue di insegnamento, si è aggiunto l’apprendimento anche della lingua inglese.

 

2.5 L’Accordo tra Olanda e la Provincia del “Fryslân”

Sopra abbiamo accennato all’accordo (“Convenant”) concluso tra l’Olanda (Stato centrale) e la provincia del Fryslân nel 2001 e di cui ora riportiamo i punti essenziali (ciò è avvenuto in attuazione degli impegni assunti dall’Olanda con la ratifica della “Carta europea delle lingue regionali o minoritarie” (si vedano, in particolare, gli articoli 7, 8 e 10)).

Il Governo centrale – d’ora in avanti - verrà indicato con l’abbreviazione C. g. (Central government) e la provincia del “Fryslân” con l’abbreviazione P. Fry.

Le Parti hanno convenuto:

  1. di assicurare, che tutti i documenti ufficiali nella provincia del Fryslân, verranno redatti in “Frysk”;
  2. il G. g. rispetterà la P. Fry. quale unità amministrativa e terrà conto di ciò nella propria attività istituzionale;
  3. nella predisposizione di disegni di legge, il C. g. , al fine di attuare i principi sanciti dall’”European Charter”, terrà conto del fatto, che negli istituti prescolastici (asili), viene usata la lingua “Frysk”. Il C. g. collaborerà con la P. Fry. per l’attuazione, nel modo migliore, di questa clausola. Vi saranno modifiche della vigente legislazione nazionale, in attuazione dell’”European Charter”, ratificato dall’Olanda;
  4. il C. g., in sede di ogni riforma della legislazione concernente la scuola secondaria di 1° grado, farà sí, che possano essere conseguiti gli obiettivi delineati nella relazione (del 1999) dell’Ispettorato dell’Istruzione con riferimento all’uso della lingua “Frysk”;
  5. il C. g. e la Provincia del Fryslân, incoraggeranno lo sviluppo degli scambi (annuali) di alunni con Stati europei (nei quali abitano minoranze linguistiche), adottando modifiche ai programmi scolastici e mettendo a disposizione i necessari materiali;
  6. il C. g. assicurerà, che saranno tenuti corsi per gli insegnanti della scuola primaria; idem per quanto concerne gli insegnanti della scuola secondaria; verranno messe a disposizione dal C. g. le necessarie strutture logistiche e i materiali per l’insegnamento “bilingual” e “multilingual”;
  7. C. g. e la P. Fry. incoraggeranno contatti più stretti tra università in Europa, con insegnamento di lingue regionali o di minoranze; a tal fine verranno elaborati e sviluppati appositi programmi e messi a disposizione i necessari materiali;
  8. la P. Fry. , durante i prossimi anni, indicherà al C. g., concretamente, le leggi, nelle quali l’espressione “the Dutch language” potrà essere sostituita con quella “the Dutch and Frisian languages”;
  9. C. g. e P. Fry. collaboreranno nei prossimi anni, affinchè le municipalità della provincia del Fryslân, potranno adottare una regolamentazione propria concernente l’uso del “Fryske” in questa provincia;
  10.  tenuto conto del fatto, che il “Fryske” è la seconda lingua ufficiale dello Stato, il C. g. assicurerà all’“OmropFryslân – TV”, fondi sufficienti per consentire l’irradiazione di programmi a diffusione sull’intero territorio provinciale; il programma televisivo di 37 ore, per la scuola superiore di 1° grado, sarà irradiato dalla “Netherlands Broadcasting Foundation (NOS)” sull’intero territorio nazionale. Le spese saranno sostenute dalla “NOS”. Le produzioni di film in lingua “Frysk” otterranno sussidi da parte del “Dutch Film Fund”;
  11.  il C. g. provvederà a esaminare eventuali ostacoli, che potranno presentarsi nell’uso della lingua “Frysk” nei settori della vita sociale ed economica. Provvederà a ogni modifica legislativa a tal fine necessaria;
  12.  non è proibito l’uso della lingua “Frysk” su marchi di fabbrica e nelle istruzioni d’uso di prodotti. Anche a tal fine, il C. g. provvederà ad attuare le necessarie modifiche legislative;
  13. i rapporti e le relazioni annuali riguardanti istituzioni di assistenza sociale, al cui finanziamento partecipano il C. g. e la P. Fry., conterranno anche informazioni “on the position of the Frisian language”.