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Recidiva di adulti e di minorenni

Mare
Ph. Stefania Fiorenza / Mare

Abstract

Qual è la pena atta a prevenire o a ridurre la recidiva di adulti e di minorenni? Quali sono i reati più frequentemente commessi dai recidivi?

 

La pena detentiva è ancora zeitgemäß? È più nociva”, che utile?

“L’esecuzione della pena detentiva ha lo scopo di rendere il detenuto capace, per il futuro, di condurre la vita senza commettere ulteriori reati”. Questo lo dispone il § 2, parte 1^, delloStrafvollzugsgesetz” della RFT, che può essere assimilato all’Ordinamento penitenziario (L. 354/1975).

Ma la detenzione è una modalità di esecuzione della pena “al passo con i nostri tempi e, soprattutto, produce gli effetti, che il legislatore si è proposto e che – tuttora - si propone? C’è chi dubita della Sinnhaftigkeit” della pena detentiva e, soprattutto, dell’efficacia della stessa, nonché della funzione rieducativa, che figura in molte Costituzioni di Stati europei come fine dell’”Haftstrafe”, accanto a quello della prevenzione speciale.

Viene messa in discussione, per lo più, la sensatezza” dell’esecuzione di pene detentive brevi (della durata fino a un anno - un anno e mezzo) e della pena detentiva eseguita nei confronti di minori.

Quale fine rieducativo è da attendersi, se fino a 8 persone sono stipate in una cella e se le visite di familiari e conoscenti, sono ridotte a mezz’ora la settimana, se i detenuti non hanno possibilità di lavorare (ovviamente in stabilimenti sotto sorveglianza della Polizia penitenziaria)? Le condizioni di espiazione dell’“Haftstrafe” “deresponsabilizzano i reclusi in modo tale, che – per gli stessi - diventa difficile, “orientarsi” una volta rimessi in libertà.

Non sarebbe “sinnvoller”, porre laccento più sul risarcimento del danno causato dal reato commesso, che sullo scopo punitivo della pena, pur sempre necessario, ma non quale fine quasi unico o, comunque, largamente prevalente dell’“Haftvollziehung”?

Non sarebbe il caso, di far sí, che tutti i detenuti possano (in Austria, peraltro, devono) svolgere unattività lavorativa, consentendo agli stessi, in tal modo, a provvedere al risarcimento dei danni (almeno parziale) in favore della p.l.? Si dovrebbe ricorrere maggiormente alle pene cosiddette alternative – se la sanzione detentiva è di breve durata – quali il lavoro socialmente utile, la semidentenzione e la detenzione domiciliare. Per esempio, in Austria, più del 50% dei detenuti in “Strafhaft”, attualmente, espia una pena inferiore a 3 anni.

 Agli inizi degli anni Ottanta, due noti sociologhi (Pilgram e Steinert), hanno destato scalpore con l’affermazione, che il carcere, è unwirksam, schädlich und kostspielig” (inefficace, nocivo e costoso).

Le condizioni, in cui sono eseguite le pene detentive, favoriscono la recidiva?

Prima di tentare di dare una risposta a questo quesito, appare opportuno, dare uno sguardo ad alcuni dati statistici, recenti e non.

 

RFT: chi torna in carcere e a che distanza temporale?

Circa un terzo dei detenuti nella RFT, una volta rilasciati dal carcere, commette nuovo reato entro tre anni dall’avvenuta espiazione della pena; entro sei anni, il 44% ed entro nove anni, il 48%.

La percentuale dei recidivi è superiore per coloro, che sono stati condannati a pena detentiva, rispetto a quelli, che sono stati sanzionati in altro modo (per esempio, con la pena della multa, del lavoro socialmente utile); parimenti, il tasso di recidiva, è minore, per coloro, che hanno beneficiato della sospensione condizionale della pena.

Un dato statistico, che colpisce particolarmente, è che la percentuale di recidiva dei minorenni, è del 40% entro tre anni (mentre adulti di età superiore ai 60 anni, diventano “rückfällig” soltanto nel 15%).

Ovviamente, la “Rückfallsquote aumenta con il numero dei precedenti penali.

Per quanto concerne la recidiva specifica, è stato constatato, che il 50% circa dei condannati per rapina (nella RFT), torna in carcere, mentre questa percentuale è del 20% dei condannati per omicidio colposo, commesso in occasione della circolazione stradale. I rapinatori, weisen eine hohe Deliktspezifizität auf”.

