Variante sudafricana omicron: primo caso in Italia

Variante sudafricana Omicron arriva in Europa
La variante sudafricana Omicron del virus Covid-19, già isolata in Sudafrica, è purtroppo ufficialmente arrivata anche in Italia.
Il sito dell'Ansa, infatti, dà conto di un paziente in Campania, rientrato da poco a Milano Malpensa da un viaggio per lavoro in Mozambico, risultato positivo al Covid e in particolare alla variante sudafricana omicron.
Il dato che inquieta di più è che si tratta di un paziente in salute che era stato vaccinato con due dosi.
Il paziente zero, come è stato denominato, sarebbe comunque in buone condizioni, con sintomi molto lievi, il che fa ben sperare sulla copertura vaccinale se non altro per i sintomi.
Il paziente, un professionista dipendente di una azienda internazionale che di frequente viaggia in Africa, è stato sottoposto tampone quando è sbarrato nello scalo lombardo.
Variante sudafricana Omicron: perchè è pericolosa
La variante sudafricana Omicron, il cui nome scientifico è B.1.1.529, risulta da subito, secondo gli scienziati, molto più aggressiva e pericolosa della "normale" Delta, in quanto capace di mutare a sua volta moltissimo, e, per questa sua natura, e per questo potenzialmente resistente ad anticorpi e ai vaccini ora in usi nel mondo.
Per contrastare la variante sudafricana Omicron, molti Paesi del mondo e dell'Europa hanno chiuso i voli da e per alcune zona dell'Africa, mentre gli scienziati oltre a invitare alla calma, chiedono di monitorare la situazione avvisando che ci vorrò molto tempo per avere dati certi sulla effettiva pericolosità e la capacità di diffusione e di poter eludere la copertura dei vaccini.
Ricordiamo che il caso isolato in Belgio di variante sudafricana Omicron riguarda una giovane donna adulta che ha sviluppato i sintomi 11 giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia. Non ha avuto alcun collegamento con il Sudafrica o con qualsiasi altro Paese del sud del continente africano, almeno così pare.
Il dato preoccupate è che la paziente aveva una carica virale molto elevata al momento della diagnosi, molto più di una semplice Delta, non era vaccinata e non si era mai infettata in passato.
Variante sudafricana Omicron: le misure per fermarla
Allo scopo di fermare la trasmissione pandemica della variante sudafricana Omicron l'Europa unita ha deciso di fermare i voli da e per sette stati africani.
L'Italia, ancora prima dello stop coordinato a livello continentale dei voli provenienti dall'Africa australe, è corsa ai ripari.
Infatti, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che vieta “l'ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Swaziland e Malawi”
Variante sudafricana Omicron: cosa dicono le autorità
Sulla variante sudafricana Omicron, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha così dichiarato: "Al momento non ci sono dati sufficienti che ci indichino innanzitutto la trasmissibilità e in secondo luogo se la variante eluda o meno i vaccini attualmente disponibili. È chiaro che allora sarebbe un problema: al momento è presto e non è presente in Italia, ma va attenzionata",
Anche Silvio Brusaferro,, presidente dell'Istituto superiore di sanità, ha detto la sua: "La variante Delta è quella circolante oggi nel nostro Paese in maniera quasi esclusiva, mentre per la variante Delta plus i numeri sono abbastanza contenuti. Ad oggi le sequenze della variante isolata in Sudafrica non sono state riportate nel data base nazionale".
Variante sudafricana Omicron: la task force
Per contrastare la variante sudafricana Omicron, presso l'Istituto Lazzaro Spallanzani è stata creata "una task force per analizzare i dati che afferiscono a livello internazionale e predisporre il sequenziamento dei ceppi a fini di sorveglianza virologica".
Il direttore dell'Istituto, Francesco Vaia, commentando l'arrivo in Europa della variante sudafricana Omicron, ha detto che la task force "è la risposta immediata dello Spallanzani e dell'intero sistema Paese alla preoccupazione che insorge nei cittadini rispetto a questa variante. Il segnale che lanciamo è: facciamo attenzione, osserviamo prima, studiamo e poi verifichiamo quali sono le azioni per combattere questa altra ulteriore variante.
Variante sudafricana Omicron: la promessa di Pfizer
Per combattere la nuova mutazione, che potrebbe essere resistente all'attuale vaccino (ma queste, si sa, sono soltanto ipotesi allo stato dei fatti) è già partita la corsa al nuovo vaccino.
In particolare, dalla direzione della big pharma Pfizer è arrivata la promessa:
vaccino contro variante sudafricana omicron in cento giorni!
Staremo a vedere. Magari, però, sarebbe anche il caso di pensare di curarla questa maledetta pandemia.