Manovra 2024: contribuenti PittellaOut

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Manovra 2024: contribuenti PittellaOut

 

Sin dalla prima bozza del d.d.l. di bilancio, la questione tributaria sta facendo discutere aspramente per due motivi su tutti:

  • i c.d. “pignoramenti facili” con cui l’Agenzia delle Entrate riscossione può sapere della giacenza corrente dei soldi del contribuente in tempo reale;
  • nessuna menzione per il ripristino del diritto di difesa dei c.d. “contribuenti appesi” generati dalla legge Pittella n. 215/2021.

Sul primo dei due temi, il Governo ha fatto un apparente dietrofront. Peccato, però, che la seconda bozza del d.d.l. sia ben peggiore della prima perché affida al MEF il compito di determinare le soluzioni tecniche a conoscere “tutte le informazioni necessarie” bypassando l’art. 15 del DPR 605/1973 per cui “I dati e le notizie raccolti dall'anagrafe tributaria sono sottoposti al segreto d'ufficio”.

Annunciare facili pignoramenti dei conti correnti dei cittadini indebitati con l’Erario non toglie alcunché a ciò che già esiste: l’Agenza delle Entrate può ordinare ad una qualsiasi banca di pagare le somme presenti sul conto corrente. Il problema è il merito della proposta: cambia il gusto morale, il paradigma della nostra civiltà giuridica (una sorta di passaggio da liberale a liberticida).

Qual è l’evasore, poi, che ha soldi sul conto corrente atteso che sono frutto di illecito (perché evadere è un reato secondo il D.lgs. 74/2000)?

A questa domanda la risposta è ragionevolmente una: quelli che la norma in Manovra colpirebbe, nella realtà, sono i morosi (gente che non nasconde nulla tanto da tenere sul conto corrente i soldi).

Tra i morosi, certamente, possono anche esserci evasori per fatti pregressi o per altre situazioni, ma le due cose sono aggredibili diversamente. Per scovare evasori ci sono strumenti di indagine, sia penale che amministrativa, già abbondantemente in vigore nell’ordinamento italiano.

Il secondo dei due temi, di contro, riguarda proprio i morosi: oltre al danno subirebbero la beffa perché con la norma inserita anche nella seconda bozza della Manovra si creerebbe l’effetto “assegnazione automatica” in caso di pignoramento diretto. Cosicché nessuno potrebbe più difendersi per il blocco dell’art. 615 del Codice di procedura civile.

Un moroso, peraltro, può esserlo anche incolpevolmente: vuoi perché la crisi pandemica ha destabilizzato il suo equilibrio domestico o micro-imprenditoriale, vuoi perché lo Stato ha commesso illegittimità.

A quest’ultimi, quantomeno, si abroghi la legge Pittella per ridare dignità al diritto di difesa.