Antitrust: audizione Catricalà in Senato sul Decreto Legge Bersani

Nell’audizione dell’11 luglio alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato, il Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato Catricalà si è espresso sulle novità introdotte dal Decreto Legge 223/2006.

In via generale, il Presidente ha osservato che: "l’eliminazione della regolazione protezionistica non risolve solo un problema di iniqua distribuzione delle risorse tra le diverse categorie, a causa del quale si determina un vantaggio per quelle che riescono ad ottenere la protezione legislativa ed uno svantaggio per la generalità dei cittadini, che come tali non riescono mai ad esercitare una efficace pressione sui decisori politici. Essa è imposta dalla insostenibilità in senso assoluto per il Nostro Paese di un simile impianto regolatorio, che non consente al sistema produttivo di liberare quelle energie necessarie per rispondere adeguatamente alle sfide che provengono dalla globalizzazione dell’economia che, si badi, non è una ideologia, ma un fatto, una realtà che si impone da sé".

Vediamo ora alcuni passaggi significativi sulle disposizioni specifiche del Decreto Legge:

- Professionisti

Nell’ottica di favorire la concorrenza tra i professionisti è certamente positivo l’intervento in materia di tariffe contenuto nel decreto-legge. La liberalizzazione del prezzo della prestazione, infatti, restituirà al professionista un’importante variabile del proprio comportamento economico e nello stesso tempo costituirà un incentivo ad offrire servizi qualitativamente migliori di quelli offerti dai concorrenti.... Certamente positiva è l’eliminazione dei vincoli attualmente esistenti in merito alla pubblicità dei servizi professionali. La pubblicità è uno strumento fondamentale per favorire l’informazione degli utenti dei servizi professionali e costituisce pertanto un elemento imprescindibile del processo concorrenziale.... Gli Ordini professionali dovrebbero incentivare la formazione, al fine di garantire l’aggiornamento delle conoscenze dei professionisti a vantaggio degli utenti, e vigilare sulla correttezza dei comportamenti degli iscritti; è in tal modo, infatti, che si creano i presupposti per l’erogazione di servizi di qualità. Occorre un effettivo ripensamento della disciplina delle riserve di attività, dell’accesso alla professione, delle limitazioni territoriali, dei vincoli che ancora permangono all’organizzazione in forma societaria secondo lo schema delle società di capitali.

- Farmaci

Il provvedimento va nella giusta direzione. Innanzitutto, di notevole impatto per i consumatori è la liberalizzazione della vendita dei farmaci di automedicazione, consentendone la commercializzazione anche presso i punti vendita della distribuzione organizzata.... L’Autorità auspica al riguardo che si vada avanti su questa strada attraverso una revisione complessiva della regolamentazione in vigore nel settore farmaceutico, in funzione delle effettive esigenze di necessità e proporzionalità, anche alla luce degli orientamenti comunitari. In particolare, considera che l’incompatibilità fra le attività di distribuzione all’ingrosso di medicinali e quella di vendita al pubblico di medicinali in farmacia dovrebbe essere del tutto eliminata in quanto limitativa della concorrenza e sproporzionata rispetto all’obiettivo di garantire l’effettività del diritto alla salute.

- Taxi

L’intervento sui taxi, che tante proteste ha sollevato, si presenta caratterizzato da un approccio molto cauto..... In sintesi, sarebbe auspicabile, oltre il progressivo ampliamento del numero delle licenze, l’affermazione, anche in questo settore, della libertà di prezzo, salvo la fissazione di prezzi massimi a tutela del consumatore; l’affermazione della libertà di organizzazione del servizio, così da poter lasciare il mercato sviluppare formule di trasporto più conveniente (es. taxi collettivo), salvi i turni minimi ed i livelli minimi di qualità e sicurezza; sarebbe auspicabile inoltre che la licenza possa essere rilasciata anche a persone giuridiche.

(Autorità garante della concorrenza e del mercato, Audizione del Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato Cons. Antonio Catricalà, dell’11 luglio 2006, ore 18,30, nell’ambito dell’esame del disegno di legge n.741 di conversione del Decreto-legge n.223 del 2006, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale).

