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Sottrazione di cose di tenue valore in particolari circostanze

Una disamina del paragrafo 141 del Codice Penale austriaco
sottrazione
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Abstract: Non sparare con cannoni ai passeri. Questa sembra essere stata l’intenzione del legislatore del 2009, quando ha disciplinato (paragrafo 141 StGB) la punibilità di questa forma di “criminalità bagattellare” (“Bagatellkriminalität”).

Indice: I. Introduzione II. Il paragrafo 141 StGB prevede un “privilegio”? III. Il tenue valore e i criteri per determinarlo IV. Quando sussiste il bisogno e la ravvisabilità delle altre situazioni elencate nel paragrafo 141 StGB.

 

 

I. Introduzione

Il paragrafo 141, Abs. 1, del Codice penale austriaco punisce, con pena detentiva fino a un mese o con la multa fino a 60 “Tagessätzen”, chiunque, per bisogno, “leggerezza” o per soddisfare un improvviso (mal soppesato) desiderio, sottrae ad altri una cosa di tenue valore, anche se la stessa viene destinata a un terzo; soggiace alla predetta sanzione, se il fatto altrimenti sarebbe punito a titolo di furto, di “Entziehung von Energie” (sottrazione di energia), appropriazione indebita, caccia e pesca a frodo, qualora non sussistano le fattispecie aggravate di cui ai paragrafoparagrafo 129, 131 o 138, Abs. 2 und 3 oppure 140 StGB (CP).

 Con La previsione normativa di cui al citato paragrafo 141 StGB, il legislatore ha voluto sanzionare reati lievi contro il patrimonio, commessi da chi si trova in una delle situazioni (particolari) sopra elencate e per motivi, che non appaiono “gravi”; che sono al limite della “Verzeihbarkeit” o della scusabilità.

C’è chi parla, in proposito, di “Privilegierung geringfügiger Vermögensdelikte” (privilegiare reati tenui contro il patrimonio) e di “untersten Bereich der Vermögenskriminalität”.

La previsione normativa di cui al paragrafo 141 StGB (che ha carattere tassativo – vedasi RS 0094281), è accostabile a quella contenuta nel paragrafo 150 StGB, che contempla il cosiddetto “Notbetrug” (truffa commessa in una situazione di bisogno e con un danno lieve per la p.o.).

Con il paragrafo 141 StGB, il legislatore ha perseguito obiettivi simili (ma non identici) a quelli dei “Gesetzgeber” della RFT e della Svizzera. Il paragrafo 248 a del CP della RFT e il paragrafo 172 ter dello “Strafgesetzbuch” della Svizzera, si orientano – da un alto – maggiormente, al valore (tenue) della cosa sottratta, dall’altro lato, pongono soprattutto limiti alla procedibilità.

 Il paragrafo 141 StGB austriaco, invece, come abbiamo visto sopra, pone l’accento, non tanto sulla tenuità del valore della cosa sottratta, quanto sulla situazione (di bisogno, di “avventatezza”), nella quale si è trovato il soggetto attivo del reato nel momento in cui ha commesso il fatto.

La norma di cui al 141 StGB, è accostabile al paragrafo 191 StPO (CPP) austriaca, che prevede l’“Einstellung wegen Geringfügigkeit” (archiviazione per tenutà del fatto), se sussistono i presupposti indicati in questo pargarafo, il quale, trattandosi di norma più favorevole all’autore del reato, deve trovare applicazione con prevalenza sul paragrafo 141 StGB, qualora non ostino motivi inerenti alla prevenzione speciale e generale.

Quali sono i rapporti tra i paragrafoparagrafo 198 e seguenti StPO austriaca e il paragrafo 141 StGB? I paragrafi 198 e seguenti StPO, per effetto della “Diversion”, consentono di evitare una condanna e a questa normativa viene fatto spesso ricorso nei casi di furti – lievi – in supermercati.