Scarso effetto deterrente hanno avuto le pene detentive per i minorenni, ai quali è stata applicata la custodia cautelare, seguita poi dall’espiazione della pena. Il 30% circa di coloro, che sono stati dimessi dal carcere, ha delinquito di nuovo; il 26% di quelli, che hanno beneficiato della sospensione condizionale della pena. La recidiva dei minori condannati già a 14 o 15 anni, è superiore a quella di coloro, che sono incorsi nei rigori della legge penale dopo i 15 anni.

In proposito viene ricordato l’assunto di un noto penalista (Fr. v. Liszt (1851 – 1919)), secondo il quale, la “strafrechtliche Intervention fördert di kriminelle Karriere”.

 

Gravità della pena e recidiva

Dati statistici, anche recenti, sembrano supportare la tesi di questo penalista, nel senso che, più aumenta la gravità (e l’incisività) della sanzione inflitta, più è probabile una nuova condanna; vi è quindi una proporzionalità diretta.

Sopra abbiamo messo in evidenza, che la recidiva di minorenni carcerati, è superiore a quella di coloro, che hanno beneficiato della sospensione condizionale della pena. È stato constatato, che, più il tipo di sanzione inflitta è grave, più gli effetti di prevenzione speciale sono minori; inoltre, che, più gli stessi sono di ostacolo alla risocializzazione.

 

Svizzera: minorenni recidivi anche a seguito di mera Übertretung

In Svizzera è considerato “Rückfalltäter” (recidivo), la persona che, dopo lanno, in cui è avvenuta la condanna o l’anno successivo al rilascio dal carcere – è stata nuovamente condannata entro un triennio. Nel 2020, circa il 38% di coloro, che erano nati nel 1966 e negli anni successivi, sono già stati condannati una volta. Di questi, il 51% ha subito poi una terza condanna.

Piuttosto elevato, è il numero di coloro, che hanno subito condanna/e per commercio di sostanze stupefacenti; elevata, è la quota di recidiva anche tra i minorenni.

Gli adulti sono considerati recidivi, se in precedenza hanno subito una condanna per un Vergehen o per un Verbrechen”; i minorenni, invece, anche se la “Vorverurteilung” è avvenuta per un’“Übertretung (il che sembra in controtendenza con quanto avviene in alcuni Stati confinanti con la Svizzera).

Vediamo qualche altro dato statistico relativo agli ultimi anni:

Adulti: Recidivi dopo sentenza di condanna: il 17,2%; dopo l’avvenuta espiazione della pena: il 35, 2%. Minorenni: il 31%.

In Svizzera, ultimamente, è stata analizzata la recidiva degli adulti rilasciati dal carcere nel triennio precedente l’analisi. È stato rilevato, che la percentuale di recidiva dipende - in gran parte – dalla “Vortat e dalla specie della stessa.

Nei casi di “Diebstahl ohne Gewaltanwendung” (furto commesso senza uso di violenza) dopo l’avvenuta condanna, il 32% ha subito nuova condanna; la recidiva specifica, è stata del 27%. La recidiva specifica è stata constatata nel 30% dei reati di commercio di sostanze stupefacenti; quella generica, nel 24%.

Reati di violenza: recidiva generica: 20%; specifica: 9%.

Di coloro, che nel 2014, avevano terminato lespiazione di pena, entro tre anni, è stato condannato il 45,3%; di essi, il 18,6% ha dovuto espiare poi nuovamente pena detentiva.

 

Austria: pochi i recidivi, ai quali è stata inflitta teilbedingte Strafe (pena sospesa soltanto per una parte)

E passiamo all’Austria, nella quale circa il 30% dei condannati, che hanno espiato pena detentiva, delinquono nuovamente entro 4 anni. È da notare, che la percentuale dei recidivi, è superiore nel primo biennio rispetto il secondo.

La maggior parte delle recidive riguarda reati puniti dalla legge sugli stupefacenti, contro la libertà personale e casi di resistenza al pubblico ufficiale.

Anche in Austria, è stata riscontrata – negli ultimi anni – la più alta recidiva tra coloro, che erano stati condannati a pena senza concessione del beneficio della sospensione condizionale.

