Evasione fiscale: verso la digitalizzazione

Al bando qualsiasi indugio
Evasione fiscale
Evasione fiscale

Nel decreto “Pnrr due” sono state introdotte tutta una serie di misure volte a rendere più repentino il processo di digitalizzazione. In primo piano: multe per chi non accetta pagamenti elettronici.

 

Evasione fiscale: una storia lunga dieci anni

L’obbligo di accettare “anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito” era stato introdotto già dal Governo Monti.

Tuttavia, per venire incontro ad esigenze comuni, cambiato il Governo (si passò infatti a quello Letta) cambiò anche la disciplina in argomento, imponendo l’obbligo solo qualora l’importo da pagare fosse stato superiore a 30 euro.

Dunque, inizialmente, la normativa disciplinava soltanto i pagamenti effettuati tramite carte di debito (bancomat), lasciando privi di tutela legale quelli effettuati tramite carte di credito.

Fu, infatti, la Legge di bilancio per il 2016 ad aggiungere, accanto ai pagamenti effettuati tramite carte di debito, anche quelli per i quali si ricorreva alla carta di credito.

È bene, inoltre, ricordare, che stiamo parlando pur sempre e sostanzialmente di “oneri”, dal momento che nessuna sanzione era prevista.

 

Evasione fiscale: dall’“onere” al vero e proprio obbligo

In un’ottica di contrasto all’evasione fiscale, derivante dai pagamenti in contanti, i Governi, sino ad oggi, hanno tentato di giungere ad una normativa che soddisfacesse tutti.

Il buon proposito sembrerebbe essere stato raggiunto nel 2021, con l’art. 19 –ter del decreto-legge n. 152 del 2021.

A decorrere dal 1° gennaio 2023, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento di cui al comma 4, da parte di un soggetto obbligato ai sensi del citato comma 4, si applica nei confronti del medesimo soggetto la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento”.

 

Evasione fiscale: il “decreto Pnrr-bis”

Con l’approvazione del “decreto Pnrr-bis”, il Governo ha anticipato dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2022 l’entrata in vigore dell’obbligo, per la cui non-ottemperanza scatteranno severe sanzioni: “sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento”.

 

Evasione fiscale: tutti tranne…

Sono esonerati dal nuovo obbligo digitale le micro partite Iva con ricavi o compensi fino a 25 mila euro.

Così operando, l’uso del contante dovrebbe notevolmente diminuire, passando la relativa soglia da 2 mila a mille euro.