ZABARELLA, FRANCISCUS: Consilia
Consilia Dn. Francisci Zabarellae. eminentissimi I.V. interpretis Fr. Zabarellae patritii patavini, cardinalis florentini, consilia CLIIII. Quibus nunc recèns accesserunt celeberrimorum collegiorum bononiensis, paduani, et ferrariensis, et Baptistae Cacialupi a S. Severino, De dignitate et praerogativa monachorum consilia singula: una cum dialogo in primis frugifero, et annotationibus eodem pertinentibus. Barptolemaei Camerarij beneventani in causa matrimoniali consilium unum Hieronymi Sciurph, sacrarum legum in celeberrima Wittenbergensi academia professoris consilia XV.
Lugduni, apud haeredes Iuntae, 1552. Cm. 42, cc. 136, (9).
Esemplare completo delle ultime 16 cc. numerate, che raccolgono i 15 consilia del giurista svizzero Schupfer e che solitamente sono mancanti a causa dell’intervento sistematico della censura [cfr. Sapori,3235].
Splendido frontespizio bicromo con titoli e dati tipografici collocati dentro magnifica cornice architettonica impressa in xilografia. Giglio giuntino al centro. Bellissimi capilettera figurati. Testo in semi-gotico. Affascinante leg. coeva in mezza perg. con dorso e metà piatti ricoperti da codice ms. tardo medievale (sec. XIV) dalla grafia perfettamente leggibile e con alcune iniziali colorate. Alone con minima corrosione di carta limitata a pochi cm. del margine superiore della parte iniziale del volume (testo inattaccato) e qualche evidente lavoro di tarlo sempre al margine alto (perlopiù lontano dal testo, salvo in alcune lettere dei titoli di pagina); trascurabili macchiette e lievi aloni sparsi.
Esemplare nel complesso ben conservato. Il cardinale Francesco Zabarella (1335-1417), celebre commentatore canonista padovano originario di Piove di Sacco, fu anche fine letterato e figura particolarmente attiva dal punto di vista politico. Allievo, tra gli altri, di Giovanni da Legnano, Zabarella perfezionò i suoi studi a Bologna e Firenze. Nel 1390 fu chiamato da Bonifacio IX a occuparsi della questione dello scisma, ma giunse a difendere con vigore la legittimità della nomina dell’antipapa Giovanni XXIII (che lo nominò vescovo e cardinale), tanto da diventare uno dei principali protagonisti del Concilio di Costanza. In diritto pubblico fu assertore, sulla scia di Marsilio da Padova e Guglielmo di Occam, della sovranità popolare da applicare anche alla sfera del diritto ecclesiastico. Fu autore d’importantissime opere fra cui trattati, commentari alle Decretali e questi fondamentali consilia prevalentemente incentrati sul diritto matrimoniale.
Rarissimo e ricercato. Cfr. Iccu; Kvk. (S45)
[Volume segnalato sul sito www.libriantichionline.com - catalogo 10, marzo 2011]
Consilia Dn. Francisci Zabarellae. eminentissimi I.V. interpretis Fr. Zabarellae patritii patavini, cardinalis florentini, consilia CLIIII. Quibus nunc recèns accesserunt celeberrimorum collegiorum bononiensis, paduani, et ferrariensis, et Baptistae Cacialupi a S. Severino, De dignitate et praerogativa monachorum consilia singula: una cum dialogo in primis frugifero, et annotationibus eodem pertinentibus. Barptolemaei Camerarij beneventani in causa matrimoniali consilium unum Hieronymi Sciurph, sacrarum legum in celeberrima Wittenbergensi academia professoris consilia XV.
Lugduni, apud haeredes Iuntae, 1552. Cm. 42, cc. 136, (9).
Esemplare completo delle ultime 16 cc. numerate, che raccolgono i 15 consilia del giurista svizzero Schupfer e che solitamente sono mancanti a causa dell’intervento sistematico della censura [cfr. Sapori,3235].
Splendido frontespizio bicromo con titoli e dati tipografici collocati dentro magnifica cornice architettonica impressa in xilografia. Giglio giuntino al centro. Bellissimi capilettera figurati. Testo in semi-gotico. Affascinante leg. coeva in mezza perg. con dorso e metà piatti ricoperti da codice ms. tardo medievale (sec. XIV) dalla grafia perfettamente leggibile e con alcune iniziali colorate. Alone con minima corrosione di carta limitata a pochi cm. del margine superiore della parte iniziale del volume (testo inattaccato) e qualche evidente lavoro di tarlo sempre al margine alto (perlopiù lontano dal testo, salvo in alcune lettere dei titoli di pagina); trascurabili macchiette e lievi aloni sparsi.
Esemplare nel complesso ben conservato. Il cardinale Francesco Zabarella (1335-1417), celebre commentatore canonista padovano originario di Piove di Sacco, fu anche fine letterato e figura particolarmente attiva dal punto di vista politico. Allievo, tra gli altri, di Giovanni da Legnano, Zabarella perfezionò i suoi studi a Bologna e Firenze. Nel 1390 fu chiamato da Bonifacio IX a occuparsi della questione dello scisma, ma giunse a difendere con vigore la legittimità della nomina dell’antipapa Giovanni XXIII (che lo nominò vescovo e cardinale), tanto da diventare uno dei principali protagonisti del Concilio di Costanza. In diritto pubblico fu assertore, sulla scia di Marsilio da Padova e Guglielmo di Occam, della sovranità popolare da applicare anche alla sfera del diritto ecclesiastico. Fu autore d’importantissime opere fra cui trattati, commentari alle Decretali e questi fondamentali consilia prevalentemente incentrati sul diritto matrimoniale.
Rarissimo e ricercato. Cfr. Iccu; Kvk. (S45)
[Volume segnalato sul sito www.libriantichionline.com - catalogo 10, marzo 2011]