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Tetto al contante correlato ad evasione fiscale? Un falso mito

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Tetto al contante correlato ad evasione fiscale? Un falso mito

La lotta all'evasione fiscale resta una delle nostre priorità, ma come ha spiegato il Presidente del consiglio, paradossalmente, più si abbassa il cash cap, più si favoriscono i pagamenti in nero.

Il Centro Studi Unimpresa ha rilevato che, nel 2010, è stata fissata la soglia più alta del plafond di cassa, che coincide con l'importo più basso dell'evasione fiscale mai registrato nell'ultimo decennio, pari a 83 miliardi di euro. L'osservazione dei rispettivi andamenti negli ultimi dieci anni, tuttavia, non consente di determinare un nesso di causalità tra le modifiche alla disciplina in materia di utilizzo del cartamoneta per i pagamenti e la diminuzione del gettito tributario sottratto annualmente allo Stato.

Tutte le authority a livello mondiale continuano a segnalare che ormai le organizzazioni criminali entrano nell’economia legale tramite gli strumenti della finanza tradizionale e innovativa. Il nostro centro di ricerca, infatti, ha stimato che nelle Borse mondiali il denaro di provenienza illecita ammonti a circa il 30-40% del totale. Ormai è un fatto che le mafie operino attraverso questi canali. L’European Public Prosecutor’s Office (EPPO) è stato creato proprio per combattere questi fenomeni che si realizzano a livello europeo.

Gli  altri Paesi  europei non hanno il tetto al contante e, ad esempio, la Germania ha meno della metà dell’evasione italiana. I miliardi di sommerso non derivano certo dal contante, ma dal mancato pagamento di imposte e dall’evasione contributiva, come ricorda l’Istat. Quindi è evidente che non vi sia nessun collegamento con il contante, poiché si può immaginare che nelle micro-transazioni possa favorire la mancata emissione dello scontrino, ma certamente l’evasione viene fatta in altro modo.

Ricordo che durante il Governo Monti il fatturato del Made in Italy calò del 35% a causa del tetto al contante posto a mille euro. Sono dati ripresi da un’indagine di Confesercenti, associazione che ha pienamente il polso della situazione dei commercianti in Italia. Quest’ultimo dato evidenzia che un tetto al contante troppo basso penalizza la nostra economia

Il tetto al contante e l’uso diverso del pos sono un falso problema. Attorno ad esso vi è una polemica inutile e sterile e mi fa specie che politici esperti e navigati continuino a tornare sull’argomento

Sollevare il tetto al contante restituisce un senso di libertà e fiducia alle imprese e ai cittadini. Una risoluzione così positiva ben porta le imprese, principalmente quelle più piccole, ampiamente indebolite dalla pandemia, a osservare con fede al futuro.