Nell’audizione dell’11 luglio alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato, il Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato Catricalà si è espresso sulle novità introdotte dal Decreto Legge 223/2006.

In via generale, il Presidente ha osservato che: "l’eliminazione della regolazione protezionistica non risolve solo un problema di iniqua distribuzione delle risorse tra le diverse categorie, a causa del quale si determina un vantaggio per quelle che riescono ad ottenere la protezione legislativa ed uno svantaggio per la generalità dei cittadini, che come tali non riescono mai ad esercitare una efficace pressione sui decisori politici. Essa è imposta dalla insostenibilità in senso assoluto per il Nostro Paese di un simile impianto regolatorio, che non consente al sistema produttivo di liberare quelle energie necessarie per rispondere adeguatamente alle sfide che provengono dalla globalizzazione dell’economia che, si badi, non è una ideologia, ma un fatto, una realtà che si impone da sé".

Vediamo ora alcuni passaggi significativi sulle disposizioni specifiche del Decreto Legge:

- Professionisti

Nell’ottica di favorire la concorrenza tra i professionisti è certamente positivo l’intervento in materia di tariffe contenuto nel decreto-legge. La liberalizzazione del prezzo della prestazione, infatti, restituirà al professionista un’importante variabile del proprio comportamento economico e nello stesso tempo costituirà un incentivo ad offrire servizi qualitativamente migliori di quelli offerti dai concorrenti.... Certamente positiva è l’eliminazione dei vincoli attualmente esistenti in merito alla pubblicità dei servizi professionali. La pubblicità è uno strumento fondamentale per favorire l’informazione degli utenti dei servizi professionali e costituisce pertanto un elemento imprescindibile del processo concorrenziale.... Gli Ordini professionali dovrebbero incentivare la formazione, al fine di garantire l’aggiornamento delle conoscenze dei professionisti a vantaggio degli utenti, e vigilare sulla correttezza dei comportamenti degli iscritti; è in tal modo, infatti, che si creano i presupposti per l’erogazione di servizi di qualità. Occorre un effettivo ripensamento della disciplina delle riserve di attività, dell’accesso alla professione, delle limitazioni territoriali, dei vincoli che ancora permangono all’organizzazione in forma societaria secondo lo schema delle società di capitali.

- Farmaci

Il provvedimento va nella giusta direzione. Innanzitutto, di notevole impatto per i consumatori è la liberalizzazione della vendita dei farmaci di automedicazione, consentendone la commercializzazione anche presso i punti vendita della distribuzione organizzata.... L’Autorità auspica al riguardo che si vada avanti su questa strada attraverso una revisione complessiva della regolamentazione in vigore nel settore farmaceutico, in funzione delle effettive esigenze di necessità e proporzionalità, anche alla luce degli orientamenti comunitari. In particolare, considera che l’incompatibilità fra le attività di distribuzione all’ingrosso di medicinali e quella di vendita al pubblico di medicinali in farmacia dovrebbe essere del tutto eliminata in quanto limitativa della concorrenza e sproporzionata rispetto all’obiettivo di garantire l’effettività del diritto alla salute.

- Taxi

L’intervento sui taxi, che tante proteste ha sollevato, si presenta caratterizzato da un approccio molto cauto..... In sintesi, sarebbe auspicabile, oltre il progressivo ampliamento del numero delle licenze, l’affermazione, anche in questo settore, della libertà di prezzo, salvo la fissazione di prezzi massimi a tutela del consumatore; l’affermazione della libertà di organizzazione del servizio, così da poter lasciare il mercato sviluppare formule di trasporto più conveniente (es. taxi collettivo), salvi i turni minimi ed i livelli minimi di qualità e sicurezza; sarebbe auspicabile inoltre che la licenza possa essere rilasciata anche a persone giuridiche.

(Autorità garante della concorrenza e del mercato, Audizione del Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato Cons. Antonio Catricalà, dell’11 luglio 2006, ore 18,30, nell’ambito dell’esame del disegno di legge n.741 di conversione del Decreto-legge n.223 del 2006, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale).