MONTE (DE), HIERONYMUS - PUTEO (DE), IACOBUS: Tractatus de finibus regendis civitatum
Tractatus de finibus regendis civitatum, castrorum, ac predio rum, tam urbano rum, quam rusticorum.
Venetiis ex Unitorum Societate 1585.
Due parti (con frontespizi autonomi) in un volume di cm. 20,5, cc. (28) 108; 24 [titolo: Allegationes celeberrimorum doctissimorumque iurisconsultorum, Iacobi de Puteo pro communitate terrae Valentiae]. Bei marchi tip. ai frontespizi, graziosi finalini e alcuni capilettera ornati.
Ottima legatura coeva in piena perg. molle con titoli ms. al dorso. Segno di tarlo (nella seconda metà del volume, ma lontano dal testo) al margine esterno, trascurabili e sporadiche fioriture. Esemplare peraltro fresco e ben conservato.
Girolamo Monti (?-1522), giureconsulto nativo di Brescia, fu protonotario apostolico. Giacomo Dal Pozzo (?-1464), giureconsulto alessandrino, fu professore di diritto presso l’Università di Pavia. Questo importante trattato di taglio giuspubblicistico dedicato ai confini ebbe grande autorevolezza nel Cinquecento. “Ancora alla metà del XVI secolo, quando viene pubblicato uno dei principali lavori sui confini, cioè il Tractatus de finibus di Girolamo del Monte, ci si può facilmente accorgere come l’idea di confine sia legata non solo a quella di territorio, ma anche all’esercizio di facoltà, prerogative, diritti che pur potendo avere un’incidenza territoriale passano attraverso comunità, corpi sociali, singoli individui. È l’idea medievale di iurisdictio più che quella moderna di sovranità che va regolata nelle forme del suo dispiegamento. E la sua regolazione avviene attraverso l’uso di un registro concettuale tutto medievale” (Paolo Marchetti, I giuristi e i confini. L’elaborazione giuridica della nozione di confine tra medioevo ed età moderna, 2003).
Cfr. Iccu; Sapori menziona altre edizioni. (S117)
[Volume segnalato sul sito www.libriantichionline.com - catalogo 10, marzo 2011]
Tractatus de finibus regendis civitatum, castrorum, ac predio rum, tam urbano rum, quam rusticorum.
Venetiis ex Unitorum Societate 1585.
Due parti (con frontespizi autonomi) in un volume di cm. 20,5, cc. (28) 108; 24 [titolo: Allegationes celeberrimorum doctissimorumque iurisconsultorum, Iacobi de Puteo pro communitate terrae Valentiae]. Bei marchi tip. ai frontespizi, graziosi finalini e alcuni capilettera ornati.
Ottima legatura coeva in piena perg. molle con titoli ms. al dorso. Segno di tarlo (nella seconda metà del volume, ma lontano dal testo) al margine esterno, trascurabili e sporadiche fioriture. Esemplare peraltro fresco e ben conservato.
Girolamo Monti (?-1522), giureconsulto nativo di Brescia, fu protonotario apostolico. Giacomo Dal Pozzo (?-1464), giureconsulto alessandrino, fu professore di diritto presso l’Università di Pavia. Questo importante trattato di taglio giuspubblicistico dedicato ai confini ebbe grande autorevolezza nel Cinquecento. “Ancora alla metà del XVI secolo, quando viene pubblicato uno dei principali lavori sui confini, cioè il Tractatus de finibus di Girolamo del Monte, ci si può facilmente accorgere come l’idea di confine sia legata non solo a quella di territorio, ma anche all’esercizio di facoltà, prerogative, diritti che pur potendo avere un’incidenza territoriale passano attraverso comunità, corpi sociali, singoli individui. È l’idea medievale di iurisdictio più che quella moderna di sovranità che va regolata nelle forme del suo dispiegamento. E la sua regolazione avviene attraverso l’uso di un registro concettuale tutto medievale” (Paolo Marchetti, I giuristi e i confini. L’elaborazione giuridica della nozione di confine tra medioevo ed età moderna, 2003).
Cfr. Iccu; Sapori menziona altre edizioni. (S117)
[Volume segnalato sul sito www.libriantichionline.com - catalogo 10, marzo 2011]