Formalmente il paragrafo 141 StGB prevede un reato autonomo, anche se si tratta, in sostanza, di nient’altro che di una “Privilegierung” di determinati fatti-reato contro il patrimonio, ai quali occorre fare riferimento al fine di ravvisare gli elementi delle relative fattispecie. Ne consegue, che, in caso di condanna per il reato previsto e punito dal paragrafo 141 StGB, in sede di menzione delle norme applicate, viene fatto riferimento al paragrafo 141, Abs. 1 i. V. m. (in Verbindung mit) paragrafo 127 (o 133 o 134 StGB).

 

II. Il paragrafo 141 StGB prevede un “privilegio”?

I motivi che sorreggono la “Privilegierung” di cui sopra sono, sia la tenuità del danno (la “Geringfügigkeit des Schadens”), sia il motivo (particolare), per il quale il reato è stato commesso (la “besondere Motivationslage”). La cosiddetta Privilegierung si estrinseca nel senso che 1) la denominazione del reato (“Entwendung”) è meno “diskriminierend” o meno “disdicevole”, che dir si voglia, 2) la pena edittale è di molto inferiore (rispetto a quella prevista per il furto e per gli altri reati indicati nel paragrafo 141, Abs. 1, StGB, 3) il reato è procedibile soltanto a querela di parte (“mit Ermächtigung”), 4) il fatto non è punibile, se commesso tra parenti entro un certo grado o tra certi affini.

Il paragrafo 141 StGB può trovare applicazione soltanto qualora sussistano tutti gli elementi oggettivi e soggettivi delle fattispecie ivi menzionate (nell’Absatz 1); per esempio, del furto, dell’appropriazione indebita (“wenn di Tat sonst…. wäre”), cioè, dei reati, che sono “entwendungsbegründend”.

 Non applicabile è il paragrafo 141 StGB in caso di danneggiamento (paragrafo 125 StGB); in questo senso vedasi SSt 54/25.

Il paragrafo 141 StGB prevede questo “trattamento (sanzionatorio) di favore”, se l’autore del reato ha sottratto per bisogno, “leggerezza” o per soddisfare un desiderio improvviso. ll concetto di “Sache” (cosa) è da intendersi in senso lato, dato che il comma 1 del paragrafo 141 StGB menziona – quale oggetto del reato – anche l’“Entziehung von Energie” (sottrazione di energia).

 

III. Il valore tenue e i criteri per determinarlo

Quando una cosa ha “geringen Wert”?

Premesso, che il valore di una cosa sottratta va determinato con riferimento al “Wert”, che la stessa ha al momento della commissione del fatto, va osservato che il valore (economico) della cosa, ai fini dell’applicabilità del paragrafo 141 StGB, ha subito, nel corso del tempo, variazioni, anche notevoli, come vedremo, quando faremo riferimento alla giurisprudenza della Corte Suprema (OGH) nella parte conclusiva di quest’articolo.

A decorrere dal 1987, anno di entrata in vigore dello “StRÄG” (“Strafrechtsänderungsgesetz”), l’OGH ha ritenuto, che il paragrafo 141 StGB fosse applicabile, se il valore della cosa, oggetto di “Entwendung”, non fosse stato superiore a 1000 Scellini. Dopo l’introduzione dell’Euro, il “Maximum” era stato determinato, in un primo tempo, in 100 Euro. Attualmente, anche tenuto conto dell’inflazione, nel frattempo intervenuta nonché della cosiddetta sozialen Grundhaltung del Codice penale, la “Geringwertigkeitsgrenze” si è attestata non oltre i 500 Euro.

Ai fini della determinazione della “Geringfügigkeitsgrenze”, l’OGH ha statuito, che, in considerazione della “sozialen Grundhaltung des StGB”, la stessa deve essere valutata in favore, non soltanto del soggetto attivo del reato, ma anche con riferimento alla p.o. (in questo senso vedasi 10 Os 31/85). Vi sono anche decisioni dell’OGH, secondo le quali, la “Geringfügigkeit” dipende “wesentlich” (essenzialmente) da “opferbezogenen Faktoren” (circostanze, che riguardano la “vittima” del reato – 11 Os 130/88).

In ciò, l’Austria si distingue dalla RFT, nella quale la “Geringfügigkeitsgrenze” (di cui al paragrafo 248 a StGB – “Diebstahl und Unterschlagung geringwertiger Sachen”), indipendentemente dalle condizioni della p.o., si aggira, in genere, sui 50 Euro.

In Svizzera, la “Geringwertigkeitsgrenze”, è piu elevata rispetto alla RFT; è venuta ad attestarsi sui 300 CHF; in presenza della stessa, la sottrazione è punibile soltanto a querela di parte.

Ai fini della “Geringwertigkeit”, in Austria, va dunque tenuto conto, in particolare, della situazione economica della “vittima” (“Opfer”) del reato. Se la stessa si trova in precarie condizioni economico-finanziarie, l’OGH ha sentenziato, che anche una cosa (sottratta) del valore superiore a 150 Euro, debba condurre all’inapplicabilità del paragrafo 141 StGB. Nel caso in cui soggetto passivo della “Straftat” è stato un senzatetto, la sottrazione di un indumento del valore di Euro 70, è stata ritenuta preclusiva della “Privilegierung” di cui al paragrafo 141 StGB.

Si parla in proposito, di “opferbedingten Faktoren”, che influiscono notevolmente sulla valutazione della “Geringwertigkeit” di cui al citato paragrafo 141 StGB.

 Qualora siano state commesse più sottrazioni in varie occasioni ed entro breve termine, non si procede a sommare i valori delle cose sottratte, purché ognuna delle cose sottratte, non ecceda il limite di valore costituito dalla “Grenzwertigkeit”. Ma se, per esempio, sono state “operate” 3 sottrazioni da più persone e se il valore di una delle stesse, supera la “Geringwertigkeitsgrenze”, chi ha sottratto quest’ultima cosa, non può beneficiare del “privilegio” di cui al paragrafo 141 StGB e va condannato per furto (o per quell’altro reato contro il patrimonio indicato del paragrafo 141 StGB).

Se, invece, lo stesso autore del reato, in occasione di un unico furto, si è appropriato di più oggetti, è determinante il valore di tutti gli oggetti rubati, con esclusione dell’applicabilità del paragrafo 141 StGB.

Se nella commissione di un reato di cui al paragrafo 141 StGB, concorrono più persone, il valore della cosa, che è stata “entwendet”, non viene diviso tra i “Beteiligten”, ma ciascuno di essi deve rispondere, per l’intero valore (“ist der gesamte Wert anzulasten”).

 

IV. Quando sussiste il bisogno e la ravvisabilità delle altre situazioni elencate nel paragrafo 141 StGB?

Quand’è che una persona ha commesso il reato “aus Not” (bisogno)? Questa situazione è ravvisabile (vedasi SST 58/38), se l’autore del reato è stato costretto a delinquere per reperire, per se stesso (o per la propria famiglia), l’assolutamente necessario (“unbedingt lebensnotwendig “ – RS 0094530 e 12 Os 100/94) per poter sopravvivere (viveri, indumenti). Non basta, quindi, un“ungünstige wirtschaftliche Lage” (vedasi RS 0094434). Il fatto, ai fini della sussunzione sub paragrafo 141 StGB, deve essere stato commesso allo scopo di porre fine a un “akuten Mangel an den notwendigsten Bedarfsgegenständen” (vedasi RS 0094533). L’OGH ha parlato anche di “qualitativ an Noststand heranreichender Zwangslage” (12 Os 86/87).