Secondo l’ultima statistica pubblicata dal “Bundeskriminalamt” austriaco, nel 2020, sono state condannate 11.189 persone con un solo precedente penale, 3.649 con due o tre precedenti penali, 4.146 con 4 o più condanne precedenti.

4.230 persone erano già state condannate a pena detentiva; di esse, 2.949 a pena detentiva superiore a sei mesi.

La “Wiederverurteilungsquote” (percentuale dei recidivi) è stata, complessivamente, pari al 32%; di essi, il 34% ha commesso nuovo reato il 1° anno successivo alla condanna, il 32,4% entro il 2° anno, il 20,0% entro il 3° anno e il 12,8% entro il 4° anno.

Per quanto concerne la pena inflitta in precedenza, a 3.045 condannati era stata comminata pena con il beneficio della sospensione condizionale, a 676 teilbedingte Strafe” (sospensione parziale), a 1.734 pena senza sospensione condizionale.

Dei recidivi, 1100 sono stati condannati per lesioni personali volontarie e 237 per lesioni personali volontarie aggravate.

I recidivi per reati contro il patrimonio, sono stati 3.328; di essi, hanno commesso nuovo reato, il 38,3% durante l’anno successivo alla 1^ condanna, il 30,3 % durante il 2° anno, il 19,8% durante il 3° anno e l’11,6% durante il 4° anno.

 Le condanne per reati a sfondo sessuale, nel 2020, sono state complessivamente 528441 di queste “Straftaten” (il 65,2%), sono state commesse da persone incensurate. Soltanto 87 da pregiudicati (il 16,5%). La “Wiederverurteilung” è avvenuta nel 1° anno successivo alla 1^ condanna (42,9%); poi abbiamo le seguenti percentuali: 2° anno: 14,3%; 3° anno: 21,4%; 4° anno: 21,2%.

Condanne complessive per violazione della normativa in materia di sostanze stupefacenti: 3.535; di persone incensurate: 2.256 (63,8%). Condannati con precedenti penali: 1.279 (36,2%). Recidivi il 1° anno successivo alla 1^ condanna; il 34,9%; il 2° anno: 31,3%; il anno: 19,8; il 4° anno: 14,1%.

Rapine: il 54,3% degli autori di questi reati era incensurato; il 45,7% aveva precedenti penali. Nuovo reato dopo il primo anno della condanna: nel 38,5%; secondo reato: nel 24,2 %; 3° reato nel 25,9%; 4° reato: nell’11,2%.

Quanto ora esposto, legittima – ad avviso dello scrivente – la tesi, che anche la pena detentiva – almeno per quanto concerne gli adulti – adempia la funzione di prevenzione speciale. Fatta eccezione per i reati attinenti alla sfera sessuale, abbiamo costatato, che le percentuali di recidiva, in Austria, diminuiscono, in modo notevole, sia pure dopo la 5^ condanna.

Pertanto, lassunto (vedasi la parte introduttiva di quest’articolo), secondo il quale, la pena detentiva non sarebbe più zeitgemäß”, non appare condivisibile, anche se va detto, che modifiche – o, meglio, riforme - in sede di “Strafvollzug” (esecuzione della pena), si appaleserebbero necessarie (o almeno opportune); potrebbe, forse, essere diminuito il numero delle recidive reiterate, di cui sopra abbiamo parlato.

Il legislatore, quindi, sarebbe gefordert (anche in tempi di crisi) e la speranza non deve mai venir meno. Ha scritto Aristofane, in una delle sue opere più note: “Finché ci sono stelle in cielo, vediamo cosa ci resta da fare”.

Inoltre è emerso, che la recidiva dei condannati a teilbedingter Strafe (a pena sospesa soltanto per una parte), è vistosamente inferiore rispetto a coloro, ai quali era stata inflitta pena da scontare o pena con il beneficio della sospensione condizionale. Si può - forse – dire, che, l’aver “sperimentate”, sia pure per un tempo relativamente breve, le condizioni, in cui viene eseguita la pena detentiva, ha fatto sì, che è stato stimolo per astenersi dalla commissione di ulteriori reati.

Altro dato da tenere presente, è il fatto, che la recidiva (per esempio dei condannati per reati contro il patrimonio, per rapina e per violazione della legge sugli stupefacenti), come abbiamo visto, ha un andamento decrescente – notevole – a seguito delle successive condanne.