Da notare è anche, che, se l’autore del reato lo commette, non per soddisfare esclusivamente un bisogno proprio (o della propria famiglia), ma per destinare quanto di cui si è impossessato, ad altri, non può trovare applicazione il paragrafo 141 StGB (RS 0094628).

Chi si impossessa di cosa di scarso valore, se ha la possibilità di fruire dell’assistenza da parte di terzi, non “handelt aus Not” – RS 0094528.

È stato detto, che di “Not”, come intesa dal paragrafo 141 StGB, può parlarsi, se “selbst von einem maßgerechten Menschen, kein anderes Verhalten zu erwarten gewesen wäre(neppure da una persona rispettosa delle leggi, sarebbe stato da attendersi altro comportamento). Si era dato il caso di una persona, che per tre giorni non aveva avuto nulla da mangiare nulla e poi si era appropriato di pochi viveri. Il concetto di “Not” si avvicina, quindi, al “Notstand” di cui al paragrafo 10 StGB (stato di necessità), anche se va detto, che la “Not” prevista dal paragrafo 141 StGB viene interpretata in modo più estensivo.

“Not” non è ravvisabile, se una persona omette di lavorare per guadagnarsi da vivere, pur essendo in grado di farlo. Parimenti, la “Not” è da escludere, se una persona spende gran parte dei sussidi ricevuti in bevande alcoliche (RS 009425). Il detenuto, che evade dal carcere e si appropria di alimentari, non può invocare, a proprio favore, l’applicabilità del paragrafo 141 StGB (RS 0094465).

“Unbesonnenheit” ricorre, se l’autore del reato agisce d’impulso, senza riflettere, mentre è da escludere la stessa, se il reato è stato preceduto da attività di carattere preparatorio. Un indizio per l’“Unbesonnenheit der Tat” può essere l’incensuratezza dell’autore del reato. A escluderla valgono – ovviamente – precedenti specifici e, a maggior ragione, la recidiva (il cosiddetto Hang zum Stehlen – vedasi 13 Os 106/88). L’“Unbesonnenheit” non è ravvisabile, se manca la cosiddetta augenblickliche Eingebung (vedasi RS 0090980); altresí, se il fatto è stato commesso previo accordo con altra persona (vedasi 13 Os 149/90). Manca il “requisito” dell’“augenblicklichen Eingebung”, se il fatto è stato perpetrato tre volte entro pochi giorni (RS 0090986).

Il reato previsto e punito dal paragrafo 141 StGB, è procedibile a querela.

Il paragrafo 141 StGB, esclude la punibilità, se il fatto è stato commesso ai danni del coniuge, di un parente in linea retta o ai danni di altro familiare convivente. È, questo, il cosiddetto Angehörigenprivileg.

Qualora il fatto sia stato commesso da più persone, il “privilegio” di cui al paragrafo 141 StGB è applicabile unicamente a chi è legato alla p. o. dai vincoli di cui sopra.

Non punibile è pure il cosiddetto Feld- und Forstfrevel (paragrafo 141, Abs. 4, StGB), vale a dire, l’appropriazione di prodotti – di tenue valore – della terra e del bosco (per esempio di mele, di patate o se vi è stata raccolta di pochi rami secchi nel bosco).

Per quanto concerne prodotti raccolti su un campo, la “Geringwertigkeit” è stata ritenuta, se i “Bodenerzeugnisse” non avevano un valore eccedente i 300 Schilling (vedasi RS 009441).

La non punibilità è condizionata al fatto che l’appropriazione sia avvenuta direttamente sui campi e non, per esempio, nel magazzino, in cui la frutta è stata riposta in attesa della consegna della stessa, alla cooperativa frutticoltori.

Il “privilegio” di cui al paragrafo 141, Abs. 4, StGB, non è applicabile, se “l’asportazione” di vegetali è avvenuta da giardini (anche se non recintati – ved. RS 0094294 e RS 0094400) siti in prossimità di case di abitazione.